BANCHE: DRAGHI, ORA STANNO MOLTO MEGLIO RISPETTO AL 2009
Problemi ora sono di redditivita' non di solvibilita' - Le banche "svolgono, soprattutto nell'area dell'euro, un ruolo molto importante perche' la nostra e' un'economia basata sulle banche e il credito passa attraverso questo canale". Lo ha sottolineato Mario Draghi, presidente della Bce, commentando, in conferenza stampa, lo stato di salute degli istituti di credito europei alla luce delle numerose batoste di Borsa delle ultime settimane. Dopo la Brexit, ha spiegato, "i titoli del settore bancario sono stati colpiti in modo particolare, soprattutto nell'area dell'euro e per quelle banche che presentano livelli elevati di Npl", i prestiti deteriorati. I corsi di Borsa dei titoli bancari "sono di una certa importanza per chi deve decidere il corso delle politiche" perche' "se tutto dovesse restare cosi', il costo del capitale aumenterebbe e il rendimento netto sul lending diminuirebbe e, quindi, questo potrebbe portare a comportamenti piu' cauti sugli impieghi". A livello di solvibilita', ha detto ancora Draghi, "le banche stanno molto meglio rispetto al passato" e per questo "basta una cifra: il Cet1 medio delle banche vigilate direttamente dalal Bce era del 9% nel 2012 ed e' ora del 14% circa. Tutta una serie di azioni intraprese negli ultimi tre-quattro anni, anche a livello di regolamento e di un robusto sistema di vigilanza, cosi' come standard armonizzati per la classificazione degli Npl e di altri punti deboli in bilancio, assieme alla politica monetaria condotta dalla Bce, hanno fatto si'che le banche oggi stiano molto meglio rispetto al 2009"."Il problema ora e' gestire la redditivita' debole del sistema bancario e non piu' la solvibilita'".
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