Mileti è di Otranto, ma dopo aver lavorato a Pavia ha fatto il segretario generale del sindaco arancione di Genova, Marco, di cognome Doria.
Però Mileti è fratello di Francesco, centrocampista del Genoa, un quarto di secolo fa.
Il gioco è fatto, il nostro abbraccia tutto l'arco rossoblucerchiato, può considerarsi genovese a tutti gli effetti.
E come lui c'è Franco Giampaoletti, 56 anni, marchigiano, ma genovese d'adozione, nuovo direttore generale in Campidoglio,
già city manager del Comune di Genova, coppia d'attacco della giunta Doria, ora in campo con Virginia Raggi
E a dicembre, per sostituire Paolo Muraro all'Ambiente era arrivata Punuccia Montanari, anche lei con un'esperienza di governo nel capoluogo ligure, con la sindaca dem Marta Vincenzi
Poi c'è l'ultimo arrivato, l'architetto della Provvidenza, l'imperiese Alessandro Sasso.
L'incarico gli è stato affidato direttamente dal conterraneo Grillo:
«Ale fammi il piacere, vai due giorni a Roma e cerca di trovare una soluzione a questo casino dello stadio,
sono mesi che Berardi non ci capisce un belino. Poi se ti piace fermati e fai l'assessore all'Urbanistica».
E con lui l'unico vero genovese doc della pattuglia spedita da Grillo per piegare i romani: Luca Lanzalone, 47 anni,
studio (anche) in uno strepitoso palazzo del centro storico di Genova è ormai l'ombra di Virginia Raggi.
Non ha mai nascosto la sua fede socialista, da quando «non ancora laureato» lavorava con Rinaldo Magnani,
padrone assoluto del Porto di Genova e big ligure del Psi. Chiamato per riordinare le partecipate, Lanzalone ha condotto in porto l'affare stadio.