Ignatius
sfumature di grigio
Dal blog di LaMelancolie ovvero D. di Splinder.
Nudo, Nudo delle mie brame... link
Quando si è piccoli ed un genitore, o una figura equivalente, esprime ad alta voce una propria opinione “da grande”, succede spesso che questa opinione la si porterà dietro per anni e anni e anni finché la voce della coscienza suggerirà che, forse, le opinioni da grandi non sono universalmente giuste.
Accadde così che, quando la mia pacata nonna paterna se ne venne fuori con: “I maschi nudi sono brutti!”, ebbene, io le credetti. E non le credetti come si crede generalmente alle nonne e cioè con tanta enfasi quanti sono i soldini che escono dal portafogli... No. Le credetti proprio. Da quel giorno io, LaMelancolie ovvero D., ho iniziato a pensare che il maschio, nudo, è brutto.
In effetti ne avevo visti pochi all'epoca, di uomini spogliati. Non potevo star lì a valutare la veridicità. Io, da brava nipote affezionata, l'ho presa subito per buona. Eh! Se non lo sa lei che è vecchia!, pensavo. Perché ti insegnano anche ad associare la vecchiaia alla saggezza, quando sei piccolo. La verità è che essere piccoli è una grande fregatura.
Insomma, sono cresciuta dando fermamente per scontata la bruttezza del corpo maschile. Perché è ingombrante, è peloso, è spigoloso. Perché la bellezza è donna. E perché mia nonna, per quanto avesse sposato un gran bel figo, la pensava così.
Poi è giunta la pubertà, e il mio compagno di banco è diventato improvvisamente carino.
Poi è giunta la vera e propria adolescenza, e il mio compagno di banco è diventato la mia ossessione.
Poi ho perso la verginità, ma non con il mio compagno di banco. No. Lui era andato a letto con la mia migliore amica. La verità è che le migliori amiche sono una grande fregatura.
E intanto, comunque, credevo puntigliosamente che l'uomo, nudo, fosse brutto. Brutto in senso generico, ovviamente, perché Brad Pitt è sempre stato un'istituzione, e comunque avevo quest'opinione e me la tenevo stretta non tanto perché ci fossi affezionata, quanto perché in realtà non mi era neanche venuto in mente che mia nonna potesse avere torto.
Sbagliavo.
Perché poi sono cresciuta ancora, e anche tutti i maschi attorno a me sono cresciuti.
E mi sono accorta che immagino di fare sesso con una metà abbondante degli uomini che intravedo per strada, ma questo non c'entra niente. La cosa importante è che mi sono accorta di non essere d'accordo con mia nonna ma che moltissime donne invece sì. E molto. E fermamente.
Queste donne, single sposate conviventi puttane e quant'altro, queste donne desiderano gli uomini, queste donne scopano, queste donne possono anche immaginarsi splendide protagoniste di eccitantissime gang bang. Parallelamente, queste donne considerano il maschio nudo brutto.
Allora ho fatto un po' mente locale.
Ho pensato agli antichi Greci.
Ho pensato ai Romani.
Ho pensato a mia nonna.
E l'ovvietà mi si è spiaccicata addosso come un piccione contro un parabrezza: c'è questa sorta di tacito accordo, tra noi cromosomi X, per cui il corpo femminile viene considerato ben più artistico di quello maschile. Ne deriva un "utilizzo" incredibilmente maggiore del suddetto come modello di bellezza, in tutti i tipi di arte. Paradossalmente, ma neanche troppo, sono più gli uomini ad ammirare il corpo maschile che non le donne. Che lo ammirano sì, ma in chiave prevalentemente sessuale.
Tutto questo per dire che.
Qualche giorno fa ho letto in non ricordo quale blog una poesia, scritta da una ragazza che si è specificata eterosessuale, su quant'è misterioso ed affascinante il corpo femminile. Una landa tutta da scoprire. Un segreto, una rosa. E va bene.
Un tizio aveva commentato che non c'era poi tanta differenza dal corpo maschile, nel senso che anche quest'ultimo può e dovrebbe essere protagonista di canti poetici poiché bellissimo, a suo modo, e l'hanno massacrato. Cioè, c'è una differenza abissale. Cioè, il corpo maschile è goffo. Cioè, è ingombrante. E' sgraziato. E' bla bla e ancora bla.
Cioè, a me sembra una cavolata.
Nel senso che il corpo maschile è bellissimo, e di una bellezza squisitamente diversa da quella femminile.
Il corpo maschile è tutto lì, non porta segreti.
Non accoglie: assale.
E, be'. Meraviglioso.
Semplicemente.
Meraviglioso.
Questo post, a mio avviso, è interessantissimo. Mi ha aperto un nuovo mondo, e io sono sempre colmo di gratitudine (intellettuale, ahimè, non materiale) verso chi mi disvela verità a me ignote.
E' con grande letizia che, dopo averlo annunciato con un paio di doverosi Teaser, lo trasmetto ai cinque affezionati frequentatori di InvestireOggi.
Nudo, Nudo delle mie brame... link
Quando si è piccoli ed un genitore, o una figura equivalente, esprime ad alta voce una propria opinione “da grande”, succede spesso che questa opinione la si porterà dietro per anni e anni e anni finché la voce della coscienza suggerirà che, forse, le opinioni da grandi non sono universalmente giuste.
Accadde così che, quando la mia pacata nonna paterna se ne venne fuori con: “I maschi nudi sono brutti!”, ebbene, io le credetti. E non le credetti come si crede generalmente alle nonne e cioè con tanta enfasi quanti sono i soldini che escono dal portafogli... No. Le credetti proprio. Da quel giorno io, LaMelancolie ovvero D., ho iniziato a pensare che il maschio, nudo, è brutto.
In effetti ne avevo visti pochi all'epoca, di uomini spogliati. Non potevo star lì a valutare la veridicità. Io, da brava nipote affezionata, l'ho presa subito per buona. Eh! Se non lo sa lei che è vecchia!, pensavo. Perché ti insegnano anche ad associare la vecchiaia alla saggezza, quando sei piccolo. La verità è che essere piccoli è una grande fregatura.
Insomma, sono cresciuta dando fermamente per scontata la bruttezza del corpo maschile. Perché è ingombrante, è peloso, è spigoloso. Perché la bellezza è donna. E perché mia nonna, per quanto avesse sposato un gran bel figo, la pensava così.
Poi è giunta la pubertà, e il mio compagno di banco è diventato improvvisamente carino.
Poi è giunta la vera e propria adolescenza, e il mio compagno di banco è diventato la mia ossessione.
Poi ho perso la verginità, ma non con il mio compagno di banco. No. Lui era andato a letto con la mia migliore amica. La verità è che le migliori amiche sono una grande fregatura.
E intanto, comunque, credevo puntigliosamente che l'uomo, nudo, fosse brutto. Brutto in senso generico, ovviamente, perché Brad Pitt è sempre stato un'istituzione, e comunque avevo quest'opinione e me la tenevo stretta non tanto perché ci fossi affezionata, quanto perché in realtà non mi era neanche venuto in mente che mia nonna potesse avere torto.
Sbagliavo.
Perché poi sono cresciuta ancora, e anche tutti i maschi attorno a me sono cresciuti.
E mi sono accorta che immagino di fare sesso con una metà abbondante degli uomini che intravedo per strada, ma questo non c'entra niente. La cosa importante è che mi sono accorta di non essere d'accordo con mia nonna ma che moltissime donne invece sì. E molto. E fermamente.
Queste donne, single sposate conviventi puttane e quant'altro, queste donne desiderano gli uomini, queste donne scopano, queste donne possono anche immaginarsi splendide protagoniste di eccitantissime gang bang. Parallelamente, queste donne considerano il maschio nudo brutto.
Allora ho fatto un po' mente locale.
Ho pensato agli antichi Greci.
Ho pensato ai Romani.
Ho pensato a mia nonna.
E l'ovvietà mi si è spiaccicata addosso come un piccione contro un parabrezza: c'è questa sorta di tacito accordo, tra noi cromosomi X, per cui il corpo femminile viene considerato ben più artistico di quello maschile. Ne deriva un "utilizzo" incredibilmente maggiore del suddetto come modello di bellezza, in tutti i tipi di arte. Paradossalmente, ma neanche troppo, sono più gli uomini ad ammirare il corpo maschile che non le donne. Che lo ammirano sì, ma in chiave prevalentemente sessuale.
Tutto questo per dire che.
Qualche giorno fa ho letto in non ricordo quale blog una poesia, scritta da una ragazza che si è specificata eterosessuale, su quant'è misterioso ed affascinante il corpo femminile. Una landa tutta da scoprire. Un segreto, una rosa. E va bene.
Un tizio aveva commentato che non c'era poi tanta differenza dal corpo maschile, nel senso che anche quest'ultimo può e dovrebbe essere protagonista di canti poetici poiché bellissimo, a suo modo, e l'hanno massacrato. Cioè, c'è una differenza abissale. Cioè, il corpo maschile è goffo. Cioè, è ingombrante. E' sgraziato. E' bla bla e ancora bla.
Cioè, a me sembra una cavolata.
Nel senso che il corpo maschile è bellissimo, e di una bellezza squisitamente diversa da quella femminile.
Il corpo maschile è tutto lì, non porta segreti.
Non accoglie: assale.
E, be'. Meraviglioso.
Semplicemente.
Meraviglioso.
Questo post, a mio avviso, è interessantissimo. Mi ha aperto un nuovo mondo, e io sono sempre colmo di gratitudine (intellettuale, ahimè, non materiale) verso chi mi disvela verità a me ignote.
E' con grande letizia che, dopo averlo annunciato con un paio di doverosi Teaser, lo trasmetto ai cinque affezionati frequentatori di InvestireOggi.
Ultima modifica: