Il Thread Delle Cose Difficili Che Si Vorrebbero Capire

Non è difficile, quando l'elettrone è nell'orbita piu' bassa è come se fosse caduto sul nucleo.
Piu' di cosi' non puo' cadere.

Se ha 2 magneti nel mondo macroscopico, questi si attirano e 'cadono' uno sull'altro, quando si toccano smettono di 'cadere'.

Non cadono, quella è la gravita'. ma è per far capire
 
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Il nome di tensore fu introdotto la prima volta dal fisico tedesco Woldemar
Voigt nel 1882 nei suoi studi sui cristalli solidi ( [14] p. 293). Tuttavia il termine
si diffuse sopratutto per l’ uso che nel 1916 Albert Einstein ne fece all’interno
della relativit`a generale. E proprio in quell’anno l’illustre scienziato introdusse la
convenzione moderna secondo cui il simbolo di sommatoria pu`o essere soppresso
rispetto agli indici ripetuti( [9] p. 236).
Le operazioni eseguite sui tensori prendono poi il nome di algebra tensoriale.
Interessante - anche perch`e ricco di aneddoti - `e il rapporto che Einstein ebbe
con l’ algebra tensoriale e le sue difficolt`a.
Pi`u testi riportano una frase che lo scienziato avrebbe pronunciato in occa-
sione di un incontro con un vecchio compagno di studi il matematico Marcel
Grossmann: Grossmann mi devi aiutare o finir`o per impazzire
( [7] p. 69, [9]
p. 232).
Einstein in quel momento aveva bisogno di una geometria in grado di descri-
vere la curvatura dello spazio - tempo e Grossmann aiut`o il fisico presentandogli
la geometria di Riemann elaborata nel 1854 che applicava l’ analisi infinitesi-
male ai vettori e ai tensori. Grossmann comunque precisava: che si trattava di
un terribile pasticcio nel quale i fisici avrebbero fatto bene a non impicciarsi [9].

Lo stesso Einstein anni dopo ricordando le difficolt`a incontrate con la nuova
matematica, disse ad alcuni studenti delle medie inferiori: Non preoccupatevi
delle vostre difficolt`a con la matematica, vi posso assicurare che le mie ancora
oggi sono maggiori
( [7] p.69).
Il fisico M. Kaku commenta: Riemann scopr`ı mondi matematici del tutto
nuovi [...] ed Einstein era convinto che questa geometria avrebbe consentito una
descrizione pi`u accurata dell’ universo. Per la prima volta il linguaggio matema-
tico della geometria differenziale si stava facendo strada nel mondo della fisica.
La geometria differenziale ovvero il calcolo tensoriale, un tempo considerata la
branca pi`u inutile della matematica, divenne il linguaggio stesso dell’ universo
( [7] p. 70).
Fu cos´ı che in un giorno di met`a agosto del 1912, Albert Einstein fu lie-
to di fare la sua prima conoscenza con l’ opera matematica di Gregorio Ricci
Curbastro che ventanni prima aveva creato il calcolo tensoriale ( [14] p. 118-
119).
`E interessante ricordare che il tensore di curvatura, che divenne poi la chiave
delle equazioni gravitazionali, `e oggi comunemente detto tensore di Ricci ( [7]
p. 1314, [9] p. 239, [14] p. 240).
 
L'elettrono puo' orbitare solo su orbite definite dalla teoria dei quanti 🥸

Se assorbe 1 fotone da 1 quanto di energia salta sull'orbita superiore
Se emette un fotone scende sull'orbita piu' bassa
.
Ma non puo' avere zero energia
Eh ho capito, ma perche' succede?
Qual e' il meccanismo?
Non mi pare cosi' chiaro. L'elettrone e il protone si attraggono ma l'elettrone gira veloce per non cadere e compensa l'attrazione con la forza centrifuga. Non e' che deve avere per forza energia zero per cadere nel nucleo, basta che abbia energia piu' bassa della forza di attrazione.
Ma questo non succede perche' l'elettrone ha studiato il principio di indeterminazione di Heisenberg e sa che se finisce nel nucleo siamo in grado di sapere sia la posizione che la sua quantita' di moto e allora lui dice: eh no, col cavolo che te lo faccio sapere.
 
Eh ho capito, ma perche' succede?
Qual e' il meccanismo?
Non mi pare cosi' chiaro. L'elettrone e il protone si attraggono ma l'elettrone gira veloce per non cadere e compensa l'attrazione con la forza centrifuga. Non e' che deve avere per forza energia zero per cadere nel nucleo, basta che abbia energia piu' bassa della forza di attrazione.
Ma questo non succede perche' l'elettrone ha studiato il principio di indeterminazione di Heisenberg e sa che se finisce nel nucleo siamo in grado di sapere sia la posizione che la sua quantita' di moto e allora lui dice: eh no, col cavolo che te lo faccio sapere.
No

Non gira veloce per non cadere. È un oggetto quantistico, esiste solo quando lo osservi se non lo guardi è un onda di probabilità
 

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