Il fuoco consuma un grattacielo analogo al WTC-7, ma l'edificio non crolla (1 Viewer)

Jedd

GORDON GEKKO
chissà perchè dovrei credere di più a dei video inseriti sul web piuttosto che quanto è stato difronte agli occhi di migliaia di persone (dal vivo)...e milioni..via Tv.

In ogni caso ho contestato solamente il voler insinuare un sospetto...utilizzando un raffronto di 2 episodi mooooltooooo...diversi

In fisica i confronti si fanno su situazioni identiche...quello proposto è inacettabile...è come dire che io prenda un pugno in faccia da mia sorella o da Mike Tyson...col primo resto in piedi...sul secondo probabilmente non mi alzo più.
NOn avrei saputo portar migliore esempio......:up:
 

prg80t

Forumer attivo
appunto, testimonianze, ricerche scientifiche, ingegneri fisici e demolitori professionisti, ma se la ricerca della verità scientifica non ti interessa..................... sei un uomo libero dopotutto.
 

dimaraz

Forumer storico
appunto, testimonianze, ricerche scientifiche, ingegneri fisici e demolitori professionisti, ma se la ricerca della verità scientifica non ti interessa..................... sei un uomo libero dopotutto.

se ti fai un giro sul web...troverai (appena verificato)...come ci siano anche "esperti" che smontano scientificamente quanto affermato dai sedicenti "esperti" che dubitano siano stati gli aerei il vero motivo del crollo dell Torri.

...al mondo c'è sempre qualcuno che "deve" o "vuole" credere a complotti ...la verità non la conosce nessuno...e potrebbero persino avere ragione entrambi.
 
chissà perchè dovrei credere di più a dei video inseriti sul web piuttosto che quanto è stato difronte agli occhi di migliaia di persone (dal vivo)...e milioni..via Tv.

In ogni caso ho contestato solamente il voler insinuare un sospetto...utilizzando un raffronto di 2 episodi mooooltooooo...diversi

In fisica i confronti si fanno su situazioni identiche...quello proposto è inacettabile...è come dire che io prenda un pugno in faccia da mia sorella o da Mike Tyson...col primo resto in piedi...sul secondo probabilmente non mi alzo più.

Infatti... ecco quello che tutti abbiamo visto... ma ognuno è libero di pensarla come vuole...

http://www.youtube.com/watch?v=QFaqDqppf6o

e poi c'è anche questo...

http://www.youtube.com/watch?v=Mep_aK4hYo4&feature=related

e questo per finire... e non ho null'altro da dimostrare.

http://www.youtube.com/watch?v=ZYm4VKFQeMY
 

dimaraz

Forumer storico
..solita spazzatura....a seguire certe metodologie si dimostra persino che la terra è piatta!!!

cmq...io non stò qui a dire chi o perchè abbia tirato giù le torri...
contesto solo il fatto che si voglia fare il confronto fra il crollo delle torri del WTC attribuendo la causa ad un incendio...che viceversa non ha fatto crollare il grattacielo in Cina.
 

tontolina

Forumer storico
da http://www.effedieffe.com/content/view/7015/183/
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Termìte attiva scoperta tra i resti dell’esplosione al World Trade Center dell’Unidici Settembre 911Blogger 04 aprile 2009
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Testo
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Questo è stato pubblicato ufficialmente oggi da un’autorevole giornale di Chimica e Fisica, recensito dagli stessi esperti accademici:
Active Thermitic Material Discovered in Dust from the 9/11 World Trade Center Catastrophe” a cura di Niels H. Harrit, Jeffrey Farrer, Steven E. Jones, Kevin R. Ryan, Frank M. Legge, Daniel Farnsworth, Gregg Roberts, James R. Gourley and Bradley R. Larsen.
Il documento termina con la seguente affermazione: “Sulla base delle precedenti osservazioni, concludiamo che lo strato rosso dei frammenti rosso-grigi rinvenuti tra le ceneri del WTC è materiale termitico attivo, inesploso, assemblato secondo tecniche di nanotecnologia, e rappresenta materiale ad alto potenziale pirotecnico e/o esplosivo”.

In breve, il documento cancella la versione ufficiale secondo cui “non esistono prove” per dimostrare la presenza di materiale esplosivo/pirotecnico negli edifici delle Torri Gemelle.

Cosa ci fa una notevole quantità di materiale esplosivo/pirotecnico di alta tecnologia tra i resti del WTC? Chi ha prodotto tonnellate di quella roba, e perché? Per quale motivo gli investigatori si sono rifiutati di cercare residui di esplosivo subito dopo il crollo al WTC?

Si tratta degli interrogativi essenziali sollevati da questo studio scientifico.

Il dibattito tra gli specialisti è logorante, ci sono pagine di commenti. Le impegnative domande sollevate dagli esperti hanno condotto a mesi di ulteriori esperimenti, col risultato di aggiungere approfondimenti al documento, incluse l’osservazione e gli scatti di sfere arricchite di ferro e alluminio prodotte quando il materiale viene infiammato all’interno di un Calorimetro a Scanning Differenziale ( vedi figura 20, 25 e 26).

I nove autori hanno intrapreso un esame dettagliato degli insoliti frammenti rosso-grigi trovato nella polvere generata dalla distruzione del WTC l’11 settembre del 2001. L’articolo dichiara: “L’ossido di ferro e l’alluminio sono strettamente mescolati nel materiale rosso. Quando vengono bruciati in un DSC (Calorimetro a Scanning Differenziale) i frammenti mostrano composti esotermici ampi ma ravvicinati che si formano ad una temperatura di circa 430°, decisamente al di sotto della normale temperatura di combustione relativa alla termìte normale. Si osservano chiaramente numerose sfere arricchite di ferro nei residui della combustione di tali particolari frammenti rosso-grigi. La porzione rossa dei frammenti citati si scopre essere materiale termitico non reagente ed altamente energetico”. Le immagini e le analisi statistiche meritano grande attenzione.

Alcune osservazioni sulla stesura del documento:

1) Il primo autore è il Professor Niels Harrit dell’Università di Copenhagen in Danimarca, professore associato di Chimica. E’ un esperto di nano-chimica. Le ricerche in corso che sta conducendo, insieme alla sua foto, possono essere trovate qui: http://cmm.nbi.ku.dk/

Strutture molecolari su scale cronologiche corte ed ultracorte


Un Centro della Fondazione per la Ricerca Nazionale Danese

Il Centro sui Movimenti Molecolari è stato inaugurato il 29 novembre del 2005, all’Istituto Niels Bohr, presso l’Università di Copenhagen. La nascita del Centro è stata resa possibile da un sussidio di 5 anni della Fondazione per la Ricerca Nazionale Danese (vedi ad esempio www.dg.dk ). Miriamo ad ottenere immagini in tempo reale di come si muovono gli atomi mentre sono in corso i processi molecolari e nei materiali solidi, utilizzando impulsi accelerati di raggi laser e raggi X. Lo scopo è comprendere e al momento opportuno influenzare, a livello atomico, le trasformazioni strutturali associate a tali processi.

Il Centro combina le conoscenze e le capacità acquisite dal Riso National Laboratori, dall’Università di Copenhagen e l’Università della Tecnica della Danimarca, nella ricerca strutturale relativa alle tecniche di accelerazione atomica a raggi X (raggiunta con il sincrotrone), la spettroscopia a radiazioni ultraveloci (al ritmo di un milionesimo di nanosecondo), lo studio teoretico dei processi a radiazioni ultra-veloci, e l’abilità di plasmare materiali, progettando sistemi a campione per condizioni sperimentali ottimali.

Il nome del decano del College da cui proviene il professor Herrit, Niels O Andersen, è il primo a comparire nell’elenco di quelli del Consiglio di Consulenza Editoriale del Bentham Science journal dove il lo studio è stato pubblicato.
2) Il secondo autore è il Dr. Jeffrey Farrer della Brigham Young University (BYU).

http://www.physics.byu.edu/images/people/farrer.jpg

3) Il Dottor Farrer è descritto in un articolo a pagina 11 della rivista Frontiers della BYU, in un numero della primavera del 2005: “Dr Jeffrey Farrer, direttore del laboratorio TEM (TEM sta per Microscopia di trasmissione a elettroni ). L’articolo annota: “I microscopi a elettroni presso il laboratorio TEM contribuiscono a fornire alla BYU competenze virtualmente uniche…che non hanno confronto con quanto costruito nel resto del mondo”. L’articolo è intitolato: “Rari e potenti microscopi svelano nano- segreti”, il che è sicuramente vero per quello che riguarda le scoperte del documento di cui si discute.

4) Onore e gloria alla BYU per aver permesso ai Dottori Farrer e Jones e allo studente di fisica Daniel Farnsworth di intraprendere la ricerca descritta nel documento e aver condotto una recensione interna dello stesso. Il Dr Farrer era in principio il primo autore del documento. Ma a seguito della recensione, gli amministratori della BYU gli hanno evidentemente proibito di porre il suo nome per primo su QUALSIASI documento relativo alle ricerche sull’Undici Settembre (questa almeno sembra la loro priorità, ma forse lo spiegheranno). Nonostante tutto, la pubblicazione del documento è stata approvata col nome del DR Farrer e la citazione nella lista, e noi ci congratuliamo con la sua Università per questo. Siamo dalla parte del DR Farrer e ci complimentiamo per la sua carriera scientifica di ricercatore che questo documento testimonia.

5) Forse ora verrà finalmente il momento di un esame critico sui DATI SCIENTIFICI indagati dai professori Harrit e Jones, dai dottori Farrer e Legge e dai loro colleghi, come ripetutamente da loro richiesto. Noi sfidiamo QUALUNQUE università o gruppo di laboratorio a produrre un tale esame. Questo documento sarà un ottimo punto di partenza, insieme ad altri documenti, sempre recensiti da esperti, pubblicati da giornali autorevoli e che coinvolgono molti degli autori succitati:

Quattordici Punti di Accordo col Governo Ufficiale
Resoconti sulla Distruzione del World Trade Center


Autori: Steven E. Jones, Frank M. Legge, Kevin R. Ryan, Anthony F. Szamboti, James R. Gourley
The Open Civil Engineering Journal, pp.35-40, Vol 2
http://www.bentham-open.org/pages/content.php?TOCIEJ/2008/

Anomalie Ambientali al World Trade Center: Prove di Materiale Energetico


Authors: Kevin R. Ryan, James R. Gourley, and Steven E. Jones
The Environmentalist, August, 2008
http://dx.doi.org/10.1007/s10669-008-9182-4

6) James Hoffman ha scritto tre saggi che spiegano ulteriormente le implicazioni ed i risultati del documento. Grazie, Jim, per il tuo lavoro! http://911research.wtc7.net/essays/thermite/index.html

7) Importanti aspetti dello studio sono stati confermati, in piena indipendenza, da Mark Basile nel New Hampshire e dal fisico Frederic Henry-Couannier in Francia, a partire dai primi resoconti scientifici su queste scoperte (per esempio, quelli del prof. Jones ad un seminario al Dipartimento di Fisica dell’Università della Utah Valley, tenuto lo scorso anno). Pensiamo che ulteriori dettagli verranno ad aggiungersi da parte di questi ricercatori indipendenti.
Ora non vi resta che leggere il documento, e fare passaparola sui risultati di queste scoperte! http://www.bentham.org/open/tocpj/openaccess2.htm, poi cliccate su “Active Thermitic Materials Discovered…” Questo è il link diretto: http://www.bentham-open.org/pages/content.php?TOCPJ/2009
Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di Milena Spigaglia

Fonte > 911Blogger


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Link a questo articolo : http://www.effedieffe.com/content/view/7015/183/
 

Argema

Administrator
Membro dello Staff
bondi suonava le cetra

berlusca telefonava

dell`utri minava

mangano scappava a cavallo

bush trombava con la figlia della lewinsky,velina di mediaset

Scusate mostro e lux2, vi sentite in dovere di intervenire in ciascun thread, in maniera impropria?
Fatemi capire per favore. Perchè sebbene questo forum sia uno dei peggiori del sito, questo thread è stato portato avanti in maniera decente, prima dell'arrivo vostro con gli ultimi 3 post.

Dovete buttare in vacca qualsiasi thread?
Tu e lux2 siete bannati da questo thread.
 

@lr

Banned
Credo che pochi al mondo credano ancora alla FAVOLA dell'11/9 così come è stata raccontata dall'ufficialità. Per pochi intendo pochi che dispongano del proprio cervello visto che le moltitudini sono manipolate ad arte e spesso in modo abbastanza approssimativo, ma sufficiente alle bisogna.
 

lorenzo63

Age quod Agis
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Questo è stato pubblicato ufficialmente oggi da un’autorevole giornale di Chimica e Fisica, recensito dagli stessi esperti accademici:
Active Thermitic Material Discovered in Dust from the 9/11 World Trade Center Catastrophe” a cura di Niels H. Harrit, Jeffrey Farrer, Steven E. Jones, Kevin R. Ryan, Frank M. Legge, Daniel Farnsworth, Gregg Roberts, James R. Gourley and Bradley R. Larsen.
Il documento termina con la seguente affermazione: “Sulla base delle precedenti osservazioni, concludiamo che lo strato rosso dei frammenti rosso-grigi rinvenuti tra le ceneri del WTC è materiale termitico attivo, inesploso, assemblato secondo tecniche di nanotecnologia, e rappresenta materiale ad alto potenziale pirotecnico e/o esplosivo”.

In breve, il documento cancella la versione ufficiale secondo cui “non esistono prove” per dimostrare la presenza di materiale esplosivo/pirotecnico negli edifici delle Torri Gemelle.

Cosa ci fa una notevole quantità di materiale esplosivo/pirotecnico di alta tecnologia tra i resti del WTC? Chi ha prodotto tonnellate di quella roba, e perché? Per quale motivo gli investigatori si sono rifiutati di cercare residui di esplosivo subito dopo il crollo al WTC?

Si tratta degli interrogativi essenziali sollevati da questo studio scientifico.

Il dibattito tra gli specialisti è logorante, ci sono pagine di commenti. Le impegnative domande sollevate dagli esperti hanno condotto a mesi di ulteriori esperimenti, col risultato di aggiungere approfondimenti al documento, incluse l’osservazione e gli scatti di sfere arricchite di ferro e alluminio prodotte quando il materiale viene infiammato all’interno di un Calorimetro a Scanning Differenziale ( vedi figura 20, 25 e 26).

I nove autori hanno intrapreso un esame dettagliato degli insoliti frammenti rosso-grigi trovato nella polvere generata dalla distruzione del WTC l’11 settembre del 2001. L’articolo dichiara: “L’ossido di ferro e l’alluminio sono strettamente mescolati nel materiale rosso. Quando vengono bruciati in un DSC (Calorimetro a Scanning Differenziale) i frammenti mostrano composti esotermici ampi ma ravvicinati che si formano ad una temperatura di circa 430°, decisamente al di sotto della normale temperatura di combustione relativa alla termìte normale. Si osservano chiaramente numerose sfere arricchite di ferro nei residui della combustione di tali particolari frammenti rosso-grigi. La porzione rossa dei frammenti citati si scopre essere materiale termitico non reagente ed altamente energetico”. Le immagini e le analisi statistiche meritano grande attenzione.

Alcune osservazioni sulla stesura del documento:

1) Il primo autore è il Professor Niels Harrit dell’Università di Copenhagen in Danimarca, professore associato di Chimica. E’ un esperto di nano-chimica. Le ricerche in corso che sta conducendo, insieme alla sua foto, possono essere trovate qui: http://cmm.nbi.ku.dk/

Strutture molecolari su scale cronologiche corte ed ultracorte


Un Centro della Fondazione per la Ricerca Nazionale Danese

Il Centro sui Movimenti Molecolari è stato inaugurato il 29 novembre del 2005, all’Istituto Niels Bohr, presso l’Università di Copenhagen. La nascita del Centro è stata resa possibile da un sussidio di 5 anni della Fondazione per la Ricerca Nazionale Danese (vedi ad esempio www.dg.dk ). Miriamo ad ottenere immagini in tempo reale di come si muovono gli atomi mentre sono in corso i processi molecolari e nei materiali solidi, utilizzando impulsi accelerati di raggi laser e raggi X. Lo scopo è comprendere e al momento opportuno influenzare, a livello atomico, le trasformazioni strutturali associate a tali processi.

Il Centro combina le conoscenze e le capacità acquisite dal Riso National Laboratori, dall’Università di Copenhagen e l’Università della Tecnica della Danimarca, nella ricerca strutturale relativa alle tecniche di accelerazione atomica a raggi X (raggiunta con il sincrotrone), la spettroscopia a radiazioni ultraveloci (al ritmo di un milionesimo di nanosecondo), lo studio teoretico dei processi a radiazioni ultra-veloci, e l’abilità di plasmare materiali, progettando sistemi a campione per condizioni sperimentali ottimali.

Il nome del decano del College da cui proviene il professor Herrit, Niels O Andersen, è il primo a comparire nell’elenco di quelli del Consiglio di Consulenza Editoriale del Bentham Science journal dove il lo studio è stato pubblicato.
2) Il secondo autore è il Dr. Jeffrey Farrer della Brigham Young University (BYU).

http://www.physics.byu.edu/images/people/farrer.jpg

3) Il Dottor Farrer è descritto in un articolo a pagina 11 della rivista Frontiers della BYU, in un numero della primavera del 2005: “Dr Jeffrey Farrer, direttore del laboratorio TEM (TEM sta per Microscopia di trasmissione a elettroni ). L’articolo annota: “I microscopi a elettroni presso il laboratorio TEM contribuiscono a fornire alla BYU competenze virtualmente uniche…che non hanno confronto con quanto costruito nel resto del mondo”. L’articolo è intitolato: “Rari e potenti microscopi svelano nano- segreti”, il che è sicuramente vero per quello che riguarda le scoperte del documento di cui si discute.

4) Onore e gloria alla BYU per aver permesso ai Dottori Farrer e Jones e allo studente di fisica Daniel Farnsworth di intraprendere la ricerca descritta nel documento e aver condotto una recensione interna dello stesso. Il Dr Farrer era in principio il primo autore del documento. Ma a seguito della recensione, gli amministratori della BYU gli hanno evidentemente proibito di porre il suo nome per primo su QUALSIASI documento relativo alle ricerche sull’Undici Settembre (questa almeno sembra la loro priorità, ma forse lo spiegheranno). Nonostante tutto, la pubblicazione del documento è stata approvata col nome del DR Farrer e la citazione nella lista, e noi ci congratuliamo con la sua Università per questo. Siamo dalla parte del DR Farrer e ci complimentiamo per la sua carriera scientifica di ricercatore che questo documento testimonia.

5) Forse ora verrà finalmente il momento di un esame critico sui DATI SCIENTIFICI indagati dai professori Harrit e Jones, dai dottori Farrer e Legge e dai loro colleghi, come ripetutamente da loro richiesto. Noi sfidiamo QUALUNQUE università o gruppo di laboratorio a produrre un tale esame. Questo documento sarà un ottimo punto di partenza, insieme ad altri documenti, sempre recensiti da esperti, pubblicati da giornali autorevoli e che coinvolgono molti degli autori succitati:

Quattordici Punti di Accordo col Governo Ufficiale
Resoconti sulla Distruzione del World Trade Center


Autori: Steven E. Jones, Frank M. Legge, Kevin R. Ryan, Anthony F. Szamboti, James R. Gourley
The Open Civil Engineering Journal, pp.35-40, Vol 2
http://www.bentham-open.org/pages/content.php?TOCIEJ/2008/

Anomalie Ambientali al World Trade Center: Prove di Materiale Energetico


Authors: Kevin R. Ryan, James R. Gourley, and Steven E. Jones
The Environmentalist, August, 2008
http://dx.doi.org/10.1007/s10669-008-9182-4

6) James Hoffman ha scritto tre saggi che spiegano ulteriormente le implicazioni ed i risultati del documento. Grazie, Jim, per il tuo lavoro! http://911research.wtc7.net/essays/thermite/index.html

7) Importanti aspetti dello studio sono stati confermati, in piena indipendenza, da Mark Basile nel New Hampshire e dal fisico Frederic Henry-Couannier in Francia, a partire dai primi resoconti scientifici su queste scoperte (per esempio, quelli del prof. Jones ad un seminario al Dipartimento di Fisica dell’Università della Utah Valley, tenuto lo scorso anno). Pensiamo che ulteriori dettagli verranno ad aggiungersi da parte di questi ricercatori indipendenti.
Ora non vi resta che leggere il documento, e fare passaparola sui risultati di queste scoperte! http://www.bentham.org/open/tocpj/openaccess2.htm, poi cliccate su “Active Thermitic Materials Discovered…” Questo è il link diretto: http://www.bentham-open.org/pages/content.php?TOCPJ/2009
Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di Milena Spigaglia

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Tontolina...

Guarda sono un po' imbarazzato, non so' nemmeno da dove iniziare per non farTi arrabbiare...Ma credimi ci sono tantissimi motivi per cui certe strutture metalliche possono formarsi (mi sto riferendo alla parte iniziale in cui vengono citate particolari strutture con ossido di fe + Al mescolato finenmente assieme...Bisogna considerare la presenza dell'Alluminio, principale metallo con cui è costruito l 'aereo (in lega chiaramente); la presenza di un ambiente fortemente ossidante, l' energia di impatto le vernici. il motore e le leghe con cui è prodotto...

Ti posto da Wiki il DSC inteso su cosa è. Poi una parte del funzionamento:

La calorimetria differenziale a scansione, nota anche con l'acronimo DSC (dall'inglese differential scanning calorimetry) è, insieme all'analisi termica differenziale (DTA), la principale tecnica di analisi termica utilizzabile su un ampio range di materiali: dai polimeri ai metalli alle ceramiche.

Il principio di base di queste tecniche è di ricavare informazioni sul materiale riscaldandolo o raffreddandolo in maniera controllata. In particolare il DSC si basa sulla misura della differenza di flusso termico tra il campione in esame e uno di riferimento mentre i due sono vincolati ad una temperatura variabile definita da un programma prestabilito.

La misura differenziale del sistema è estremamente importante sia dal lato teorico che dal lato pratico perché il segnale risultante può essere studiato indipendentemente da tutti quegli effetti termici esterni al sistema che si ripercuotono in modo eguale sui due campioni permettendo di ricevere in output il comportamento proprio del materiale, o della porzione di materiale, indipendentemente dalle condizioni di prova.

Ed il funzionamento:

La macchina viene predisposta mettendo sugli alloggiamenti due crogioli identici scelti in modo da resistere alle temperature di prova senza interagire con il campione in esame. Uno dei due crogioli rimarrà vuoto in quanto servirà come riferimento per la misura differenziale. Se la macchina a disposizione è fornita di bilancia è meglio caricare il materiale solo dopo aver tarato la bilancia con il peso dei crogioli vuoti in modo da avere una misura precisa della massa inserita del campione.

Tramite l'unità di controllo si chiude ermeticamente la fornace in modo da isolare l'ambiente di prova dall'esterno. Una volta inserito il programma termico (solitamente una rampa lineare di temperatura), all'interno della fornace contenente il materiale da analizzare viene creata un'atmosfera inerte con un flusso continuo ed uniforme di Ar o N2. Una volta iniziata la prova, il calore ceduto dalla fornace riscalda sia il campione che il provino di riferimento in egual modo. Ogni variazione di temperatura tra i due è dovuta a fenomeni che insorgono nel materiale da analizzare: una reazione esotermica innalzerà la temperatura del campione mentre una endotermica farà l'opposto.

Durante tutto l'arco dell'esperimento un sistema di termocoppie raccoglie i dati di temperatura e li invia ad un elaboratore che mediante un apposito software li elabora per generare l'output per l'utente. Una volta terminata la prova il sistema di raffreddamento permette all'operatore di aprire la macchina e rimuovere i crogioli.

Introducendo delle opportune approssimazioni, è possibile analizzare quantitativamente il meccanismo di funzionamento del calorimetro dimostrando che il flusso termico differenziale (dato dalla differenza tra il flusso di calore che dovrebbe essere erogato dallo strumento al campione ed al provino di riferimento in modo da mantenerli in equilibrio termico secondo lo schema di temperature impostato per la prova) è direttamente proporzionale alla differenza di temperatura tra campione di riferimento e campione in analisi.

È quindi giustificato il principio di funzionamento dello strumento che misura tramite termocoppie la differenza di temperatura tra il campione e il riferimento per stimare il flusso termico delle reazioni che avvengono all'interno del materiale in quanto direttamente proporzionali tra loro.

----------

E' veramente complesso da spiegare, ma credimi, nn prendere per oro colato quello che verosimilmente ti passano per vero.

Con stima

Lorenzo
 

lorenzo63

Age quod Agis
da http://www.effedieffe.com/content/view/6348/183/


Fiamme gigantesche riempiono tutti i 44 piani dell'edifico, ma questo rimane su, mentre poche fiamme in solo 8 piani del WTC7 hanno fatto crollare il grattacielo in soli 7 secondi, quell'11 settembre. Come può spiegarsi ciò alla luce del "nuovo fenomeno" indicato dal NIST?

Un violento fuoco ha intaccato oggi, a Beijing, tutti i 44 piani di un grattacielo, scagliando nell'aria fiamme alte quasi dieci metri, ma diversamente dal WTC-7, di analoghe dimensioni e che subì piccoli incendi limitati a soli 8 piani, l'edificio in Cina non è crollato.

"Il fuoco bruciava dal piano terra su fino all'ultimo piano, le fiamme si riflettevano nei vetri della facciata della torre della principale Tv via cavo, vicino all'hotel ed al centro culturale," riferisce il New York Times .

" Il complesso di 241 stanze dell'Hotel Mandarin incluso nell'edificio, doveva aprire quest'anno. Le fiamme sono scoppiate verso le 7 e 45 del mattino ed in 20 minuti il fuoco aveva invaso tutto l'edificio, che domina quella parte della città."

" Centinaia di mezzi dei vigili del fuoco e della polizia hanno impedito qualsiasi accesso all'edificio - che era predisposto per ospitare un hotel di lusso di prossima apertura nel 2009 - mentre fiamme lunghe fino a 10 metri si stagliavano nell'aria," questo aggiunge il The London Times .

Paragoniamo le immagini del WTC-7 con quelle del fuoco del grattacielo di Beijing. Osservate che il grattacielo di Beijing sembra inclinato, ma ciò dipende dall'insolita architettura del suo progetto - infatti non ha patito alcun tipo di distorsione o crollo.


Beijing_skyscraper.jpg


Beijing skyscraper


Beijing_skyscraper2.jpg


WTC 7


Beijing_skyscraper3.jpg


Beijing skyscraper


Beijing_skyscraper4.jpg


WTC 7


Quale di questi due edifici apparirebbe, sia ad un osservatore razionale che ad uno schizzato, come quello con più probabilità di crollare? Eppure quello che è crollato sulle sue fondamenta, in 7 secondi, l'11 settembre, è stato il WTC-7. Il grattacielo di Beijing, benchè esposto agli attacchi del fuoco, è rimasto in piedi. E questo, gli "smascheratori" come lo spiegano? Com'è che l'"espansione termica", quel "fenomeno" appena inventato dal NIST non si applica al grattacielo di Beijing? Può il fuoco avere proprietà diverse negli USA che in Cina? Può comportarsi in modi che variano a seconda della nazione nella quale si trova?

Ricordiamoci che il WTC7 era stato strutturalmente rinforzato ed aveva patito incendi limitati e solo su otto piani. Davanti a questi avvenimenti di Beijing, il fulcro della spiegazione del NIST - cioè che un "evento straordinario" chiamato "espansione termica" fosse la causa dell'improvviso crollo totale del WTC-7 - risulta un chiaro imbroglio soprattutto se si considera l'innumerevole quantità di edifici che hanno subito dei considerevoli incendi nella maggior parte dei loro piani e sono rimasti su, mentre il WTC-7 ha subito solo piccoli incendi in una manciata di piani.

L'incendio del grattacielo di Beijing fornisce una prova ancora più confrontabile per smascherare il monolitico imbroglio secondo il quale il fuoco da solo possa danneggiare al punto da far crollare degli edifici come se implodessero, e fornisce ancora più consistenza alle argomentazioni in base alle quali sia il WTC-7 che le torri gemelle siano state distrutte con esplosioni che sono state viste ed udite da dozzine di testimoni che si trovavano a "ground zero" [ che in italiano andrebbe tradotto con : "punto di origine" o "centro del bersaglio", ndt, ... ].

Beijing_skyscraper5.jpg
Ma prendiamo in considerazione un altro esempio, il palazzo Windsor a Madrid , un grattacielo di 32 piani diventato un inferno per quasi 24 ore prima che le squadre antincendio riuscissero a spegnere le fiamme. Benchè l'edificio fosse stato costruito con colonne di uno spessore solo frazione dello spessore delle colonne delle torri gemelle, così come mancavano totalmente di sistemi antincendio, solo la cima è leggermente crollata mentre l'integrità della struttura nel complesso è rimasta decisamente intatta.

Confrontiamo le immagini dell'incendio al palazzo Windsor con quelle del WTC-7 e delle torri gemelle.

L'incendio al grattacielo di Beijing è un promemoria nudo e crudo e se togliamo di torno quel sospetto, programmato ed incomprensibile delirio del NIST, c'è un fatto solo che rimane abbondantemente chiaro: gli incendi negli uffici - anche quelli del tipo "inferno di fuoco" - non fanno implodere su se stessi e crollare i moderni edifici, tale risultato può essere ottenuto solo con esplosivi piazzati allo scopo.

L'incendio Windsor, l'incendio Beijing e molti altri a venire, sottolineano dolorosamente la terribile verità che l'unico modo col quale il WTC-7 e le torri gemelle potessero crollare così come sono crollate è per mezzo di demolizioni controllate.

Paul Joseph Watson

Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di Massimo Frulla

Come si dice la notte riordina un po' le idee ...
A proposito di "infern di fuoco": l' alluiminio, sulle portaerei USA è bandito dagli organi vitali della nave (hangar, ponte etc,) e perchè? perchè sotto attacco l' aaluminio metallico è un metallo altamente combustibile: negli aerei civili è il componente primario in quanto leggero cui và aggiunta la grande quantità di carburante imbarcata per il decollo. ma andiamo con ordine.
Pensiamo che l' Alluminio è impiegato nella sintesi del Napalm del quale è il principale costituente.

Sempre da wiki, un estratto:

"È prodotto dalla saponificazione tramite alluminio dei due acidi, precipitano saponi di alluminio che vengono usati per preparare un gel altamente infiammabile."

L' acido in questione è l' acido naftenico, con formula bruta indicativa CnH2n-1COOH e Massa molecolare (u) 180-350 ed è affine(+/- nel senso dei componenti principali .. manca ad esempio la parte carbossilata tipica dell' acido, ma da un punto di vista di infiammabilità il Kersene gli è superiore e di molto) al Kerosene (mix di idrocarburi che sono utilizzati nei jet che vanno sotto il nome di Jet A -B -A1 etc i quali differiscono solo per il punto di freeze): come vedi c'è nè davvero a sufficienza per avere quell' inferno di fuoco descritto in grado di far precipitare un grattacielo..
In effetti un' aereo che impatta contro il grattacielo ancorchè per la sua forza di impatto e quindi di taglio enorme, andrebbe considerato + correttamente come una gigantesca bomba al napalm evidentemente rudimentale.
Con le temperature che ne derivano.
E con buona pace di chi cerca una sua visibilità speculando su 3000 morti... e questo va ai capoccioni che si sono inventati la teoria...invece ai giornalisti che paragonano un semplice incendio con le wtc senza tenere conto di cosa c'era a bruciare.. bastava chiedere a qualsiasi chimico ben preparato.....beh ogni cosa che penso è piuttosto offensiva quindi permettimi di evitarlo.

Ciao e Buona Giornata.

ps riporto un link in cui partendo dalle stesse basi si arriva ad altre conclusioni (ed anche in questo caso, fidati, ci sono un po' di .. errorini..)
http://undicisettembre.blogspot.com/2009/04/rivista-scientifica-materiale-termitico.html
 
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