In un mondo dove lobby, banche e interessi vari dettano le regole a piramide a chi lavora e consuma, in un mondo dove si parla di imprinting aziendale, fidelizzazione del consumatore, dove grazie ad algoritmi dei motori di ricerca conoscono tutte le abitudini, manie, desideri e paure della massa di pecoroni che siamo, dove grazie a database di ogni tipo sempre più interconnessi
conoscono le nostre spese, possibilità, capienza dei conti correnti, in un mondo simile dovremmo stupirci se utilizzano le borse e i cambi per bacchettare o distribuir carote a piacere a quello o a quell'altro stato, o se, soprattutto, le utilizzano per trasferire ricchezza nelle loro tasche oltre che per ricattarci ?!
Chi non ha molto da perdere fa bene a provare la fortuna con la leva sui mercati azionari, basta farlo consapevolmente e sapere che la borsa è parte del sistema e il sistema è strutturato per distribuire pochissimo ai buoi (noi) e massimizzare i profitti di chi lo gestisce e impone.
Basta sapere che la leva nei mercati amplifica le paure e le ansie e che le paure e le ansie causano oscillazioni della giostra più o meno marcate in base ai soldi da fottere. Detto ciò, poi, ci si può pure divertire in modo consapevole e parsimonioso.
Ma chi ha già dei soldi, poche persone sicuramente rispetto il totale, quelli è meglio se li tengano cari perché il sistema è strutturato in modo da impoverire quasi tutti e renderci dipendenti, schiavi fedeli e bisognosi. Mansueti.
Quando parlo di sistema intendo coloro che ci daranno sempre più l'imprinting comportamentale.
Coloro che stabiliscono tutto il nostro modo di essere, vivere, intendere la vita. Coloro che manipolano i nostri desideri, paure, ambizioni e sottomissioni nel mondo reale.
Già la borsa! A mio avviso è solo una parte del sistema.
Se non controllassero in tutto e per tutto qualsiasi movimento e oscillazione dei prezzi non guadagnerebbero e non starebbero a mantenere in piedi la baracca.
E se controllano tutto è normale che i più bravi di noi possono prendere qualche briciola mentre la quasi totalità perde soldi.
Altrimenti cambierebbero mestiere.
E se anche succedesse quel che mi aspetto e il nostro mercato un giorno dovesse far faville non mi entusiasmerei certo, perché facendo due rapidi conti e paragoni, rispetto il potere d'acquisto e i servizi che avevamo 15 anni fa, l'età in cui si andava in pensione e la differenza tra le entrate di un politico o un manager e quelle della massa, capirei che non c'è un quazzo da gongolare.
Capirei anche che per ogni carota vien richiesto in cambio un diamante.
Capirei che le agonie vengono trasferite dai vari poteri alle classi meno abbienti e organizzate. Anzi appositamente divise.
Non c'è mai nulla da gongolare e rallegrarsi se si analizzano gli avvenimenti con una prospettiva più ampia.
Ma tutto è relativo e a forza di buttare ***** verso il basso questa raggiunge inevitabilmente strati sempre più altolocati della società.
E questo mi da gran tranquillità perché riporta alla fragilità e inconsistenza del sistema che conviene sempre a meno persone oltre a essere insostenibile per il futuro.
Riassumendo: se la borsa scende non c'è da temere se sale non c'è da rallegrarsi.
Perché è una giostra che rappresenta
il nulla cosmico insostenibile.
Solite minkiate... Non fateci caso!