Portafogli e Strategie (investimento) I titoli di stato rendono poco (2 lettori)

Valentino58

Nuovo forumer
Con l'occasione riporto la formula per il calcolo del rendimento al netto dell'inflazione, che non è rendimento meno inflazione, ma è questo:
(1+rendimento nominale)/(1+inflazione) – 1.

Ottima osservazione :up:

Ma la differenza tra i due calcoli (il primo enormemente più semplificato) tende a zero con il rendimento nominale = inflazione, e quello più grossolano si discosta solo di circa l'uno per cento per i valori ordinari (quando cioè sia i valori dell'inflazione che del rendimento siano nello stesso ordine di grandezza). :)
 

Marcantonio Bragadin

Nuovo forumer
Come si può vedere nei post 6 e 10 il fatto di avere o no un capitale iniziale, di spendere o no parte degli interessi influisce sul rendimento ma (secondo me) non in modo decisivo.
Trattandosi di titoli a tasso fisso la maggiore influenza sul rendimento è stata determinata dall’andamento dei tassi.
Un altro elemento che influisce è la scadenza residua: il decennale ha evidentemente variazioni meno marcate del trentennale.
Considerando il più basso dei rendimenti per ciascuno dei due btp insieme al rendimento bot del post n.1 possiamo ricostruire un ipotetico portafoglio investito in parti uguali nelle tre componenti(bot semestrale, decennale e trentennale).
Escluso i bot semestrali, per i quali ho preso il rendimento medio dell’anno come risulta dal sito del tesoro, per i due btp ho scelto la situazione più sfavorevole di tre ipotetiche situazioni “sfavorevoli” (reinvestimento al prezzo più alto dell’anno).
 

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Marcantonio Bragadin

Nuovo forumer
Ottima osservazione :up:

Ma la differenza tra i due calcoli (il primo enormemente più semplificato) tende a zero con il rendimento nominale = inflazione, e quello più grossolano si discosta solo di circa l'uno per cento per i valori ordinari (quando cioè sia i valori dell'inflazione che del rendimento siano nello stesso ordine di grandezza). :)

Evidentemente se si usa il calcolo più semplice non casca il mondo, l'importante è essere consapevoli che si sta facendo una semplificazione.
In caso di valori bassi la differenza è piccola ma con inflazione e rendimenti a due cifre può diventare significativa (non mi sto augurando inflazione a due cifre, semplicemente noi italiani - vedi inflazione negli anni '70 e '80 - dovremmo essere attenti a questo).
 

Marcantonio Bragadin

Nuovo forumer
Ottima osservazione :up:

Ma la differenza tra i due calcoli (il primo enormemente più semplificato) tende a zero con il rendimento nominale = inflazione, e quello più grossolano si discosta solo di circa l'uno per cento per i valori ordinari (quando cioè sia i valori dell'inflazione che del rendimento siano nello stesso ordine di grandezza). :)

Trovo invece molto grave (per non dire di peggio) quando si usano solo i valori nominali nei casi di simulazioni di piani pensionistici.
In questo caso (anche se è difficile stimare l'inflazione futura) tutte le simulazioni andrebbero eseguite tenendo conto dell'inflazione (e con la formula giusta).
 

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