Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (8 lettori)

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Grecia, in piano settore privato possibile haircut 39% - IIF

mercoledì 12 ottobre 2011 19:10



LONDRA, 12 ottobre (Reuters) - Le perdite derivanti dal piano di salvataggio del settore privato per la Grecia, concordato a luglio, sarebbero del 39% se si utilizzassero i prezzi di mercato correnti per il profilo di rischio del paese, una cifra superiore al 21% stimato con l'intesa di luglio.
Lo ha detto Hung Tran, deputy managing director dell'IIF (Istituto di finanza internazionale) che sta aiutando a organizzare l'accordo per il settore privato, aggiungendo che le critiche secondo cui una perdita del 21% non è sufficiente si basano su una valutazione inadeguata dell'accordo.
"Se si valuta l'accordo in modo appropriato e corretto - e coerente con le pratiche di mercato del passato - si dovrebbero usare i tassi di sconto attuali. Se si fa così lo sconto Npv (net present value) è del 39%".
L'intesa del 21 luglio per il settore privato si basava su un'ipotesi di tasso di sconto al 9% per i prossimi 30 anni, legata all'attesa di un miglioramento del profilo di rischio della Grecia. Ma i prezzi del debito greco sono scesi da quando è stato annunciato il piano e i rendimenti sono balzati fino a circa il 15%.
L'offerta proposta non è stata ancora finalizzata.



***
Si inizia a parlare di cifre ...

Questi qua più si abbassano i prezzi ggb, soprattutto lunghi, e più godono: swappano alle stesse condizioni di prima ma per effetto del maggior tasso di sconto possono affermare che l'haircut aumenta.
Mors tua vita mea...
 

GlobalMacro

Forumer attivo
bene bene
non lontanissimo dal 35%
ma non quel 50-60% invocato dagli oltranzisti

Per trovare un livello plausibile di haircut bisognerebbe trovare un livello del debito sostenibile, mi ripropongo di farlo nei prossimi giorni.
Per questo se potete vi chiederei alcuni dati:

- a quanto ammontano i prestiti finora erogati, comprensivi della prossima tranche, il tasso di interesse e la scadenza;

- il piano dei prossimi prestiti: tempi di erogazione, tassi e tempi di restituzione;

- ammontare presunto del debito greco in mano agli istituzionali e in mano ai retail.

Con questi dati potrei cercare di calcolare un livello sostenibile del debito greco, tenendo conto anche delle privatizzazioni.
E' un esercizio difficile, ma si può tentare, in allegato potete vedere una simulazione relativa al Belgio, non per portare sfortuna, ma perché ho trovato tutti i dati in occasione del salvataggio di DEXIA.

Il grafico che vedete, che fa ben sperare per la riuscita del salvataggio, è stato fatto con queste ipotesi:

- 40 miliardi per il salvataggio di DEXIA, ipotesi abbastanza catastrofica;
- 0,5% di avanzo primario, l'ultimo dato (2010) è 0,7% ma negli anni passati il Belgio ha avuto avanzi superiori;
- 1,7% di crescita reale del PIL dal 2014, contro una media di 1,92% dal 1997 al 2010, per il 2012 e 2013 ho messo le previsioni Eurostat (un po' alte forse);
- 4% di tasso nominale medio sul debito, contro il 3,4% del 2010;
- inflazione al 2%, contro una media del 1,93% dal 1997 a oggi.

Ovviamente le ipotesi si possono cambiare.

Ho calcolato anche il rapporto debito/PIL di equilibrio e il tipo di equilibrio, quando questo è instabile però non è detto che ci sia da spaventarsi, dipende dal livello di partenza, se ad esempio il livello di equilibrio è del 100% e si parte da un livello inferiore, allora il debito/PIL decresce, se invece si parte da un livello superiore aumenta.

Il modello è semplice, per adesso non tiene conto della massa monetaria, purtroppo è sensibile alla qualità dei dati, l'ho validato con i dati passati, non sempre ho ottenuto un buon adattamento, probabilmente per poste straordinarie nel bilancio (ad esempio privatizzazioni) o errori nei dati, che sono di fonte Eurostat ed uno, che non ho usato, è palesamente sbagliato (l'incremento PIL del 1995 per il file di Eurostat sarebbe +22,9%), invece i dati sulla finanza pubblica li ho presi dal sito: :: Belgian Federal Public Debt | Data | Public finances
 

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PASTELLETTO

Guest
CRISI: PROFUMO, SE SALTA LA GRECIA, SALTIAMO ANCHE NOI



(ASCA) - Milano, 12 ott - Il fallimento della Grecia genererebbe nell'Eurozona un effetto domino destinato a colpire l'Italia prima di altri Paesi. Questo, in sintesi, il ragionamento sviluppato dall'ex amministratore delegato di Unicreit, Alessandro Profumo, ad un convegno dedicato al futuro della moneta unica.

''Se la Grecia uscisse dall'euro - ha spiegato Profumo - sarebbe solo la prima della lista, perche' dal giorno successivo l'Italia sarebbe al centro di movimenti finanziari e manovre speculative che ci spingerebbero fuori dall'euro''.

Secondo l'ex numero uno di Unicredit, infatti, il problema sta tutto nel livello di debito pubblico: ''Se non si riesce a difendere la Grecia, non vedo come si possa pensare di difendere l'Italia''. Il momento e' dunque cruciale e destinato ad provocare ripercussioni di lungo termine: ''Le prossime due generazioni pagheranno il conto di quello che succedera' nei prossimo giorni'', ha osservato ancora Profumo convinto che il destino dell'euro sia ''fortemente legato al progetto europeo'' e che, proprio per questo, ''questa crisi sia anche un'opportunita'''.

In pratica ''siamo davanti a un bivio'' perche' se nei prossimi giorni ''non ci sara' un rilancio dell'euro, avremo la fine della moneta unica''. E' tuttavia ancora possibile ''cogliere questa opportunita''', ossia ''avere piu' Europa'' sia dal punto di vista politico che economico. In caso contrario, il Vecchio continente e' condannato al declino: ''Senza un rilancio dell'euro, sono convinto che i nostri figli staranno peggio di noi, e i nostri nipoti peggio di loro''.

Salteremo in aria BUM


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ferdo

Utente Senior
Per trovare un livello plausibile di haircut bisognerebbe trovare un livello del debito sostenibile, mi ripropongo di farlo nei prossimi giorni.
Per questo se potete vi chiederei alcuni dati:

- a quanto ammontano i prestiti finora erogati, comprensivi della prossima tranche, il tasso di interesse e la scadenza;

- il piano dei prossimi prestiti: tempi di erogazione, tassi e tempi di restituzione;

- ammontare presunto del debito greco in mano agli istituzionali e in mano ai retail.

Con questi dati potrei cercare di calcolare un livello sostenibile del debito greco, tenendo conto anche delle privatizzazioni.
E' un esercizio difficile, ma si può tentare, in allegato potete vedere una simulazione relativa al Belgio, non per portare sfortuna, ma perché ho trovato tutti i dati in occasione del salvataggio di DEXIA.

Il grafico che vedete, che fa ben sperare per la riuscita del salvataggio, è stato fatto con queste ipotesi:

- 40 miliardi per il salvataggio di DEXIA, ipotesi abbastanza catastrofica;
- 0,5% di avanzo primario, l'ultimo dato (2010) è 0,7% ma negli anni passati il Belgio ha avuto avanzi superiori;
- 1,7% di crescita reale del PIL dal 2014, contro una media di 1,92% dal 1997 al 2010, per il 2012 e 2013 ho messo le previsioni Eurostat (un po' alte forse);
- 4% di tasso nominale medio sul debito, contro il 3,4% del 2010;
- inflazione al 2%, contro una media del 1,93% dal 1997 a oggi.

Ovviamente le ipotesi si possono cambiare.

Ho calcolato anche il rapporto debito/PIL di equilibrio e il tipo di equilibrio, quando questo è instabile però non è detto che ci sia da spaventarsi, dipende dal livello di partenza, se ad esempio il livello di equilibrio è del 100% e si parte da un livello inferiore, allora il debito/PIL decresce, se invece si parte da un livello superiore aumenta.

Il modello è semplice, per adesso non tiene conto della massa monetaria, purtroppo è sensibile alla qualità dei dati, l'ho validato con i dati passati, non sempre ho ottenuto un buon adattamento, probabilmente per poste straordinarie nel bilancio (ad esempio privatizzazioni) o errori nei dati, che sono di fonte Eurostat ed uno, che non ho usato, è palesamente sbagliato (l'incremento PIL del 1995 per il file di Eurostat sarebbe +22,9%), invece i dati sulla finanza pubblica li ho presi dal sito: :: Belgian Federal Public Debt | Data | Public finances

imho una buona base di dati di viene dal prospetto del 21 luglio dell'IIF riferito agli accordi di allora:
consideri le privatizzazioni in meno, il disavanzo 2011, le previsioni 2012 ...
la cosa è fattibile - ma hai molte variabili (esempio, deficit, bilancio, entità privatizzazioni, ...) e dovresti fare parecchi scenari, insomma alla fine finisci che tiri i dadi

ora vado a cercare il file per allegarlo - se lo trovo (ho il cartaceo)
poi ci sono un altro paio di report con dati interessanti (vado a vedere cosa ho collezionato finora)

nulla solo il cartaceo
IIF Research note
Greece: Debt Sustainability Improved
del 3 agosto 2011
 
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dierre

Forumer storico
Questi qua più si abbassano i prezzi ggb, soprattutto lunghi, e più godono: swappano alle stesse condizioni di prima ma per effetto del maggior tasso di sconto possono affermare che l'haircut aumenta.
Mors tua vita mea...

mi sembrava di aver letto che si possono swappare solo i titoli in ptf al 30/06/11.
Mi sbaglio?


MA AAAA che fine ha fatto??
 
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Stato
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