brevan
Banned
La risposta dell' analisi tecnica è affermativa: il future sul Brent ha recuperato oltre il 61,8% della discesa realizzata durante la fase recessiva del 2008-2009, pertanto potenzialmente è in grado di risalire sui massimi storici del 2008. Nel medio termine il quadro è rialzista finchè si mantiene al di sopra del livello tecnico e psicologico di 100 dollari.
Vediamo l'analisi fondamentale.
1) Il Dipartimento dell' Energia americano stima per il 2011 un consumo mondiale di 88,2 milioni di barili al giorno ed una produzione di 87,8 milioni: siamo sul filo di lana.
2) La domanda dai paesi emergenti è imponente: basti pensare all' aumento degli utili in essi realizzato dalle grandi case automobilistiche. Più auto=più benzina.
3) L'offerta ha evidenti ostacoli. La scorsa settimana è bastato un incendio in una raffineria dell' Iraq per far diventare il paese, grande produttore di petrolio, un importatore di benzina.
4) Infine i focolai di ribellione nei paesi arabi. La coralità del fenomeno fa pensare a un fatto sistemico, simile a quanto avvenuto, anni fa, nei paesi dell' Est Europa. I cambiamenti politici portano instabilità e l'instabilità a evoluzioni imprevedibili. Vi immaginate cosa succederebbe se la ribellione si estendesse a grandi produttori di petrolio come Arabia Saudita o Iran? E qualche avvertimento lo abbiamo già avuto.
Chi volesse assumere posizioni è meglio che copra il rischio di cambio con gli Etc di Deutsche Bank. Sempre che un ritracciamento permettesse un ingresso a prezzi più bassi di 113 dollari.
Se andrà male, almeno risparmieremo sul pieno.
Brevan
Vediamo l'analisi fondamentale.
1) Il Dipartimento dell' Energia americano stima per il 2011 un consumo mondiale di 88,2 milioni di barili al giorno ed una produzione di 87,8 milioni: siamo sul filo di lana.
2) La domanda dai paesi emergenti è imponente: basti pensare all' aumento degli utili in essi realizzato dalle grandi case automobilistiche. Più auto=più benzina.
3) L'offerta ha evidenti ostacoli. La scorsa settimana è bastato un incendio in una raffineria dell' Iraq per far diventare il paese, grande produttore di petrolio, un importatore di benzina.
4) Infine i focolai di ribellione nei paesi arabi. La coralità del fenomeno fa pensare a un fatto sistemico, simile a quanto avvenuto, anni fa, nei paesi dell' Est Europa. I cambiamenti politici portano instabilità e l'instabilità a evoluzioni imprevedibili. Vi immaginate cosa succederebbe se la ribellione si estendesse a grandi produttori di petrolio come Arabia Saudita o Iran? E qualche avvertimento lo abbiamo già avuto.
Chi volesse assumere posizioni è meglio che copra il rischio di cambio con gli Etc di Deutsche Bank. Sempre che un ritracciamento permettesse un ingresso a prezzi più bassi di 113 dollari.
Se andrà male, almeno risparmieremo sul pieno.
Brevan