Azioni Italia Il trading secondo noi

La prima notizia è che le cose vanno di male in peggio: si profila il taglio epocale del sistema di welfare sul quale si sono basati decenni di progresso e pace sociale. Decenni turbati da crisi profonde, ma con sempre una luce in fondo al tunnel: un sistema di diritti e di solidarietà garantite, nonché la fiducia in un avvenire migliore, per sé e per i propri figli. La seconda notizia forse è ancora più preoccupante: la società civile non reagisce e, per ora, si limita a subire in silenzio le spietate punizioni di massa che gli scienziati europei del “rigore” hanno commissionato a Mario Monti.

Dietro la maschera del saggio guaritore incaricato di organizzare la “ripresa” mediante le più drastiche “riforme strutturali”, medicina amara ma necessaria, il tecnocrate del Bilderberg e della Goldman Sachs, esponente dell’élite finanziaria mondiale, sta inoculando nel sangue italiano tossine mortali, in grado di stroncare per decenni qualsiasi economia.

Monti è a Palazzo Chigi grazie al presidente Napolitano, col pieno sostegno di Bersani, Casini e Berlusconi. Il vero “mandante” è Mario Draghi, presidente della Bce (sostenuto da Berlino, non da Roma) nonché esponente del “Group of 30”, potentissima lobby planetaria specializzata nel piegare le leggi degli Stati agli interessi egemonici delle grandi multinazionali, le stesse che fra poco erediteranno – per quattro soldi – quel che resterà dell’Italia, paese che figura tuttora tra le prime 7 economie del mondo.

Lo hanno chiamato “golpe finanziario”, senza timore di evocare dietrologie e complottismi: sono lì a confermare i peggiori sospetti il taglio senza anestesia del sistema sanitario nazionale, che colpisce tutti a cominciare dai più deboli – poveri, vecchi, bambini – e viene dopo la controriforma del lavoro, l’attacco alle pensioni, l’aumento dell’Iva e della benzina, l’imposizione dell’Imu, il taglio del pubblico impiego. Il ricatto dello spread ha prodotto una terapia-choc lineare, orizzontale, non selettiva, destinata solo ad aggravare la crisi e deprimere i consumi, terremotare la vita delle famiglie, spaventare giovani e anziani, strappare le ultime sicurezze rimaste diffondendo angoscia in tutta la società italiana.

I grandi media reggono la coda a Monti e fingono di credere al cosiddetto risanamento dei tecnocrati, che in realtà – lo dice il Premio Nobel per l’economia Paul Krugman – è una falsa cura, che servirà solo a uccidere il moribondo. I grandi giornali, coi loro editori-affaristi e i loro economisti di corte, gli editorialisti reclutati dalle stesse illustri accademie dimostratesi perfettamente incapaci di prevedere la crisi più devastante dal dopoguerra, concorrono al sonno clinico di una politica annichilita dalla propria mediocrità, dai privilegi di casta, dalle piccole ragioni di bottega.

Una politica incapace di risposte perché innanzitutto priva di visione: vent’anni ininterrotti di ipnosi collettiva, attorno al folklore di Bossi e Berlusconi, mentre la “guerra infinita” inaugurata dall’11 Settembre ha cambiato il mondo, rivelando – dalla mattanza della Diaz contro i no-global fino alla guerra in Libia e ora in Siria – quanto siano pericolose, per tutti, le crisi che minacciano la supremazia degli imperi traballanti, come quello del campione della pace Barack Obama che ogni settimana, rivela il “New York Times”, firma una lista di persone sospette da far assassinare senza processo, in giro per il mondo, con fucili di precisione o meglio ancora sotto i missili sganciati da aerei senza pilota.

A partire dal clamore di “Occupy Wall Street”, è venuta alla luce solo negli ultimi anni la grande protagonista occulta delle nostre disgrazie: la finanza, che ha strangolato l’economia. Lentamente, affiorano strane connessioni: si scopre che la tanto sospirata unità europea, l’agognato traguardo cui anelava l’antifascismo veggente di Altiero Spinelli, non è stata una costruzione realmente federale, né tantomeno democratica, perché la cessione delle sovranità nazionali non è stata negoziata in cambio del controllo popolare sul governo del continente.

Gli elettori europei votano solo il Parlamento di Strasburgo, che non ha nessun potere sull’esecutivo comunitario, la Commissione di Bruxelles che riscrive le regole del nostro futuro: dal Trattato di Maastricht fino al Fiscal Compact, è stato consolidato un assetto autoritario, senza validazioni referendarie, che dal 1° gennaio 2013 toglierà agli Stati anche l’emblema della loro stessa ragion d’essere, ovvero la sovranità in materia di spesa pubblica. Ogni singolo bilancio dovrà prima essere validato da oscuri tecnocrati che nessuno ha eletto, ma che sono stati tutti autorevolmente designati dal super-potere economico e finanziario, lo stesso che – con l’introduzione di una moneta “privata” come l’euro – ha mutilato gli Stati della propria autonomia, trasformando il debito pubblico, motore storico dello sviluppo sociale (scuole, ospedali) in una autentica tragedia.

Analisti come Giulietto Chiesa tendono a mettere in relazione il declino forzato dell’Europa – indotto dalla crisi dell’euro e della finanza, orchestrata da Wall Street – con la grande paura degli Usa: anche se i cittadini americani ne sono sostanzialmente all’oscuro, il loro governo sa benissimo che la resa dei conti con la Cina è ormai vicinissima. In appena una manciata di anni si dovrà decidere come spartire le ultime risorse strategiche del pianeta – acqua, terra, agricoltura, gas, petrolio – e c’è il rischio concreto che la parola possa tornare alle armi, come dimostra il pericoloso attivismo politico-militare statunitense nelle aree-frontiera con gli interessi geopolitici cinesi.

Fino a ieri, studiosi come Serge Latouche e Maurizio Pallante venivano liquidati come cassandre stravaganti; oggi si comincia a comprendere che la decrescita di cui parlano è un modo intelligente per non subire del tutto la decrescita vera, quella che l’impero occidentale in agonia ci sta già cominciando a riservare.

Se l’Iran sarà la prossima tappa della nuova guerra fredda, quella europea resta una retrovia strategica, che forse è meglio tenere sotto controllo con la paura della crisi artificiale, quella decisa a tavolino dalla finanza, dietro cui però si profila un’altra crisi, ancora peggiore, per fronteggiare la quale probabilmente non basterà neppure più il ritorno alle sovranità vitali che la falsa Unione Europea ha scippato ai popoli, con la complicità di partiti e governi.

In Italia, l’unica vera novità politica – controversa fin che si vuole – è rappresentata da Beppe Grillo: efficace, se non altro, nel colpire la casta degli zombie attraverso una mobilitazione dal basso dell’opinione pubblica, trasformata in cittadinanza attiva per un progetto a termine, e cioè salvare il salvabile, sfrattare partitocrati corrotti, promuovere competenze e soluzioni razionali, riprovare a investire sul futuro. Manca un vero programma adeguato al drammatico scenario nazionale e internazionale, dicono molti critici, ma intanto l’eliminazione dell’ostacolo principale – licenziare i maggiordomi dei potentati economici – non può che essere un primo passo indispensabile.

Sono in molti a sostenere la necessità ormai drammatica di una convergenza universale di uomini e donne di buona volontà, ben consapevoli delle smisurate difficoltà che avranno di fronte: la sovranità democratica del singolo cittadino è ormai ridotta a zero, tutte le decisioni che riguardano la sua vita sono prese altrove, lontanissimo, da poteri sempre più irraggiungibili. Resta aperta, in parte, la via dei territori: piccoli sistemi sociali, geograficamente ravvicinati, possono provare a riconvertire l’economia riducendo progressivamente le proprie dipendenze, anche con l’aiuto della finanza etica.

Quello che serve, oggi più che mani, è una politica capace di sistematizzare i nuovi strumenti della speranza e sostenere i modelli virtuosi. Un alfabeto politico chiaro e leale, in grado di parlare la lingua del mondo e lavorare ogni giorno per la pace giusta di un futuro possibile, allontanando la disperazione collettiva in fondo alla quale, prima o poi, c’è sempre la guerra.
 
Roma 11 Luglio 2012 - Manifestazione PACIFICA!


L'11 luglio dalle ore 10.00 ad oltranza, Cittadini ITALIANI ONESTI in collaborazione con numerosi Gruppi e movimenti chiedono a gran voce le dimissioni di tutti i politici. Gridiamo ORA basta! Troviamoci Tutti a Roma per una vera protesta pacifica ad oltranza. Sono già Migliaia di Cittadini anche famiglie complete che hanno confermato la loro presenza.

Obiettivo: licenziare subito questo governo!

Non paghiamo nessun debito pubblico!

Fermiamoli prima che svendano la nostra Sovranità!

Fermiamoli prima che vendano la nostra riserva aurea.

Torniamo a stampare noi le nostre banconote...

Tra pochi giorni il parlamento ratificherà l'ingresso nel "mes" dopo di che saremo in piena dittatura europea.
 

ciao free,
molto bello il cartone. Lo mostrerò alle mie bimbe non appena impareranno a leggere e scrivere. Lo guarderemo insieme 2 volte all'anno fino a quando non andranno alle superiori...
Poi, fino alla maturità guarderemo questo:

Aaron Russo fu un regista hollywoodiano amico dei rockefeller. Quando scoprì di essere un malato terminale di cancro, nel 2005, dedicò gli ultimi anni della sua vita a girare un video documentario-testamento sul signoraggio e il nuovo ordine mondiale che diffuse liberamente e gratuitamente su internet (oltre che nei cinema statunitensi).
Morì il 24/08/2007, proprio mentre veniva fatta la traduzione a questo suo eccezionale documentario.

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=VXVdOwMC9E8&feature=player_detailpage]Da non perdere! - YouTube[/ame]
 
mettiamo i ns risparmi al sicuro?

portare i dindini in svizzera e acquistare moneta norvegesi e obbligazioni.
Verranno sempre ripagate , moneta credito!
a meno che' nn dischiarino guerra pure li' i cazzoni :rolleyes:

che dite raga? si può fare?

La Norvegia non ha debito pubblico.
Come mai?

La Norvegia non ha debito pubblico, per svariate ragioni. Il motivo principale però resta principalmente uno ed uno solo: non ha aderito al sistema schiavista della moneta debito e, udite udite, la sua banca centrale è una delle ultime in Europa in mano ad uno stato. Insomma la sintetizzo così: una sola moneta, la Corona, una sola banca. E tutto quanto statale.

La Banca Centrale Norvegese non solo è rimasta una delle ultime banche europee controllate dallo Stato,e non dai banchieri Privati, ma gestisce perfino il Fondo Pensioni norvegese in attivo,un altro miracolo specie in tempi di crisi! Ed è per questi fatti che la Norges Bank non vuole far parte del sistema Euro. Ovviamente non sono scemi i Norvegesi. Beati loro... Ma vediamo gli altri punti di forza che fanno della Norvegia un paese simbolo da emulare:

Non ha aderito all'euro. La moneta Norvegese è la Corona. E l'avevamo detto.

Non ha privatizzato le aziende energetiche - petrolio (Statoil), energia idroelettrica (Statkraft), alluminio (Norsk Hydro), la principale banca del paese (DnB NOR), e le telecomunicazioni (Telenor). Qui da noi invece, la legge 111 del 15 luglio permette la dismissione del capitale pubblico! E visti i precedenti, Iri ad esempio, non c'è da star tranquilli...

Circa il 30% di tutte le aziende quotate alla borsa di Oslo è statale.

I titoli di stato rendono il 6,75% netto ai risparmiatori.



Pur essendo il principale produttore di petrolio europeo, non fa parte dell'OPEC. (Per la cronaca, l'Italia è il secondo produttore europeo e in Basilicata è stato individuato il più grande giacimento d'Europa su terraferma). Tornando alla Norvegia, spulciando un attimo si scopre che il petrolio del paese è controllato dal governo tramite i maggiori operatori come il 62% in Statoil nel 2007, la controllata statale al 100% Petoro, e SDFI, oltre al controllo delle licenze di esplorazione e produzione. Una sorta di ENI alla Mattei, prima del fatale "incidente". Poi se spulciate ancora un altro po' sai che potreste scoprire? Non ci crederete ma la Norvegia ha fondato un Fondo Pensioni Sovrano nel 1995 per ridistribuire i proventi del petrolio, del fisco, dei dividendi, delle cessioni e delle royalties. Ahhh! E noi non potremmo fare lo stesso dato che l'Italia è il secondo produttore europeo e in Basilicata è stato individuato il più grande giacimento d'Europa su terraferma? Ovviamente si, manca la materia prima che prenda le decisione.. Comunque alzo proprio le mani....

Perché questi Norvegesi sono davvero forti. E mica si sognano di privatizzare l'acqua o la raccolta dei rifiuti, come vorrebbero fare i nostri politici... Vedete, la scusa del debito pubblico legata ai costi dello stato è una SCUSA! Il problema è la moneta debito.. Ed è così evidente specie ora che vi cito un altro dato: la Norvegia ha un avanzo di bilancio statale del 10%, mentre noi, che abbiamo privatizzato quasi tutto, abbiamo un debito pubblico pari al 119% del nostro PIL...

Finisce qui? Ma manco per sogno! Proseguiamo! C'è da segnalare che la Norges Bank è la prima banca Centrale in assoluto ad aver citato in giudizio nel 2009 per truffa sui derivati la City Group, il più grande gruppo d'affari del Mondo. Immaginiamoci gli esiti delle sentenze che il Tribunale amministrativo di Stato norvegese dovrebbe emettere...

Va poi ricordato che il Governo norvegese ha firmato qualche mese fa un importante Trattato con accordi del confine acqueo nel Mare del Nord con la Federazione Russa, al fine di un congiunto sfruttamento gas-petrolifero, escludendo di fatto le "7 sorelle" multinazionali globali, storicamente "coinvolte" in tali frangenti e rappresentanti gli interessi primari di Canada e USA ,ovviamente contrarie a tale accordo. Sottolineo poi che la Norvegia dopo un iniziale appoggio ha ritirato le truppe dalla Libia,aggiungendo alla Nato un'ulteriore difficoltà "politica". Il Governo norvegese è stato il primo ad aver evidenziato un futuro riconoscimento della Palestina come Stato sollevando molti consensi ma anche dure e aspre critiche.

Dopo aver elencato così tanti aspetti positivi della Norvegia viene naturale chiedersi:

ma se l'Italia fosse come la Norvegia monetariamente sovrana cioè fuori dall'euro?

E se non fosse trivellata da cima a fondo da multinazionali estere e/o finanziarie per i suoi giacimenti di idrocarburi, i secondi per ordine di importanza in Europa?

E se per le nostre preziose risorse elettriche non fosse sfruttata da scatole cinesi della multinazionale di stato francese EDF?

E se le nostre risorse idriche, tra le maggiori al mondo, non fossero in mano alle multinazionali dell'acqua in bottiglia tipo Nestlé, e dai due colossi francorotti Suez Gaz de France e Veolia?

E se i proventi di dette risorse pubbliche li gestissimo per ridistribuirli al popolo come nei paesi dove esiste un social welfare?

Avremmo un debito pubblico inesistente come la Norvegia?
 
aggiornamento :bow:

barcelona è una città da vivere , bellissima ..., pulita......., con il manto stradale senza una buca....., dico una....., ottima impressione.....,di solito una persona si riconesce dalle scarpe che porta le città dalle sue strade........, in Italia......, purtroppo non è cosi il manto stradale è costituito da buche con qualke lingua d'asfalto......,

la metro a barce' è cara una corsa 2€......., ottimo il servizio taxi con ben 18000 taxi con prezzi ottimi......, 90' di tour 36,80........, in Italia ......90' di tour.........?????

cmq a Dubai gli stessi 90' 15€.


ottimo servizio a barcè..........., cmq questa slendida città risente della crisi in atto......, il turismo è calato di circa un 30% rispetto al 2011......, così asseriva il taxi driver.


ho fatto un giro sul 3d ottimo lavoro ragazzi sono fiero di Voi.........., moto è in gamba ...... 6 la sua voice....., guido è in stato di grazia.........,


un abbraccio a tutti i ragazzi.

grazie per il nobel....... troppo buono......, cmq nn si sa mai....ahhhhhh.

ritorniamo al dd mario ...errori su errori taglio dei tassi & aumento dell'iva nel 2013.......,

troppi sbagli......., la situazione sta peggiorando nel sistema mondiale......, niente sviluppo solo tax....., nn hanno le @@.........

vi auguro di cuore ke entrambi ...........si godano una buona quiescenza.

il ca 19.9 ha un valore di 700000 kripto
GAMBIT
prx....... BEN......
"scah matth" o "Поражение"



alla prx-


su es iniziata la 3..... ribassista.....
incrementato posizione storica di lungo su es & dash...
...


ottima operazione la kiusura del btp------.


bye bye
vendi scappa fuggi & tromba ......, prima di esser trombati......
okkio ragazziiiiii..., nn si scherza +.


amen
 
Ultima modifica:
grassssie :vicini:




approposito di derivati,
ho letto cifre assurde...
700 mila miliardi di euro in derivati :eek:
pari a 10 volte il PIL mondiale :eek::eek::eek:

siamo piccole micraniose pedine in mano a dei pazzi...
ora lo scrivo nella firma :(

credo che il kripto è riferito al post 1986... sopra, nella citazione :cool:
 
ciao mat .grassie ..il pezzo sulla norvegia parla da solo.che dici?il vecchio topomoto aveva ragione eh.sara' utlle nel contesto oslo arrivoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo.saluta wind.li sta la salvezza. un caro saluto
 

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