Opa di Salini su Impregilo, per Mediobanca il prezzo è giusto
Opa di Salini su Impregilo, per Mediobanca il prezzo giusto - Milano Finanza Interactive Edition
Ok, il prezzo è giusto. Il parere degli analisti sull'opa che Salini si appresta a lanciare su
Impregilo è favorevole e stando alla maggior parte dei report potrebbe andare bene anche al gruppo Gavio.
Il gruppo Salini, spalleggiato da Banca Imi (
Intesa SanPaolo) e Natixis,
è disposto a offrire 4 euro per ogni azione, per un esborso massimo che arriverebbe così a 1,13 miliardi di euro, con un premio del 4,6% sul prezzo rispetto al prezzo di chiusura di ieri.
Salvo sorprese l'opa dovrebbe partire a metà marzo e concludersi entro un mese.
Ma il buon esito dell'operazione, che il gruppo di costruzioni romano ha specificato che non è finalizzato al delisting ma al raggiungimento del 50% + 1 azione, è ovviamente legato alle valutazioni che faranno gli azionisti del prezzo, in primis il gruppo Gavio (che detiene il 30% delle azioni).
Gli analisti di
Mediobanca evidenziano che l'offerta è "del 20% sopra la media degli ultimi due mesi" ed è comprensivo dell'eventuale dividendo che l'assemblea potrà deliberare in sede di approvazione del bilancio 2012. Per questi motivi si tratterebbe di un prezzo "fair", che anzi supera del 25% circa il target price di Piazzetta Cuccia su
Impregilo con dividendo a 3,2 euro.
"La mossa del gruppo Salini sembra rappresentare la perfetta via per Gavio per uscire dall'azionariato. La quota attuale è del 29,9%. Questo implicherebbe un premio di circa il 10% rispetto ai 3,65 euro per azione pagati un anno fa per acquistare una quota indiretta da
Atlantia e Ligresti in Igli e un incasso di circa 480 milioni", calcola
Mediobanca che
Impregilo mantiene un rating neutral.
Equita sottolinea invece che "il titolo tratta sotto il prezzo di opa dal giugno del 2008" e che il prezzo offerto "è simile al nostro target a 12 mesi di 4,4 euro". Con questa proposta
Impregilo viene trattata "a poco meno di 15 volte gli utili stimati nel 2014 o a 10,5 volte al netto dividendo da 1,5 euro che potenzialmente potrebbe essere pagato nel 2013 utilizzando il cash incassato dalla cessione di Ecorodovias".
Gli scenari possibili per Equita sono due. Se Igli (Gavio) non consegnerà i titoli, il superamento della soglia del 50% da parte di Salini "sarebbe positivo perché consentirebbe di risolvere i problemi di governance che hanno caratterizzato negli ultimi mesi il general contractor senza però la certezza di arrivare al controllo dell`assemblea straordinaria". Se Igli invece aderisse all'opa "Salini prenderebbe il controllo della straordinaria di
Impregilo potendo procedere al progetto di creazione del campione nazionale delle costruzioni".
In realtà il gruppo Gavio avrebbe un'altra possibilità, ossia rilanciare rispetto all'offerta di Salini. Uno scenario però poco plausibile per gli analisti di Banca Akros, che continuano a coprire le azioni con il giudizio di "accumulate"