Magari usando la scusa del terrorismo islamico.
Comunque la penso come te... per il semplice motivo che ci siamo sempre detestati tra noi europei. Per questo l'idea dell'Europa unita (a livello di popoli... non di geografica) mi sembra utopia. Le parole sono belle... ma i fatti le smentiscono!!
E' un puzzle molto complicato composto da molti tasselli...Semplificando oltremodo, l'armonizzazione che per diversi decenni c'è stata e ha aiutato non poco a ridurre le distanze fra i popoli europei è stata spazzata definitivamente da due eventi consequenziali, a mio parere: il primo è stato l' euro (che è un sistema di cambi fissi, mai stato e mai sarà moneta unica e se lo sarà regolerà le transazioni all' interno di un cimitero); il secondo è stata la Grecia nel 2010.
L' euro è stata l'arma che ha sostituito quella militare e ha consentito il risveglio di politiche prevaricanti da parte di un paese che ne millantava l'avvenuta cancellazione, ma che invece le coltivava ancora, sopite, al suo interno.
D'altro canto, tutti, tranne gli inglesi, hanno accettato senza dibattere una questione di così grande importanza.
Il che dimostra come la democrazia ce la si debba meritare e questo dovrebbe anzitutto indurre i popoli europei a recitare un sonoro mea culpa.
Ma il mondo non funziona così, il benessere anestetizza le coscienze e la pace addormenta le sentinelle che dovrebbero vigilare sul proprio presente e sul futuro di chi verrà dopo di loro. Sono i cicli storici, da sempre le civiltà nascono, risplendono e declinano per queste ragioni, compatibilmente con le caratteristiche loro proprie e del loro tempo.
Noi ci troviamo alla giuntura fra il tramonto di un'epoca ed il principio di un'altra: cosa nascerà dipenderà soprattutto dal punto di rottura oltre il quale le persone non saranno più disposte a sopportare la stupidità e l'ingordigia omicida di un'intera classe dirigente. Fino a quando esiste la facoltà di scelta attraverso un voto, esiste una possibilità. Se però tale possibilità non verrà sfruttata alla svelta, allora avremo un problema, e soprattutto lo avrà chi verrà dopo di noi.