tontolina
Forumer storico
Il Bello delle Elezioni Inglesi sono le Dimissioni di Nigel Farage
Potreste immaginare un leader populista italiano (o Greco…) che si dimette dopo una sconfitta?
E a proposito, l’UKIP se visto con occhi italiani non è stato sconfitto, ha preso il 12.9% dei voti, è al suo record in elezioni nazionali. Eppure è stato sconfitto perchè ha preso un solo deputato eletto (e lo stesso Farage è stato trombato dagli elettori).
C’è una cosetta che rende MAGICO il sistema uninominale maggioritario a turno unico in vigore in inghilterra:
Non basta il carisma di un leader populista per fare un partito di successo, sono necessari ottimi uomini politici che curino il LORO territorio.
Ed è precisamente qui che Nigel Farage ha fallito. Non ha costruito un partito con personalità locali in grado di vincere sul territorio.
Guardate l’Italia.
Con un sistema maggioritario uninominale a turno unico avremo il 100% di deputati eletti nominati dal leader di partito. E qui scatta immediatamente il riflesso pavloviano Marxista-egalitario itaGliota (con a capo l’M5S purtroppo) contro i terribili NOMINATI (come se gli eletti dal popolo abbiano mai dato buona prova di se in Italia… ma vaaaahhh)
Piccolo particolare: se nomini Brunetta al collegio uninominale di Venezia, non prende neppure i voti dei parenti. Se nomini Denis Verdini per il collegio uninominale di Campi Bisenzio (Firenze) idem. Se nomini il tuo antipaticissimo avvocato al collegio uninominale di Milano prendi la paga da Sinistra Ecologia e Libertà.
Avete capito.
Il sistema elettorale uninominale maggioritario a turno unico regola da se il comportamento dei partiti e dei loro leader, i quali non sono solamente responsabili per la loro leadership in termini di consenso personale.
Sono dei manager che devono costruire un partito che vinca più collegi possibili con uomini in grado di farlo. Uomini NOMINATI da loro in base al merito (se vuoi vincere) non in base alla convenienza o alla simpatia (o ai pompoini).
Quindi è giusto che Farage si dimetta, come sono state giuste le dimissioni di Milliband e Clegg (liberal democratici).
Detto questo i sistemi elettorali non fanno miracoli, e non possono correggere i difetti culturali di un popolo (tipo il voto di scambio). A mio parere il sistema inglese rimane quello più efficace in termini di bilanciamento dei poteri del leader e degli eletti, lo dico precisamente perchè il mio partito, l’Ukip con il 12.9% dei voti ha preso un solo deputato ed è stato giustamente sconfitto. Le percentuali nazionali non sono l’unica cosa che deve contare, ci deve essere un forte legame con il territorio da parte degli eletti. L’Ukip non ha sviluppato questo aspetto ed è stato massacrato.
(…zo ridi)
Nigel Farage si è dimessso.Potreste immaginare un leader populista italiano (o Greco…) che si dimette dopo una sconfitta?
E a proposito, l’UKIP se visto con occhi italiani non è stato sconfitto, ha preso il 12.9% dei voti, è al suo record in elezioni nazionali. Eppure è stato sconfitto perchè ha preso un solo deputato eletto (e lo stesso Farage è stato trombato dagli elettori).
C’è una cosetta che rende MAGICO il sistema uninominale maggioritario a turno unico in vigore in inghilterra:
Non basta il carisma di un leader populista per fare un partito di successo, sono necessari ottimi uomini politici che curino il LORO territorio.
Ed è precisamente qui che Nigel Farage ha fallito. Non ha costruito un partito con personalità locali in grado di vincere sul territorio.
Guardate l’Italia.
Con un sistema maggioritario uninominale a turno unico avremo il 100% di deputati eletti nominati dal leader di partito. E qui scatta immediatamente il riflesso pavloviano Marxista-egalitario itaGliota (con a capo l’M5S purtroppo) contro i terribili NOMINATI (come se gli eletti dal popolo abbiano mai dato buona prova di se in Italia… ma vaaaahhh)
Piccolo particolare: se nomini Brunetta al collegio uninominale di Venezia, non prende neppure i voti dei parenti. Se nomini Denis Verdini per il collegio uninominale di Campi Bisenzio (Firenze) idem. Se nomini il tuo antipaticissimo avvocato al collegio uninominale di Milano prendi la paga da Sinistra Ecologia e Libertà.
Avete capito.
Il sistema elettorale uninominale maggioritario a turno unico regola da se il comportamento dei partiti e dei loro leader, i quali non sono solamente responsabili per la loro leadership in termini di consenso personale.
Sono dei manager che devono costruire un partito che vinca più collegi possibili con uomini in grado di farlo. Uomini NOMINATI da loro in base al merito (se vuoi vincere) non in base alla convenienza o alla simpatia (o ai pompoini).
Quindi è giusto che Farage si dimetta, come sono state giuste le dimissioni di Milliband e Clegg (liberal democratici).
Detto questo i sistemi elettorali non fanno miracoli, e non possono correggere i difetti culturali di un popolo (tipo il voto di scambio). A mio parere il sistema inglese rimane quello più efficace in termini di bilanciamento dei poteri del leader e degli eletti, lo dico precisamente perchè il mio partito, l’Ukip con il 12.9% dei voti ha preso un solo deputato ed è stato giustamente sconfitto. Le percentuali nazionali non sono l’unica cosa che deve contare, ci deve essere un forte legame con il territorio da parte degli eletti. L’Ukip non ha sviluppato questo aspetto ed è stato massacrato.