Azioni Italia Il trading secondo noi

...non sembra impulsiva :cool:

ciò che non mi torna è il fatto che è sui max assoluti senza un'adeguata esposizione COT...

i COT sono esposti pochissimo (vicini allo 0) mentre in passato su livelli inferiori all'attuale erano molto molto esposti...

Nel secondo semestre 2010 il 30 y bond ha segnato un interessante max (doppio) con i COT poco esposti... decretando poi una discesa violenta in meno di 3 mesi...
Questa è storia...

Ora il dubbio è il seguente:
se invece COT allargano improvvisamente la rispettiva posizione? :eek::eek:
 

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buongiorno a tutti...
io, SI SA, non ci capisco un caxxo :) ma a quanto mi sembra di ricordare, ogni qualvolta si cerca di scrutare il mercato per capirne un pò in anticipo la tendenza,si analizzano tutti i segnali che sembrano coerenti tra di loro e poi c'è sempre qualcosa che non va...quando il COT, (non so neanche cosa sia), quando il rame, quando i btp a 30 anni,quando il petrolio, quando il dollaro....
mi domando: è mai esistita la congiunzione perfetta? ovvero, con tutti i segnali (compresi tutti quelli che ho sentito elencare e che ho rielencato in parte adesso) coerenti?
 
buongiorno a tutti...
io, SI SA, non ci capisco un caxxo :) ma a quanto mi sembra di ricordare, ogni qualvolta si cerca di scrutare il mercato per capirne un pò in anticipo la tendenza,si analizzano tutti i segnali che sembrano coerenti tra di loro e poi c'è sempre qualcosa che non va...quando il COT, (non so neanche cosa sia), quando il rame, quando i btp a 30 anni,quando il petrolio, quando il dollaro....
mi domando: è mai esistita la congiunzione perfetta? ovvero, con tutti i segnali (compresi tutti quelli che ho sentito elencare e che ho rielencato in parte adesso) coerenti?

ciao hatiro,
ws dovrebbe salire in correlazione col dollaro...
mkt forte=moneta forte

purtroppo non è più così... quindi è necessario studiare altre correlazioni
 
Parigi, 21 mag. (TMNews) - Il ministro delle Finanze polacco chiede alla Baca centrale europea di annunciare "immediatamente" la sua disponibilità ad acquistare titoli di stato dei paesi dell'eurozona in caso di uscita della Grecia dall'euro, in modo da garantire una protezione contro il contagio finanziario "che funzioni davvero". In un intervento pubblicato sul Financial Times Jacek Rostowski afferma che l'eurozona ha bisogno di un firewall "che funzioni davvero", "molto prima che la Grecia esca dall'euro" e che solo la Banca centrale può realizzarlo. "C'è solo un'istituzione che può fornire il firewall di cui l'Europa ha bisogno nel tempo che abbiamo prima delle elezioni greche, ed è la Bce". Francoforte "dovrebbe annunciare immediatamente che, nel caso di uscita della Grecia dall'eurozona, è pronta ad acquistare quantitativi illimitati di debito sovrano dei paesi che restano nell'eurozona, per un periodo limitato, diciamo un anno o 18 mesi" scrive Rostowski sul quotidiano finanziario.

Un'iniziativa di questo tipo non è prevista dai trattati, ma verrebbe presa "solo nel caso in cui un paese lasciasse davvero l'euro", "un evento estremamente ben definito", neppure esso "previsto dai trattati", scrive il ministro. Nel maggio 2010 la Bce aveva lanciato un inedito programma di acquisto di obbligazioni sovrane sul mercato secondario, in seguito alla crisi del debito greco. Gli acquisti hanno raggiunto un totale di 214 miliardi di euro, con 22 miliardi in una settimana ad agosto 2011. L'operazione, non prevista dallo statuto della Bce, non ha trovato l'unanimità nel consiglio direttivo della banca centrale. Il programma è stato sospeso una prima volta a inizio 2011, per poi ripartire al scorsa estate sull'onda dei problemi per il titoli di Stato italiani e spagnoli ed essere ancora congelato a febbraio.


ok... ora che hanno parlato i polacchi tutto è risolto :rolleyes:
 
Pepi non dire queste cose...
Vuoi farti sciogliere nell'acido ancor prima di ricevere il mio primo voto? :(

Grillo a Parma si fa la moneta locale.


Si fa sempre più rivoluzionario il progetto del Movimento Cinque Stelle a Parma. La Giunta di Federico Pizzarotti, il neosindaco grillino della città emiliana che ha sbaragliato nel ballottagio il candidato del PD Vincenzo Bernazzoli, non sarà soltanto un laboratorio politico della Terza Repubblica in attesa che il movimento di Grillo faccia il grande salto in Parlamento, ma anche una fucina di esperimenti economici.

Secondo le indiscrezioni dell'ultima ora, infatti, Pizzarotti, da buon grillino molto attento alle voci Web 2.0 (dal basso), starebbe meditando l'introduzione di una moneta locale, parallela all'euro, per aggirare la stretta creditizia (Parma è alle prese con un buco di bilancio monstre da 600 milioni di euro, lasciato in eredità dalla precedente giunta di Centrodestra) e risollevare l'economia parmense.

Il modello sarebbe quello dello Scec, una moneta locale nata carsicamente a Napoli alcuni anni fa e che sta avendo un grande seguito in Toscana (conta già 15 mila soci, con più di 1 milione e 700 mila banconote in circolo) nel tentativo di alleggerire le economie locali in risposta al carovita e alla globalizzazione, indirizzando al contrario il potere di acquisto verso i beni a Km zero.

Lo Scec, come altri esperimenti alternativi di valuta locale (ce ne sono numerosi in giro per lo Stivale, tanto che molti sostengono che se il nostro Paese uscisse dall'euro, gli italiani sarebbero assolutamente pronti ad adottare un nuovo conio), funziona come un buono sconto da affiancare alla moneta comune europea per abbassare il prezzo d'acquisto di alcune merci che circolano in una determinata area. In pratica, se un prodotto vale 10 euro, con lo Scec costa qualche euro in meno (nel video qui sotto, Lisa Bortolotti, socia fondatrice di Arcipelago Scec Emilia Romagna, laureata all'Alma Mater Studiorum di Bologna in economia aziendale e impiegata pubblica, spiega come riuscire ad avere gli Scec e come funzionano).

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=0zOeYR8DbJE&feature=player_embedded]TEDxBologna - Lisa Bortolotti - Una moneta a misura d'uomo. - YouTube[/ame]


Oltre ad essere determinate per tracciare un'efficace road map di rientro dal mega-debito che consenta alla città emiliana di tornare a una tranquilla operatività, l'expertise di Loretta Napoleoni, economista italiana di fama internazionale con base a Londra che sta trattando con Pizzarotti ("la situazione non è ancora definita", dicono ad Affari fonti vicine alla Napoleoni) per entrare a far parte della squadra di assessori (si mormora a titolo gratuito), potrebbe aiutare non poco il decollo del nuovo fiorino parmense. Da tempo, infatti, la Napoleoni sostiene che l'abbandono dell'euro da parte del nostro Paese consentirebbe all'Europa e all'Italia stessa a mettere definitivamente una pietra sopra alla rognosa crisi del debito e alla febbre dello spread che da troppo mesi ormai debilitano l'economia del Vecchio Continente.

Euro verso il crac?/ Trema la casta della finanza. Anche l'economia ha i suoi Grillo per la testa

Nel comune di Livracco, vicino a Ivrea, si batte moneta nel ricordo di Adriano Olivetti...

Intanto con 19 eletti su 32, un monocolore che più blindato non si può, il project manager del Credem, portavoce del M5S a Parma, si prepara a governare per un quinquennio, avendo al suo fianco alcuni amici del bar con cui circa sette anni fa ha iniziato a ragionare sul Grillo-pensiero, fra un panino, un caffe e quattro chiacchere al bancone. "Eravamo furiosi per la storia dell’inceneritore (uno dei temi caldi della campagna elettorale a Parma, ndr), avevamo sentito Grillo, abbiamo deciso di fare un po’ di casino", dice Marco Vagnozzi, 37enne esperto di informatica e consulente in Regione. Faceva parte del gruppo dei pionieri, sconosciuti fino a poche ore fa alla maggioranza dei parmensi, con Michele Morini, 35 anni, e Peppe Carpentieri, 36. Ora vicini di banco in consiglio comunale.
 
Asta Germania: rendimenti Schatz verso lo 0,000%
Risultato surreale per l'asta di Schatz tedeschi


Gli operatori continuano ad acquistare i titoli di stato tedeschi nonostante quest’ultimi non rendano praticamente più nulla. L’esito dell’asta degli Schatz tedeschi in programma questa mattina ha confermato questo trend che si può spiegare solo alla luce dei timori per la tenuta dei paesi periferici dell’area Euro. Venendo ai numeri, che sono la dimostrazione migliore della difficile situazione che l’Europa sta vivendo, il Tesoro tedesco ha collocato Schatz a 2 anni con un rendimento dello 0,04%. Praticamente gli investitori preferiscono puntare su titoli sicuri nonostante essi non rendano quasi più nulla.
La diffusione dei risultati dell’asta tedesca ha ulteriormente irrigidito il pesante rosso di Piazza Affari.
 
Pepi non dire queste cose...
Vuoi farti sciogliere nell'acido ancor prima di ricevere il mio primo voto? :(

Grillo a Parma si fa la moneta locale.


Si fa sempre più rivoluzionario il progetto del Movimento Cinque Stelle a Parma. La Giunta di Federico Pizzarotti, il neosindaco grillino della città emiliana che ha sbaragliato nel ballottagio il candidato del PD Vincenzo Bernazzoli, non sarà soltanto un laboratorio politico della Terza Repubblica in attesa che il movimento di Grillo faccia il grande salto in Parlamento, ma anche una fucina di esperimenti economici.

Secondo le indiscrezioni dell'ultima ora, infatti, Pizzarotti, da buon grillino molto attento alle voci Web 2.0 (dal basso), starebbe meditando l'introduzione di una moneta locale, parallela all'euro, per aggirare la stretta creditizia (Parma è alle prese con un buco di bilancio monstre da 600 milioni di euro, lasciato in eredità dalla precedente giunta di Centrodestra) e risollevare l'economia parmense.

Il modello sarebbe quello dello Scec, una moneta locale nata carsicamente a Napoli alcuni anni fa e che sta avendo un grande seguito in Toscana (conta già 15 mila soci, con più di 1 milione e 700 mila banconote in circolo) nel tentativo di alleggerire le economie locali in risposta al carovita e alla globalizzazione, indirizzando al contrario il potere di acquisto verso i beni a Km zero.

Lo Scec, come altri esperimenti alternativi di valuta locale (ce ne sono numerosi in giro per lo Stivale, tanto che molti sostengono che se il nostro Paese uscisse dall'euro, gli italiani sarebbero assolutamente pronti ad adottare un nuovo conio), funziona come un buono sconto da affiancare alla moneta comune europea per abbassare il prezzo d'acquisto di alcune merci che circolano in una determinata area. In pratica, se un prodotto vale 10 euro, con lo Scec costa qualche euro in meno (nel video qui sotto, Lisa Bortolotti, socia fondatrice di Arcipelago Scec Emilia Romagna, laureata all'Alma Mater Studiorum di Bologna in economia aziendale e impiegata pubblica, spiega come riuscire ad avere gli Scec e come funzionano).

TEDxBologna - Lisa Bortolotti - Una moneta a misura d'uomo. - YouTube


Oltre ad essere determinate per tracciare un'efficace road map di rientro dal mega-debito che consenta alla città emiliana di tornare a una tranquilla operatività, l'expertise di Loretta Napoleoni, economista italiana di fama internazionale con base a Londra che sta trattando con Pizzarotti ("la situazione non è ancora definita", dicono ad Affari fonti vicine alla Napoleoni) per entrare a far parte della squadra di assessori (si mormora a titolo gratuito), potrebbe aiutare non poco il decollo del nuovo fiorino parmense. Da tempo, infatti, la Napoleoni sostiene che l'abbandono dell'euro da parte del nostro Paese consentirebbe all'Europa e all'Italia stessa a mettere definitivamente una pietra sopra alla rognosa crisi del debito e alla febbre dello spread che da troppo mesi ormai debilitano l'economia del Vecchio Continente.

Euro verso il crac?/ Trema la casta della finanza. Anche l'economia ha i suoi Grillo per la testa

Nel comune di Livracco, vicino a Ivrea, si batte moneta nel ricordo di Adriano Olivetti...

Intanto con 19 eletti su 32, un monocolore che più blindato non si può, il project manager del Credem, portavoce del M5S a Parma, si prepara a governare per un quinquennio, avendo al suo fianco alcuni amici del bar con cui circa sette anni fa ha iniziato a ragionare sul Grillo-pensiero, fra un panino, un caffe e quattro chiacchere al bancone. "Eravamo furiosi per la storia dell’inceneritore (uno dei temi caldi della campagna elettorale a Parma, ndr), avevamo sentito Grillo, abbiamo deciso di fare un po’ di casino", dice Marco Vagnozzi, 37enne esperto di informatica e consulente in Regione. Faceva parte del gruppo dei pionieri, sconosciuti fino a poche ore fa alla maggioranza dei parmensi, con Michele Morini, 35 anni, e Peppe Carpentieri, 36. Ora vicini di banco in consiglio comunale.

eeeeeee 2.....


Gli stampatori di banconote pronti a fare risorgere la Dracma - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it


Gli stampatori di banconote
pronti a fare risorgere la Dracma
Secondo il Times la De La Rue avrebbe chiesto ai suoi esperti di recuperare le matrici usate in passato per la filigrana della vecchia divisa greca. Gli specialisti della società avrebbero già selezionato i materiali anti-contraffazione necessari per la fabbricazione della nuova valuta


LONDRA – Ad Atene e a Bruxelles la decisione non è stata ancora presa, ma qualcuno in Inghilterra si prepara già alle conseguenze. L’azienda britannica che stampa banconote per oltre 150 paesi del mondo avrebbe predisposto piani per riprendere a stampare le dracme, secondo quanto riporta oggi in prima pagina il Times di Londra. Basata nella contea inglese dell’Hampshire, la De La Rue, che tra l’altro è la stampatrice delle sterline e dell’euro, avrebbe chiesto ai suoi esperti di recuperare una vecchia collezione di matrici di rame, usata in precedenza per la filigrana della vecchia divisa greca, da utilizzare nel caso in cui Atene dovesse abbandonare l’euro, ipotesi che molti commentatori giudicano con preoccupazione ma danno per possibile o sempre più probabile.

Sono decenni che la De La Rue non stampa più dracme e la gran parte dei macchinari usati in precedenza sono stati distrutti, ma le matrici sono sopravvissute e la filigrana, a forma di testa di una statua greca, non viene considerata molto complicata. Gli specialisti della società, afferma il quotidiano londinese, avrebbero già selezionato i materiali anti-contraffazione necessari per la fabbricazione della nuova dracma. Servirebbero comunque sei mesi di tempo per ultimare il lavoro, che potrebbe avvalersi anche del grande centro stampa della De La Rue a Malta. L’azienda ha svolto un analogo lavoro preparatorio per ordini potenziali di nuove banconote da parte dei governi andati al potere recentemente in Libia, Sudan del Sud e Somalia.E’ una delle poche aziende al mondo, scrive il Times, con la capacità di stampare nuove banconote in grande volume.
 

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