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Auto: Confcommercio,aumento Pra danno a cittadini e settore ROMA (MF-DJ)--La scelta del Governo di aumentare di ben il 30% le tariffe Pra e' "una decisione che, per mantenere in piedi una doppia struttura burocratica che costa nel complesso piu' di 50 milioni di euro, non fa che aumentare il carico fiscale a danno di cittadini e imprese. In particolare, per le imprese che operano nel trasporto professionale e che effettuano diverse operazioni questo provvedimento comporta un costo di oltre 10 milioni di euro".
E' quanto dichiara, in una nota, il Vice presidente di Confcommercio, Paolo Ugge' sottolineando che "nel comparto automobilistico, che vede addirittura due archivi e due strutture pubbliche per la messa in circolazione dei veicoli con l'inevitabile duplicazione di documenti e adempimenti anziche' semplificare eliminando inutili costi e tante duplicazioni burocratiche, si e' deciso di far pagare agli utenti della strada i disavanzi economico-finanziari dell'Aci".
"Sara' pur vero che gli enti hanno incassato meno anche per il calo delle immatricolazioni, ma recuperare i mancati introiti pesando su imprese che a fatica restano sul mercato e' semplicemente folle e invece di sostenerle le si affossano. Insomma - conclude Ugge' - ci sembra una scelta che continua nella politica di penalizzazione del commercio e dell'uso dell'auto con crescente danno per l'intera filiera d'imprese che opera nel settore, sempre piu' in crisi di sopravvivenza come si legge dai dati statistici giornalieri." com/jca
(END) Dow Jones Newswires
April 08, 2013 11:26 ET (15:26 GMT)
E' quanto dichiara, in una nota, il Vice presidente di Confcommercio, Paolo Ugge' sottolineando che "nel comparto automobilistico, che vede addirittura due archivi e due strutture pubbliche per la messa in circolazione dei veicoli con l'inevitabile duplicazione di documenti e adempimenti anziche' semplificare eliminando inutili costi e tante duplicazioni burocratiche, si e' deciso di far pagare agli utenti della strada i disavanzi economico-finanziari dell'Aci".
"Sara' pur vero che gli enti hanno incassato meno anche per il calo delle immatricolazioni, ma recuperare i mancati introiti pesando su imprese che a fatica restano sul mercato e' semplicemente folle e invece di sostenerle le si affossano. Insomma - conclude Ugge' - ci sembra una scelta che continua nella politica di penalizzazione del commercio e dell'uso dell'auto con crescente danno per l'intera filiera d'imprese che opera nel settore, sempre piu' in crisi di sopravvivenza come si legge dai dati statistici giornalieri." com/jca
(END) Dow Jones Newswires
April 08, 2013 11:26 ET (15:26 GMT)