GREENENERGY..........ENERGIA SOLARE (2 lettori)

mario.ricca

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ECO-ENERGIA:FOTOVOLTAICO;PANNELLI EFFICIENTI ABBATTONO COSTI
(ANSA) - ROMA - Il costo del fotovoltaico scende in picchiata. La Sunrgi, un'azienda americana, ha progettato dei pannelli con celle ad alta efficienza in grado di convertire il 37% della luce solare in elettricita' e di lenti che aumentano di 2.000 volte l'irradiazione. Questo tipo di pannelli presentano dei notevoli vantaggi di resa ma anche alcuni problemi che l'azienda assicura di aver risolto. I vantaggi sono rappresentati, sicuramente, da un minor impiego di silicio, il materiale piu' costoso del pannello, ma la temperatura maggiore emessa rischia di fondere il materiale stesso oltre a ridurne le performance, nonche' la pulizia che necessariamente deve essere maggiore e, quindi, poco adatta ai tetti. La Sunrgi ha, pero', studianto un apposito sistema di raffreddamento in grado di dissipare il calore come se non fosse presente alcuna lente. L'azienda e' cosi' sicura della loro tecnologia che si dicono pronti ad entrare in produzione entro un anno o poco piu'. (ANSA).
 

mario.ricca

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Qual'è la scommessa su cui si punta?
Sul decollo in Italia della produzione di energia da celle solari, alla stessa stregua di quello che è successo in Germania nei passati anni.
I presupposti sembrano esserci tutti:
- mercato che in Italia è ancora allo stato embrionale (rapporto tra potenza installata attuale/prevista entro 2015 pari a 1/50)
- recente finanziaria che ha posto l'accento sullo sviluppo del fotovoltaico ( a breve sarà emanato un decreto ad hoc che dovrà tra l'altro sancire il corrispettivo da riconoscere del kwh prodotto con pannelli solari)
- sempre più massiccia informativa sui cambiamenti climatici, effetto serra, protocollo di Kyoto e nocività emissione CO2...............
 

mario.ricca

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L'energia che rende

Volano in borsa le società che a vario titolo si occupano di ambiente, dalle fonti rinnovabili ai materiali isolanti


Volano in borsa le società che a vario titolo si occupano di ambiente, dalle fonti rinnovabili ai materiali isolanti per contenere i consumi energetici nelle abitazioni.



Lo rivela la società d'investimento Impax Asset Management, che elabora dei rapporti periodici sul rendimento di alcuni titoli verdi che fanno riferimento all'indice Impax ET50. L’indice, che comprende 50 compagnie che operano nel settore ambientale, rivela che il valore di alcune azioni è quasi triplicato rispetto all’anno precedente.


Il mercato europeo, sottolinea ancora la società, è stato caratterizzato da una crescita costante, mentre a sorpresa si è assistito a un calo del mercato americano. I guadagni maggiori sono stati raccolti dalle economie emergenti dei paesi dell'Asia.



La top ten della classifica continua a essere dominata dalle compagnie del settore eolico e solare ma la settima posizione della società irlandese Kingspan, produttrice di materiali isolanti, dimostra il crescente interesse per il settore dell'efficienza energetica. Fra le dieci aziende ci sono due società tedesche, un gruppo spagnolo, uno francese e anche un'impresa cinese e una indiana ma nessuna italiana.
 

mario.ricca

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“Il 2007 è stato l'anno del comparto legato all’ambiente”, ha commentato Bruce Jenkyn-Jones, direttore degli investimenti della Impax. “Le compagnie che operano nel settore delle fonti rinnovabili sono le principali dell'ET50, in particolare quelle che operano nel solare e nell'eolico che hanno rappresentato rispettivamente il 23 e 24% degli stocks, contro il 10 e il 13% del 2006”.



A bruciare le tappe e a macinare guadagni sembrano essere le compagnie asiatiche che ora rappresentano il 14,7% dell'indice, contro il 3% del 2007. In calo invece il mercato americano, dove le aziende Usa sono passate dal 40,5% del 2006 al 26,8% del 2007.



Il 2008 si prospetta positivo per la maggior parte delle compagnie che operano nel settore ambientale, con stime di crescita del 45%, ma le previsioni di mantenere i prezzi bassi per rimanere concorrenziali sul mercato potrebbero ridurre i margini di guadagno in alcuni settori, compreso quello dell'energia solare.



La top ten dell'Impax ET50 a fine 2007 vede al primo posto la norvegese REC (energia solare, Norway), al secondo, al terzo e al quarto posto società che operano nell'energia solare, tra cui l'indiana Suzlon, la danese Vestas e la spagnola Gamesa.



Quinta e sesta sono due aziende del solare, la cinese Suntech Power e la tedesca Solarworld, settima l'irlandese Kingspan; ottava un'altra società tedesca dell'energia solare, la Q Cells. Chiude la top ten una controllata del colosso energetico francese Edf, la EDF Energies Nouvelles impegnata nello sviluppo dell'energia eolica.
 

mario.ricca

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LA FINANZA APRE AL SOLARE

Il mondo della finanza guarda con interesse all'opzione energetica solare e al mercato del fotovoltaico. Un recente comunicato stampa dell'ABN AMRO del 12 aprile 2008 ha annunciato il lancio di un indice Solar Energy composto da un paniere di 10 società specializzate nei servizi legati allo sviluppo, ricerca e produzione dell'energia solare a livello mondiale. I titoli rappresentativi delle societa’ sono state individuati, e periodicamente verranno aggiornati, attraverso rigorosi criteri di selezione quali capitalizzazione di borsa pari almeno a 100 Milioni di Euro e controvalore medio giornaliero degli scambi pari a 1 milione di Euro. L’indice beneficia anche del reinvestimento dei dividendi e della valorizzazione direttamente in Euro.

I nuovi Theme Certificates dell'energia solare sono strumenti di investimento acquistabili e rivendibili presso qualsiasi intermediario abilitato. Con questa quotazione ABN AMRO, leader mondiale dei Certificates, amplia ulteriormente la gamma di offerta che contempla, oltre all’energia solare, Certificates con sottostanti sull’ energia rinnovabile, acqua e biocombustibili, nonché sulle materie prime, sottostanti introdotti da ABN AMRO per la prima volta sul mercato italiano.

Perché questa notizia ci sembra importante? In primo luogo per la natura stessa del mondo della finanza. Quest’ultima non segue scelte etico-sociali ma soprattutto obiettivi asettici di business. Nel momento in cui la logica del profitto o del dividendo ottiene anche un ritorno sociale, in termini di minore inquinamento, ci sembra abbia diritto d’essere definita "sostenibile" al pari di qualsiasi altra iniziativa a sostegno dell'ambiente. In secondo luogo perché l’interesse degli investitori e della finanza prende spunto dagli stessi tassi di crescita a due cifre del settore FV mondiale, citati più volte dalle associazioni ambientaliste ma che, purtroppo, non sembrano al pari far breccia nel mondo della politica e nei governi nazionali.

Il mercato del fotovoltaico. L’energia solare e’ un’industria in continua espansione, grazie allo sviluppo e alla ricerca promossa su scala mondiale. Gli analisti statunitensi più accreditati stimano la crescita media mondiale del settore nel 2006 pari a circa il 30%, +44% in Europa, +33% in Giappone, +10% negli USA. I principali produttori sono giapponesi e tedeschi, esperti nella lavorazione del silicio per la preparazione dei pannelli solari. Anche in Italia si sta sviluppando questo mercato grazie all’attuazione delle Direttive Europee in materia di incentivazione alla produzione di energia solare mediante la creazione di impianti domestici, condominiali e industriali, che consentono anche di vendere alle societa’ elettriche l’energia prodotta in eccesso rispetto alle proprie esigenze (il cosiddetto “Conto energia”). Il ciclo di produzione dell’energia solare, gestito da un binomio turbina-alternatore, si avvia infatti con la concentrazione della luce solare tramite pannelli su un fluido che, riscaldato, produce vapore. Per garantire le necessita’ energetiche domestiche giornaliere di 4 persone (2 Kilowatt) si stima siano sufficienti 16 metri quadrati di pannelli solari. Per tutti gli immobili di nuova costruzione, dal primo gennaio prossimo, è previsto l’obbligo del solare termico per il riscaldamento dell’acqua sanitaria (per una quota almeno pari al 50% del fabbisogno di acqua calda) e l'installazione di un impianto fotovoltaico. Lo prevede uno schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri all'inizio del mese di ottobre, che entro l'anno vedrà la luce in via definitiva.

L'iniziativa di ABN AMRO contribuisce a rafforzare la credibilità della filiera fotovoltaica e indirettamente quello che gli ambientalisti affermano da anni. Inoltre, mediante l'acquisto dei titoli “solari” contribuisce direttamente al finanziamento della filiera industriale fotovoltaica, e pertanto al raggiungimento delle economie di scala di produzione e degli investimenti in ricerca e sviluppo.
 

mario.ricca

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Le imprese tedesche di energia solare trionfano in Borsa

Tutte le imprese tedesche attive nel settore dell'energia solare quotate in Borsa hanno incrementato le proprie quotazioni a livelli record. Tra queste Solarworld, Phönix Sonnenstrom, Sunways, Reinecke u. Pohl Sun Energie, Solon, SAG Solarstrom, Conergy, Solar-Fabrik, Centrosolar ed Ersol. E proprio Solarworld ha visto crescere le sue azioni del 251%.
Lo sviluppo delle fonti rinnovabili in Germania è legato a politiche di sovvenzione da parte del governo e nel caso del fotovoltaico la produzione elettrica è incentivata sul chilowattora prodotto che può essere venduto alla rete elettrica al prezzo di 54,5 centesimi al chilowattora, contro i 44,5 previsti dal conto energia da poco entrato in vigore in Italia.
Le azioni della Q-Cels, impresa produttrice di celle solari entrata in Borsa il 5 ottobre, solo dopo alcuni minuti dal suo lancio in Borsa erano cresciute del 30%. Con un fatturato di 117 milioni di euro, Q-Cella ha ora un valore di 1.500 milioni di euro e con i 243 milioni di euro guadagnati nei primi giorni di quotazione la società punta ora ad ampliare la sua produzione di celle di silicio.
Ancora meglio è andata a Ersol, che da marzo, mese in cui si è quotata in Borsa, ha visto crescere le sue azioni del 53%.
 

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