Rindomenceslao
Forumer storico
allora quando andiamo in massa a Roma? cosa stiamo aspettando??
secondo me in italia ci sono almeno 2 milioni di traders attivi... pensate se il 90% di noi traders si spostasse in altri lidi come si legge sotto....ehh?
In arrivo la tassa sul Trading
La manovra fiscale varata in settimana ha introdotto la Tassa sulle transazioni Finanziarie: secondo la proposta della Commissione Europea, dovrebbe colpire le transazioni su azioni e obbligazioni con un’imposta dell’0,1% sul controvalore trattato, mentre l’aliquota scenderebbe allo 0,01% per i derivati. Questa sembra una norma tanto populistica quanto demagogica in grado di radere al suolo in un colpo solo l'intero settore del Trading on line senza generare gettito aggiuntivo per l'erario. Questo perchè la fuga dei capitali all'estero (come accadde in Svezia tempo fa) è un rischio molto concreto in quanto solo 8 Paesi (Germania, Francia, Portogallo, Belgio, Slovenia, Austria, Grecia, Estonia) hanno introdotto l'imposta e dunque rimane concreto il rischio di una "migrazione di traders" verso la Gran Bretagna, Lussemburgo, Olanda, Finlandia, Malta, Cipro e Irlanda. Questo comporterebbe una drastica riduzione della liquidità e volatilità degli strumenti su cui graverà l'imposta favorendo quelli esenti (i titoli di Stato dovrebbero essere esonerati). In ogni caso i costi delle transazioni lieviterebbero in maniera esponenziale così come i rischi in quanto paradossalmente si pagherebbe l'imposta anche sulle operazioni in perdita, oltre al bollo titoli dello 0,15% sul patrimonio, l’imposta sui conti correnti e il capital gain al 20%. I traders, che contribuiscono per circa un terzo del controvalore scambiato giornalmente su Borsa italiana, non avrebbero più alcun interesse ad operare e conseguentemente gli incassi auspicati dai Governi sarebbero molto minori a quelli stimati oltre a produrre nuova disoccupazioni e fuga di capitali. Non resta che attendere di conoscere le modalità di applicazione: probabilmente ci si ispirerà alla tassa già in vigore in Francia che colpisce solo i titoli azionari con una capitalizzazione di borsa superiore al miliardo di euro e solo in caso di mantenimento delle posizioni overnight. Tutti noi ci auguriamo che il buon senso guidi le azioni dei governanti e non la sterile demagogia
fate voi....
secondo me in italia ci sono almeno 2 milioni di traders attivi... pensate se il 90% di noi traders si spostasse in altri lidi come si legge sotto....ehh?
In arrivo la tassa sul Trading
La manovra fiscale varata in settimana ha introdotto la Tassa sulle transazioni Finanziarie: secondo la proposta della Commissione Europea, dovrebbe colpire le transazioni su azioni e obbligazioni con un’imposta dell’0,1% sul controvalore trattato, mentre l’aliquota scenderebbe allo 0,01% per i derivati. Questa sembra una norma tanto populistica quanto demagogica in grado di radere al suolo in un colpo solo l'intero settore del Trading on line senza generare gettito aggiuntivo per l'erario. Questo perchè la fuga dei capitali all'estero (come accadde in Svezia tempo fa) è un rischio molto concreto in quanto solo 8 Paesi (Germania, Francia, Portogallo, Belgio, Slovenia, Austria, Grecia, Estonia) hanno introdotto l'imposta e dunque rimane concreto il rischio di una "migrazione di traders" verso la Gran Bretagna, Lussemburgo, Olanda, Finlandia, Malta, Cipro e Irlanda. Questo comporterebbe una drastica riduzione della liquidità e volatilità degli strumenti su cui graverà l'imposta favorendo quelli esenti (i titoli di Stato dovrebbero essere esonerati). In ogni caso i costi delle transazioni lieviterebbero in maniera esponenziale così come i rischi in quanto paradossalmente si pagherebbe l'imposta anche sulle operazioni in perdita, oltre al bollo titoli dello 0,15% sul patrimonio, l’imposta sui conti correnti e il capital gain al 20%. I traders, che contribuiscono per circa un terzo del controvalore scambiato giornalmente su Borsa italiana, non avrebbero più alcun interesse ad operare e conseguentemente gli incassi auspicati dai Governi sarebbero molto minori a quelli stimati oltre a produrre nuova disoccupazioni e fuga di capitali. Non resta che attendere di conoscere le modalità di applicazione: probabilmente ci si ispirerà alla tassa già in vigore in Francia che colpisce solo i titoli azionari con una capitalizzazione di borsa superiore al miliardo di euro e solo in caso di mantenimento delle posizioni overnight. Tutti noi ci auguriamo che il buon senso guidi le azioni dei governanti e non la sterile demagogia
fate voi....