I MOMENTI PIU' BUI DELLA NOSTRA VITA SONO QUELLI IN CUI CERCHIAMO DI FARE MAGGIORE CHIAREZZA

DANY1969

Forumer storico
(cit.)
Buona settimana a tutti:)
Anche Voi siete stati preda di un violento déjà vu nel vedere Silvio che firma un contratto con gli italiani (nonostante la presenza dei capelli potesse tranne in inganno) :-?:mumble:
Io ho deciso che voterò lui perchè le sue promesse mi sembrano fattibili e soprattutto di vitale importanza :rolleyes::d:
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Oggi nessuna gita :(... ma una bella foto montana (sempre di mio fratello) non ve la faccio mancare :d:

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messi male male male male

T roppo facile prendere le distanze una volta fatta la frittata.
Virginio Merola, sindaco Pd di Bologna, dopo le violenze degli antagonisti si è affrettato di definire
«ridicola» l'etichetta «antifascista» con cui i manifestanti hanno caricato le forze dell'ordine.

Peccato che i distinguo facciano a pugni con l'ambiguità con cui l'amministrazione comunale bolognese da anni coccola i centri sociali.

Solo tre giorni prima degli scontri di venerdì, per esempio, la giunta piddina ha rinnovato la concessione di un immobile
alle associazioni «Ya Basta!» e «Atash», realtà afferenti al centro sociale Tpo, in prima linea per impedire il comizio di Forza Nuova.
Non c'è da stupirsi. In fondo il Comune sopporta o supporta tutte le altre realtà antagoniste scese in piazza.

A partire dall'XM24, centrale organizzativa per No Tav, da 15 anni padrone di uno stabile concesso dalla giunta Pd.
La convenzione è scaduta a giugno e ora sono abusivi, ma il sindaco ha rimandato lo sgombero a novembre preferendo il «confronto».
Ovviamente gli attivisti sono ancora lì.

Simile il caso di Labàs: il «collettivo politico» l'anno scorso è stato sfrattato da un'ex caserma occupata da 5 anni.
Qualche settimana dopo, però, l'amministrazione ha emesso un bando con cui Làbas si è aggiudicato la gestione di una struttura da cui portare avanti le sue battaglie.
Tra cui il sit-in in Piazza Verdi di due anni fa, quando blindarono una piazza con balle di fieno contro Salvini.

Tra i manifestanti c'erano anche gli attivisti del Vag61.
Cacciati su richiesta dei Monopoli di Stato, in poche settimane trovarono grazie al Comune un edificio tutto per loro.

È probabile otterrà una sistemazione pure il «Laboratorio Crash», visto che dopo lo sgombero di agosto l'assessore si è impegnato a trovare un'alternativa.
E pensare che è proprio da lì che è partito Lorenzo Canti, uno dei tre arrestati per il pestaggio del carabiniere a Piacenza.
Si tratta di un antagonista collegato anche a «Guernica», lo stesso collettivo modenese a cui nel 2016
vennero notificate 11 misure cautelari per gli scontri nello sgombero di un'ex caserma.
 
Guerriglia, lacrimogeni, bottiglie e bombe carta. Il copione si ripete da nord a sud a ogni ricorrenza, evento, summit o semplice sgombero.

Nella galassia dell'antagonismo composta da centinaia di sigle in tutta Italia, sotto la lente forze ordine ci sono
11 centri in Lombardia, 7 in Piemonte, 12 in Veneto e altrettanti in Emilia, 10 in Toscana, 4 in Puglia, 20 in Campania, 3 in Sicilia.

La città rossa di Merola è anche il feudo del collettivo Hobo, quello della campagna violenta contro il docente di Scienze politiche Angelo Panebianco.
Due giorni fa prima di scendere in piazza ha fatto irruzione in consiglio comunale, dove sono rimasti contusi altri due vigili.

Nel nome dell'antifascismo e dell'antirazzismo a Padova i centri sociali hanno inaugurato vere e proprie ronde
che però hanno già lasciato sul loro percorso dei contusi: «Facciamo semplici passeggiate contro fenomeni razzisti».
La formazione antagonista qui è composta dal centro sociale Pedro, da Bios lab e Gramigna.
Un attivista riconducibile a quest'ultimo era finito tra i 39 denunciati per gli scontri alla festa dell'unità di Catania nel 2016:
tra le accuse, resistenza a pubblico ufficiale aggravata dall'uso di armi e corpi contundenti.
Nel corteo anti renziano erano confluiti sodalizi antagonisti etnei quali Adelph, «ExKarcere», «Anomalia» di Palermo, «Rialzo» di Cosenza e «Insurgencia» di Napoli.
Che raggruppa universitari, precari, e due consiglieri comunali della lista di Luigi de Magistris.

Nella città partenopea ci sono anche i collettivi di «Generazione ribelle» e il Movimento «Magnammoce o persone», per il diritto all'abitare.

Proprio sotto le bandiere della lotta alla casa si nascondono frange già protagoniste di sgomberi come quello di via Curtatone a Roma nel settembre scorso,
o del quartiere Montagnola con membri di «Action».

Poi ci sono gli affiliati sotto il cartello dei «no alle grandi opere»: No tav, No tap, No grandi Navi. Formazioni trasversali.
A ottobre scorso uno dei leader del centro torinese Askatasuna ed esponente No Tav venne stato arrestato
per la protesta anti-G7 alla reggia di Venaria Reale. L'accusa? Aver picchiato un poliziotto, procurandogli delle ferite guaribili in più di 40 giorni.
 
Dopo aver letto il sopra indicato articolo, ha proprio ragione
non c'è spazio per loro. Non più. In democrazia. I violenti in galera.

Poi ha lanciato il suo monito:
"Oggi dobbiamo stare attenti perché nel nostro Paese si sono moltiplicate le azioni provocatorie
e violente da parte dei gruppi neofascisti, nei territori come sulla rete. Non possiamo più far finta di niente".

Fino all'affondo finale con chiude il suo pensiero:
"Proprio per questo oggi, da qui, ho voluto dire a chiare lettere: i gruppi che si ispirano al fascismo vanno sciolti! Non c'è spazio per loro in democrazia".
 
"I MOMENTI PIU' BUI DELLA NOSTRA VITA SONO QUELLI IN CUI CERCHIAMO DI FARE MAGGIORE CHIAREZZA"



Se hai dei MOMENTI BUI pensa a quanti più colpevoli di te esistono o quanti più imbecilli o più sfortunati, e ti sentirai già sollevata e in pace con te stessa. Essere "i più" in qualche campo su quasi 8 mliardi di persone è praticamente impossibile ed essere consapevoli di essere a metà in tutto, dona pace e tranquillità.

Parola di TARDIGRADO. :ciapet:

Perché sei tu Dany, solo 20€ per la consulenza, grazie. :eplus::prr:



Sempre bellissime le foto.
 
Suvvia, son ragazzi......

Alla faccia dei grillini francescani.
Nello scandalo Rimborsopoli che sta sconvolgendo il mondo del Movimento 5 Stelle spicca il caso di Marta Grande,
baby-deputata (quando è stata eletta nel 2013 aveva appena 25 anni) che come riportato da Panorama
ha messo "a bilancio" circa 2.200 euro al mese di affitto, per un totale di 132mila euro dall'inizio della legislatura fino a dicembre scorso.

E pensare che la Grande, residente a Civitavecchia, avrebbe potuto anche comodamente fare la pendolare a Roma.
Proprio lei, che come ricorda il Tempo, al momento di entrare a Montecitorio ammonì i colleghi debuttanti:

"Non possiamo farci abbagliare dai tappeti di velluto o dalla poltrona di pelle".
 
I Carabinieri del Comando Provinciale dei Carabinieri di Padova, al termine di serrate indagini,
hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato di peculato, un autista 58enne di ambulanze,
dipendente di una cooperativa, che durante il turno di servizio presso il Pronto Soccorso
dell'ospedale di Piove di Sacco rubava materiale sanitario per poi rivenderlo.
 
Dopo un fine anno travagliato, il 2018 si apre all'insegna dell'ottimismo.
In gennaio partono infatti diverse nuove iniziative nel mondo dell'informazione online e riprendono vita esperienze che sembravano concluse.
Cominciando da queste ultime, dopo alcune settimane di pausa, News 3.0, la casa editrice di Lettera 43, riprende a pubblicare sul web (a pagamento) il settimanale Pagina99. E Tempi, che era stato chiuso e messo in liquidazione in ottobre, rinasce come mensile su carta e quotidiano online, prodotto dai giornalisti riuniti in cooperativa.
Molto numerose le nuove iniziative. Nasce una casa editrice specializzata nell'innovazione tecnologia, Digital360, che propone tre magazine online su temi di cui si parla molto: AI4Business, BigData4Innovation, Blockchain4Innovation.
Jacopo Fo lancia il suo nuovo giornale online, People for Planet, dedicato alla difesa dell'ambiente e alla salute del pianeta.
Nell'informazione sportiva, da una partnership tra Radio Montecarlo e TuttoMercatoWeb (uno dei più frequentati siti italiani sul calcio) prende il via RMC Sport Network, che è allo stesso tempo un'emittente radiofonica e un giornale online.
Ai proprietari di casa e ai professionisti immobiliari è rivolto Condominio Solutions, sistema integrato composto da rivista, social network, eventi e formazione. Invece il gruppo Mondadori acquisisce il trend magazine internazionale sull'architettura e l'arredamento Design D'Autore.
Gennaio è un mese movimentato anche per l'informazione politica. Il blog di Grillo cambia totalmente pelle: abbandonata la Casaleggio Associati ed eliminati i vecchi post e commenti, sempre molto polemici, ora il blog vuole dare spazio a voci più "autorevoli". Svolta anti bufale per Facebook che affida a Pagella Politica, il sito di fact checking diretto da Giovanni Zagni, il compito di verificare e smascherare le fake news che circolano sul social network.
Al mondo del lavoro sono dedicati il nuovo notiziario quotidiano dell'Ugl, La Meta Serale, e la rivista online Lavoro Diritti Europa.
Gennaio è anche il mese degli anniversari: Grazia compie ottant'anni, Poesia trent'anni, Moto.it vent'anni. E Quattroruote festeggia il suo 750esimo numero.
Da segnalare infine una novità che riguarda Ipse.com: la nuova sezione dedicata ai magazine e ai blog di cucina, che sono sempre più numerosi.
 

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