Idee e grafici. - Cap. 2 (13 lettori)

dondiego49

Forumer storico
News

09/05/2013 16:31
Il ritorno dei ciclici potrebbe dare nuovo impulso al mercato
Rossana Prezioso
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Secondo David Lutz, amministratore delegato di Stifel Nicolaus quello che sta avvenendo sui mercati è una vera e propria dimostrazione della Rotazione, ma in un senso ben diverso da quella inizialmente pronosticata a fine 2012. Infatti, mentre gli esperti parlavano di una Grande Rotazione, ovvero il passaggio dai titoli di Stato all'azionario (cosa che in realtà è successa) adesso si parla di una rotazione all'interno del mondo azionario stesso e per la precisione di un ritorno dei settori ciclici, meno sicuri ma più appetibili anche perchè proporzionalmente meno onerosi. Con l'entrata in scena di una liquidità fortissima, adesso si preferisce sfruttare il denaro per entrare in un business dal rendimento più alto. Se, come facilmente prevedibile, ci sarà un pullback, con ogni probabilità si tratterà di un'eventualità di piccole dimensioni, per alcuni addirittura talmente lieve da non essere nemmeno avvertita, e per di più di breve durata, solo qualche piccola scossa di assestamento dovuta alla transumanza. Dall'inizio dell'anno, come fa notare JeeYeon Park, le utilities, beni di prima necessità e il settore health care sono stati quelli che hanno maggiormente sovraperformato rispetto all'S&P 500, ma dalla seconda metà di aprile, i settori ciclici (tecnici, energia, materiali, finanziari, industriali e di consumo) hanno guadagnato oltre il 5 per cento ciascuno e hanno sovraperformato i settori difensivi (telecomunicazioni, utilities e l'assistenza sanitaria), che sono prevalentemente in rosso. E nelle ultime due settimane, gli hitech hanno significativamente sovraperformato gli indici Dow e S & P, in aumento di quasi l'8 per cento. Non solo, ma come conferma ancora Lutz, "I prezzi dei combustibili, gas su tutti, hanno iniziato a scendere e questo è un grande punto di vantaggio per il consumatore medio americano, aiutato anche da una nuova linfa vitale del consumo e del credito". Solitamente i settori difensivi tendono a essere preferiti, per ovvi motivi, in caso di crisi o di economia lenta, ma stavolta la situazione è diversa. Questi ultimi (i ciclici) fortemente influenzati dalle prestazioni economiche, risentono, in maniera amplificata, dei dati positivi provenienti dall'economia. Secondo Dan Veru, CIO di Palisade Capital Management, il settore industriale e le aziende legate ai trasporti spotranno continuare a trainare il mercato grazie alla ripresa economica della seconda metà dell'anno che gli esperti danno già come ben più forte e conseguente alla rinnovata fiducia cui si assiste in questo periodo. Ovviamente, anche se l'idea è piuttosto diffusa, non accomuna tutti. Alcuni strateghi considerano che l'idea di una rotazione settoriale potrebbe essere prematura. "Quello che abbiamo visto nelle ultime due settimane non è nient'altro che la caccia all'affare, solo un po' di brivido in più ma nessun cambio di rotta", ha detto Alec Young, strategist di S&P Capital IQ. "I fondamentali non ci sono ancora e comunque non ancora forti per giustificare una rotazione massiccia come qualcuno pensa. In questo momento, i titoli ciclici grazie ai tassi bassi e alle banche centrali, quindi sta aumentando la richiesta di rendimento, ma solo tra un po' si potrà capire se si tratta di un trend stabile" ha detto. Fonte: News Trend Online
 

dondiego49

Forumer storico
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09/05/2013 17:00
I mercati correranno ancora con la crescita europea che arranca
Afxcapital
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View chiaramente negativa per la seduta odierna, con prese di profitto dopo il rally delle scorse sedute e i livelli record toccati proprio ieri. Spinge al ribasso le quotazioni dei listini europei anche e soprattutto il bollettino della BCE, che taglia ulteriormente le stime di crescita all'interno della zona per questo e per i prossimi anni: "La debolezza del clima di fiducia si è protratta fino alla primavera di quest'anno, anche se la riduzione dei tassi di interesse dovrebbe contribuire a sostenere le prospettive di ripresa nel prosieguo dell'anno. E' attesa per la fine del 2013 una contrazione del PIL dello 0,4% contro lo zero stimato in precedenza, ed è stata ridotta anche la stima per il 2014, da +1,1% a +1 per cento . Solo nel 2015 le stime prevedono una crescita più corposa del +1,6%, che arriva a +1,8% nel 2017. Le stime non sono per nulla incoraggianti, anche e soprattutto considerando i dati sulla disoccupazione nell'area euro, in continuo peggioramento: "i mercati del lavoro dell'area dell'euro sono rimasti deboli, con il persistere di marcate differenze fra paesi.. i dati più recenti delle indagini congiunturali prefigurano un'ulteriore perdita di posti di lavoro e una disoccupazione crescente nel prossimo futuro, anche se va sottolineato come il minore incremento del numero di disoccupati rispetto agli andamenti di fine 2011 e inizio 2012 sembra suggerire un'attenuazione del ritmo di crescita della disoccupazione". Ma la liquidità per il momento sostiene gli acquisti sui mercati finanziari, anche quelli considerati "rischiosi": proprio oggi la Spagna ha battuto il target nell'emissione di bond, con contestuale calo dei costi di finanziamento, piazzando bonos per 4.57 miliardi di euro, oltre il target massimo di 4.5 miliardi. Per non parlare dei mercati considerati "virtuosi". Con rendimenti pressoché nulli da parte dei classici safe haven di liquidità (t-bonds e bund in primis) le banche e non solo si sono buttati sull'azionario tedesco e americano. Il Dow Jones ha guadagnato il 130% dal 2009 a oggi senza soffrire neppure una correzione al ribasso del 20%, è passato da 14.000 a 15.000 punti in soli 66 giorni e ha cominciato il 2013 con un'impennata del 15%, la più brusca dal 1999. Il principale indice statunitense non ha conosciuto tre giorni di calo consecutivi in 87 sedute e una flessione del 5% in sei mesi. Che questa lunga e straordinaria corsa stia avvicinando il momento di una correzione? Vero è che al momento le variabili - macro e non - non sembrano indicare tale possibilità come probabile, con il mare di liquidità che continua a inondare le piazze finanziarie di mezzo mondo. Anche all'interno della BOE, Mervyn King (noto fautore di politiche espansive) continua ad imporre la sua view al resto del consiglio (più conservativo), con la banca centrale inglese che lascia il target di acquisti di bond a 375 miliardi di sterline e i tassi al minimo storico dello 0.5%. Il risultato era scontato, nonostante il taglio della BCE di giovedì scorso (la quale verosimilmente non toccherà più i tassi sino al 2015): per i verbali (e quindi per capire se l'ago della bilancia sta iniziando a pendere verso altre scelte) bisognerà attendere il 22 maggio. Va anche considerato che più ci avviciniamo allo zero, maggiore è l'inefficacia di un ulteriore taglio dei tassi (e questo vale anche e soprattutto per la BCE). Ciononostante, anche la Bank of Korea taglia i tassi, accodandosi al trend generale di stimoli monetari all'economia, portando il tasso di riferimento al ribasso di 25 punti base al 2,5 per cento (ai minimi dall'inizio del 2011): decisione che arriva l'indomani dell'approvazione da parte del parlamento di Seul di un budget supplementare da 5.300 miliardi di won finalizzato a supportare l'economia: come il Giappone, insomma, la Corea del Sud si affida a stimoli sia monetari sia fiscali per puntellare la crescita. Il valutario dunque, dove va? L'euro, nonostante le valutazioni di cui sopra, beneficia del taglio di settimana scorsa della BCE, e contro dollaro statunitense si muove ancora all'insù supportato dalla trendline rialzista nata dai minimi relativi di fine marzo, sostenuto al momento anche dalle medie mobili di breve e lungo termine su chart daily: al rialzo però la resistenza psicologica di 1.32 blocca ulteriori allunghi, andando a configurare così un triangolo di congestione sempre più vicino alla rottura. Discorso similare anche sul cable, con le quotazioni che si muovono all'interno di un ben definito canale rialzista dal minimo del 12 marzo, con target a 1.5750, dove transita la MM200 (analisi sempre su chart daily). Possibili ritracciamenti verso fine settimana su prese di profitto, ma queste non dovrebbero andare oltre il floor del canale, attualmente in area 1.54. Autore: Afxcapital Fonte: News Trend Online
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dondiego49

Forumer storico
News

09/05/2013 17:30
Siamo di fronte ad una crescita secolare o una bolla enorme?
Dominosolutions.it
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Il tema principale degli economisti in questo periodo è se ci troviamo di fronte ad una crescita secolare oppure ad una bolla speculativa che spazzerà via i guadagni in breve tempo. Navigo spesso in siti internet e leggo giornali, l'80% delle conclusioni a cui arrivano gli analisti è che bisogna vendere tutto subito, quasi fossimo di fronte ad uno scenario catastrofico per la borsa. Le azioni americane hanno performato parecchio nelle ultime settimane chiudendo gli indici ai record di sempre e regalandoci un Aprile all'insegna del Toro. VIDEO LIVE GRATUITO: TUTTO SUL FOREX PER CHI COMINCIA DA ZERO. Luca Discacciati spiegherà come funziona la negoziazione e come guadagnare dalla prima operazione. Iscriviti qui. Si è discusso molto sulla rotazione settoriale quando un mercato è ai massimi. La rotazione in atto è sinonimo che il mercato sia pronto a decollare per nuovi massimi mai visti ? Nessuno di noi ha la sfera di cristallo e di fronte ad ogni macro correzione ci sono analisti che ci prendono e altri che sbagliano e la volta successiva la giostra ricomincia. Ho trovato questo grafico navigando in rete e credo sia un ottimo esempio del comportamento del mercato americano durante i periodi di transizione verso i massimi come quello che stiamo viviendo ora. Movimento secolare del Dow Jones negli ultimi 100 anni La nostra convinzione è che l'America rientri in un periodo di crescita, il mercato azionario rimane, nel lungo periodo sempre un buon investimento. Dalla nostra parte ci sono anche guru come Warren Buffett che i quali preferiscono, fino a questo momento, le azioni alle obbligazioni, tanto più che lo stesso Buffett ritiene le obbligazioni più rischiose alla luce di un eventuale aumento dei tassi di interesse. Il grafico mostrato prima, inoltre, mostra proprio che ad ogni periodo laterale vicino ai massimi, come in questo momento, si parte con un periodo crescente secolare che può durare anche decenni. In un'intervista alla Cnbc, l'oracolo di Omaha ha messo in evidenza che, per quanto non a buon mercato se paragonato a qualche anno fa, l'azionario resta un investimento attraente e non eccessivamente caro. Buffett aggiunge anche che il mercato obbligazionario rappresenta, in questo momento, una scelta sbagliata, in quanto i prezzi sono gonfiati artificialmente dalla politica espansiva della Fed. Meglio dunque, secondo uno dei più ascoltati guru di Wall Street, starne alla larga. Inoltre, le valutazioni a lungo termine appaiono convincenti. Abbiamo sempre considerato la capitalizzazione di mercato in rapporto al PIL come punto di partenza per una valutazione del mercato azionario. Il grafico qui sotto mostra questa metrica, nei momenti di caudta del PIL segnano dei ribassi pesanti per poi segnare dei rialzi lunghi. Un analista molto apprezzato nel panorama economico, Ray Dalio, è convinto che ci sarà una crescita decennale basandosi sul suo modello "beautiful deleveraging". Dalio crede che gli Stati Uniti abbiano subito una "beautiful deleveraging", un processo a seguito della crisi finanziaria del 2008. Mentre gli Stati Uniti hanno unito una giusta ristrutturazione del debito, immissione di liquidità e quantità di austerity, l'Europa si è impantanata con i salvataggi delle aree periferiche condannandosi ad un decennio di bassa crescita come il Giappone anni fa. Se la teoria di Dalio è corretta, allora stiamo osservando una rotazione difensiva dei settori ciclici, segno inequivocabile di un nuovo inizio di un periodo secolare di crescita. Non tutti i segnali però sono positivi, per dover di cronaca va sottolineato il problema più grande che l'America in questo momento sta vivendo, che non è il deficit, come molti potrebbero pensare, ma è il problema demografico. L'America sta invecchiando troppo velocemente e molti baby boomers degli anni 80 stanno entrando in pensione creando un gap generazione che difficilmente nei prossimi decenni si risolverà. Questi pensionati, non saranno investitori e non saranno lavoratori, aiuteranno vari settori, come quelli sanitari, ma abbassarenno il livello di consumismo che tanto bene ha fatto all'America dal dopo guerra. Le prospettive intermedio termine Le nostre analisi si sono rivolte nel cercare di capire il prossimo passo del mercato nei prossimi decenni, ma se ragionassimo nel breve periodo ? Il Surprise Index Citigroup è rivolto verso il basso, sia negli Stati Uniti sia nel mondo. Siamo d'accordo con il blogger MicroFundy quando ha sottolineato le divergenze tra il quadro macro e le azioni degli Stati Uniti: Penso che ci stiamo avviciando molto ad un importante punto di svolta. Sembra che tutti i dati macroeconomici indichino la stessa cosa. Vi è una estremamente elevata correlazione tra tutti i dati e gli indicatori. I dati, come i rendimenti del Tesoro a diecni anni, il PMI manifatturiero, gli ordini di beni durevoli, i prezzi del rame, i mercati azionari internazionali, le aspettativa di inflazione, i livelli di margine ecc - stanno tutti dicendo che l'economia degli Stati Uniti, e del mondo, sta rallentando, e che i rischi di deflazione / contrazione / recessione sono in crescita. L'unica cosa che diverge da questi modelli in tutti i grafici che sono i mercati azionari degli Stati Uniti. In conclusione quindi, ci sono due scenari estremi che potrebbero "correggere" la divergenza di cui sopra, anche se credo che sarà una combinazione dei due. 1 - Abbiamo potuto vedere una correzione del 15-20% dei mercati azionari degli Stati Uniti. Questo indicherebbe che il valore dei mercati è più vicino al "fair value" sulla base della maggior parte dei recenti dati economici. 2 - I dati economici possono sorprenderci. Se sia stato per l'aumento delle imposte sui salari, sequester o qualche altro evento stagionale i dati economici sapranno "recuperare", e questo avverrà solo nell'azionario statunitense. Se questi scenari dovessero combinarsi nei prossimi mesi ci potrebbe essere una buona correzione del 10% combinato con un rialzo in alcuni dei dati macro. Il sistema valutario e i mrcati emergenti Siamo quindi positivi sul dollaro - sovrappeso nel fondo - in quanto sembra fortemente sottovalutato date le prospettive di una ripresa ancora più forte nell'economia USA rispetto a quanto visto. Per contro, siamo negativi su yen e sterlina. Il debito dei mercati emergenti preoccupa per ragioni di valutazione tecnica e per i fondamentali. Gran parte del debito emergente è in mano a stranieri, e questo è potenzialmente un rischio qualora ci sia un'interruzione di questi flussi di capitali. Un aumento dei rendimenti dei Treasury USA e un dollaro forte potrebbero fare da catalizzatore per una simile inversione dei flussi. Inoltre, le valutazioni di molti mercati emergenti non tengono in considerazione i rischi sistemici di questi Paesi e quindi crediamo che gli attuali spread non siano sufficientemente interessanti. Non bisogna poi dimenticare la Cina: la preoccupazione qui è che il mercato si aspetti tassi di crescita troppo alti poiché il suo modello di crescita trainato dagli investimenti è stato finanziato da un'enorme bolla del credito. A nostro avviso questa è una crescita insostenibile, e una crescita economica inferiore della Cina avrà conseguenze negative per altri mercati emergenti che sono esportatori del Paese, ad esempio il Brasile ma daranno maggiore credito all'America che si sta preparando a diventare il primo esportatore di petrolio e materie prime al mondo. _Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo. _ Autore: Dominosolutions.it Fonte: News Trend Online
 

dariomilano

novellino
News

09/05/2013 17:30
Siamo di fronte ad una crescita secolare o una bolla enorme?
:wall:
al signore che fa l'articolo hanno mai parlato di inflazione e perdita di valore rispetto all'oro?
quel grafico espresso in oro (cioè espresso in potere di acquisto di una materia, per semplicità, abbastanza costante nel tempo) è MOOOOOLTO diverso.
 

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