Una dichiarazione durata meno di quattro minuti, l’ammissione di aver compiuto “qualche errore”, un ringraziamento alla moglie Bettina e la carriera di Christian Wulff, decimo presidente della Repubblica federale di Germania, è finita insieme con un pezzo della storia politica tedesca.
E’ la seconda volta di seguito che un capo dello stato si dimette, nel 2010 toccò a Horst Köhler dopo un’improvvida dichiarazione sugli interessi tedeschi in Afghanistan, ma è la prima volta che l’abbandono della carica è dovuto a una precisa, minacciosa prospettiva di impeachment.
La Procura di Hannover, che da settimane indagava sui casi di possibile corruzione, sui favoritismi e le irregolarità di cui Wulff si era reso responsabile quando era Ministerpräsident della Bassa Sassonia, l’altra sera aveva deciso di chiedere al Bundestag il ritiro dell’immunità di cui gode il presidente della Repubblica.
E’ stato l’inizio della fine di una resistenza che durava da più di cinque mesi, da quando, cioè, sui media tedeschi erano cominciate a circolare prima voci e poi rivelazioni sempre più consistenti sugli imbarazzanti rapporti che Wulff e la moglie avrebbero intrattenuto con industriali e banchieri e sui favori che avrebbero ricevuto da loro.
In particolare un prestito di 500 mila euro che sarebbe stato offerto dalla moglie del banchiere Egon Geerkens e che Wulff avrebbe omesso di rendere pubblico come avrebbe dovuto. Inoltre, del tutto inopportune erano considerate le vacanze che la coppia presidenziale ha trascorso, gratis, in residenze e ville di amici influenti in Spagna, in Italia e anche nell’isola tedesca di Nordeney, dove i Wulff furono ospitati, tra l’altro, da una pasticciera di origine italiana.
Le dimissioni di Wulff rappresentano un duro colpo anche per la cancelliera Merkel, che fino alla fine ha “coperto” il suo compagno di partito (sono tutti e due della Cdu), nonostante la sua posizione apparisse sempre più compromessa. La prima conseguenza del terremoto ai vertici è stata la rinuncia di Angela Merkel alla visita che avrebbe dovuto compiere oggi in Italia.