Gloria ai Bastardi - Cap. 1

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Se alimentano il drittoxdritto allora possono anche finire prima.
...vabbe' ....mo' basta se no me sta' a scoppia' la capoccia:D...come detto....se vanno e si sfasciano dritti sto' con quello che ho, se rimbalzicchiano...( ma non piu' di tanto e lo diro ' meglio domani) ce butto inkiulo pure l'altra meta'e vaffanghiu'..:corna:

resto della mia , e di quello che si dice qui su questi schermi da gg....la pacchia di MEDIO -LUNGO e' finita ( accordo USA -CHINA ? si ? faran unasboracchiattina in su ....ma niente di piu')....e presto si faran i conti con l'oste ( GIPA...e' l'oste, e mo' so kazz:rotfl:):ciao:
 
classe imprenditorali (artigiani esclusi ovviamente) italiana capace solo di andare a topa, preccoparsi della prostata, e sfiancare i politici dal 1975 almeno

La classe imprenditoriale italiana sta morendo, per ovvie ragioni di età e ovviamente "loro", cioè gli imprenditori, credono di essere immortali e quando parli loro di passaggio generazionale (dal 2014), spiegando loro che è inevitabile, sia per limiti di età che di dinamiche di mercato che sono profondamente cambiate, ti ignorano e ti dicono:"...no ma qui, nella mia azienda non serve".

Se a questa ottusità, aggiungo che quasi sempre hanno allevato i loro figli senza dar loro la giusta ossatura ed esperienza imprenditoriale, il dado è tratto.




Che in Italia una parte della classe imprenditoriale sia parassitaria e clientelare, non vi è dubbio (fatto, del resto, comune a tutto l' orbe terracqueo, basta vedere chi detta
l' agenda politica negli USA, tanto per fare un es.: gli armaioli).
Ma i giudizi mi paiono un po' tagliati con l' accetta. Questo, a parer mio, rimane uno dei paesi a maggior (e miglior) tasso di intraprendenza del pianeta, dotato di resilienza
e capacità di adattamento fuori dal normale. Anche troppo, altrimenti in molti avrebbero perso la pazienza ben prima, con l' inferno che hanno fatto loro attraversare negli ultimi 20 anni.

Solo a titolo di esempio, i dati di un settore, l' acciaio, che qui ha vissuto la chiusura di gruppi storici come Falck e Lucchini, le vicissitudini di Terni, il disastro dell' Ilva, il dumping
cinese e indiano, l' euro, la doppia recessione, il tracollo del settore delle costruzioni. Ce ne sarebbe a sufficienza per celebrare un funerale per direttissima.

Bene, l' Italia è il secondo produttore europeo di acciaio, 25 milioni di tonnellate. Il doppio (il doppio) della Francia, che è il terzo e ne fa 13 (tredici)

Questi risultati te li scordi senza gente in gamba, nelle direzioni come negli altiforni.



Buongiorno a tutti :)

e buona festa a Samir :rosa:(benvenuta e palesati più spesso;)) e alla Dany :rosa:




e a tutte le altre ragazze del 3d naturalmente:d::d:
 
Volumi tornati bassi. Abbiamo recupero un pò.

Non ho toccato nulla come voluto, vi saluto.

Un felice fine settimana :)
 
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