I costi di bonifica del nucleare

Fleursdumal

फूल की बुराई
GB; SALGONO COSTI BONIFICA, OLTRE 92MLD EURO /ANSA
(ANSA) - LONDRA, 28 MAG - Il nucleare costa. O almeno, costa
parecchio alla Gran Bretagna. Per la bonifica dei siti che, per
decenni, hanno ospitato le 19 centrali nucleari britanniche -
ora in via di smantellamento - il Regno Unito dovrà staccare un
assegno vertiginoso: oltre i 73 miliardi di sterline (circa 92
mld di euro) contro i 12 in origine previsti.
E' la Bbc a scoprire gli altarini - citando fonti interne
all'Autorità per la Decontaminazione del Nucleare (Nda). I
siti, alcuni dei quali risalgono agli anni Cinquanta, quando
ebbe inizio l'avventura nucleare dela Gran Bretagna, verranno
dismessi e decontaminati nei prossimi decenni - mentre una nuova
generazione di centrali atomiche è stata recentemente messa in
cantiere dal governo laburista.
Lo scorso gennaio il 'National Audit Office' - l'organo
indipendente che si occupa di controllare le spese pubbliche su
mandato del Parlamento, praticamente una sorta di 'Corte dei
Conti' - aveva già stabilito che i costi sarebbero stati ben
più alti dei 12 miliardi di sterline preventivate, lievitando
sino a toccare i 73.
Ma ora, secondo quanto riporta la Bbc, i costi potrebbero
aumentare nuovamente. "Credo ci sia una grossa possibilità che
sul breve periodo le spese cresceranno", ha detto alla Bbc Jim
Morse, alto dirigente della Nda. "Abbiamo ancora molto da
scoprire", ha detto Morse parlando a proposito di Sellafield,
la centrale più grande e più famosa del Regno Unito, una sorta
di simbolo della tecnologia nucleare britannica.
"Non abbiamo ancora iniziato il recupero delle scorie in
quelle zone dell'impianto dove la contaminazione e le radiazioni
erano al grado massimo", ha proseguito Morse, che, però, non
ha saputo quantificare con precisione l'ammontare degli aumenti.
"Sicuramente nell'ordine dei miliardi", ha comunque previsto.
"Nessuno ha mai compiuto un'operazione del genere prima di oggi
- ha proseguito - ed è molto difficile trovare dei metodi di
paragone".
Nel mentre, a Sellafield, gli operai lavorano alla
costruzione di un sito di stoccaggio temporaneo per le scorie e
il restante materiale radioattivo rinvenuto durante le
operazioni di bonifica - in attesa che il governo decida dove
costruire il grande magazzino sotterraneo nazionale. Giusto a
fianco a dove lavorano gli operai, ha rimarcato la Bbc, c'é il
famoso 'laghetto' dove negli anni Cinquanta sono stati svuotati
un numero imprecisato di bidoni pieni di materiale radioattivo.
Ad oggi, nessuno sa che cosa e 'quanto' di quel qualcosa riposa
sul fondo del lago.
Il governo, dal canto suo, si dice consapevole e pronto ad
affrontare gli aumenti. "La Nda continua a svolgere il suo
compito per stabilire, per la prima volta, l'entità
dell'impresa: è normale che nel procedere vi siano degli
aggiustamenti", ha dichiarato un portavoce del Ministero per le
Attività Produttive.
Costi quel che costi, insomma. Critiche e preoccupazioni,
però, aumentano - anche e sopratutto in relazione al nuovo
programma nucleare varato dal governo, che vedrà la costruzione
di circa 22 centrali nucleari (10 a reattore singolo e 12 a
reattore gemello).
Il portavoce del governo ha comunque fatto presente che la
nuova generazione di centrali atomiche produrrà meno scorie di
quelle 'vecchie' e che le compagnie che vinceranno gli appalti
per la costruzione e la gestione delle centrali stesse dovranno
poi farsi carico della bonifica.
 
vallo a dire alla scagliola, che l'energia nucleare di 2 e 3 generazione costa ancora il 15% in piu' di quella tradizionale...
magari se qualcuno glielo spiega con un pallottoliere...
 
Ottimo thread Fleurs.
Io non ho ancora una idea precisa sulla scelta del nucleare. Tendenzialmente non lo vorrei .. ma questo effetto serra rischia di essere un danno peggiore.
 

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