Missili, Iraq e Borse
Perché ieri sera (giovedì 16 gennaio) nel lancio dell'edizione delle 20 del tg5, e poi all'inizio dello stesso tg, Enrico Mentana è stato così allarmistico sulla reazione della Borsa americana alla scoperta in Iraq delle 11 testate chimiche? (vari spettatori, con toni più o meno accesi).
Risponde Enrico Mentana
Perché la situazione in quel momento era davvero allarmante. Nel promo ho usato la parola crollo(a posteriori certo eccessiva, anche se è proprio quella che usa stamattina Repubblica a pag.3, descrivendo quei concitati momenti: Wall Street Crollo improvviso dopo le notizie). Il riferimento alla Borsa americana serviva ad accreditare l'impatto della notizia proveniente da Bagdad, e si fondava su fonti certe e qualificate di quei momenti. Ne elenco alcune: Radiocor delle 19:29 Brusco peggioramento a Wall Street dove tutti gli indici sono andati in rosso dopo il ritrovamento di testate chimiche in Iraq da parte degli ispettori Onu France Presse delle 19:43 Le principal indice de la bourse de New York est tombé dans le rouge e le dollar a accentué son recul face à l'euro après la découverte en Iraq de onze tétes chimiques e poi, ancor più significativa perché a freddo, dopo la fine del tg5, Reuters delle 21:27 U.S. stocks sink on war worries, oil price rise, un titolo eloquente; Capisco che molti dei nostri telespettatori siano legati ai mercati finanziari, per lavoro o perché vi hanno investito in tutto o in parte i risparmi, e quindi vorrebbero che se ne parlasse nella maniera più delicata possibile. Ma quando un fatto traccia una tendenza non possiamo non evidenziarlo, e quel che continua a verificarsi dalla mattinata di oggi, venerdì 17 (!), in tutte le Borse ne è purtroppo la diretta conferma. Poi possiamo discutere su quella parola nel promo,più o meno felice, o sul ridimensionamento fatto in coda al giornale, aggiornando i dati del Dow Jones e del Nasdaq: accetto ogni critica, non sono certo infallibile. Ma non facciamo finta di non vedere quello che sta succedendo: questo sì sarebbe imperdonabile.