Fleursdumal ha scritto:
Non solo
quello spezzatino.
LEGGETE E MEDITATE
--Se ricordiamo quanto scritto dal
giudice Carlo Palermo e da
Ettore Bernabei sui progetti di destabilizzazione e frammentazione dell’Italia…
"Nel 1989 il Club 1001 - il “comitato centrale” dell'oligarchia mondiale presieduto da Filippo d'Edimburgo - affidò a uno dei suoi membri, il magnate olandese Alfred H. Heineken, uno “studio di fattibilità” del progetto di smembramento degli Stati nazionali europei.
Heineken compilò lo studio e lo pubblicò in forma riservata, in un opuscolo intitolato “Eurotopia”. Nel progetto, frutto di anni intensi di studio e di discussioni con lo storico e agente del Sis britannico Cyril Northcote Parkinson, oggi scomparso, Heineken suddivideva l'Europa in 75 mini-Stati, secondo criteri demografici. salvo qualche eccezione, ogni Stato non superava i 5 mln di abitanti. Secondo lo studio di Heineken, l'Italia andava divisa in 8 staterelli. A cinque anni di distanza, il progetto in questione veniva in sostanza recepito nel progetto del leghista Speroni, nel 1994 ministro delle Riforme istituzionali. Le differenze erano minime: il progetto Speroni aggiungeva un nono stato, formato dalla capitale e modificava i due stati nel Sud aggiungendo la Basilicata nello Stato composto da Puglia e Molise.
Nel suo opuscolo Heineken suggeriva che a capo dei nuovi staterelli avrebbero dovuto essere posti esponenti delle famiglie reali o della nobiltà attualmente senza potere. Heneken non solo è il proprietario dell'omonima multinazionale produttrice di birra, ma è anche membro del consiglio d'amministrazione della ABN, una delle più grandi banche olandesi.
Va ricordato che il rappresentante della Heineken in Canada era quel maggiore Bloomfield (anch'egli membro del Club 1001) capo della Permindex, la società segreta espulsa dall'Italia e dalla Francia nel 1962 dietro le pressioni di De Gaulle dopo che il Presidente francese scoprì un attentato che la ditta di Bloomfield stava pianificando ai suoi danni. Alfred H.. Heineken è un attivo sostenitore della divisione del mondo secondo linee “etniche” – cioè dividi e aizza gli uni contro gli altri - Heineken deve le sue fortune all'Unilever, una multinazionale storicamente identificata con gli interessi coloniali olandesi ed anche collegata partecipazioni qualificate italiane.
Heineken aveva indicato tre persone a cui si era ispirato per il progetto Eurotopia:: lo storico Cyril Northcote Parkinson e gli accademici olandesi H. W. Wesseling e W.L. van den Doel. Cyril Northcote Parkinson, ora deceduto, scrisse un articolo per la rivista Regional contact nel 1987, in cui sosteneva che il rimedio al fatto che le nazioni sono “troppo grandi e potenti” è dividere le grandi nazioni finché le parti siano abbastanza piccole da essere sicure (?). Aggiunse che le attuali nazioni dovrebbero essere sostituite ricostruendo i piccoli e antichi principati, come la Burgundia, la Piccardia, la Normandia, la Navarra etc etc.
Parkinson studiò il crollo della Compagnia olandese delle Indie Orientali, secondo lui dovuto alla mancata concessione di autonomie alle proprie unità locali.. Parkinson scrisse numerosi altri libri sulla strategia imperiale britannica, uno dei quali è intitolato Britannia Rules. Wesseling è presidente del Dipartimento di Storia dell'Università di Leiden ed è una figura prestigiosa in Olanda, essendo il tutore del Principe ereditario."
Questo scriveva in una nota del libro “Il quarto livello”, ed. 1997 l’ex giudice Carlo Palermo.
E Ettore Bernabei in “L’uomo di fiducia” (Mondadori, febbraio 1999)
"…. Il Circolo del Whist di Torino … famiglie che contano in Ialia e che contano nel mondo, giri di peso, giri della massima importanza e discrezione, nomi che non finiscono sui giornali, ambienti molto discreti, molto silenziosi, quasi al punto di essere segreti, segreti e potenti, segretamente legati poi ad altri circoli, circoli internazionali, circoli inglesi, circoli olandesi …
… forze economiche, politiche, lobby affaristiche che muovono le loro pedina sulla scacchiera dell’intero pianeta.
… In tutto il mondo chi ha in mano la finanza controlla la comunicazione.
....questa è la globalizzazione ordita dalla City: sgretolare gli stati nazionali creando spezzatini di zone ricche e povere da aizzare l'una contro l'altra come è stato fatto in Jugoslavia e come vorrebbero fare in Italia tra la ricca valle del Po e il Sud lasciato alla deriva verso il Nordafrica.
....Ho sempre creduto a un concerto internazionale che aveva come obiettivo quello di contrastare l'unità europea e di destabilizzare l'Italia.
Al di là della Manica stanno le forze che non vogliono un'Italia autonoma, davvero libera di determinare da sé il proprio destino.
Questa [è] una battaglia tra forze che non amano comparire, pensano solo al potere e alla ricchezza e quando scendono in campo adoperano soprattutto due armi: i soldi e i giornali.
… Gli italiani si trovano adesso all'imbocco di questa strada: salvare millenni di civiltà dall'abbrutimento contabile e finanziario
…..
...Era il 2 giugno del 1992 e il panfilo della Regina (il Britannia ) era attraccato alla banchina del porto di Civitavecchia. A bordo salirono un centinaio tra politici e manager pubblici italiani. A invitare era una curiosa organizzazione che si occupa di promuovere l'esportazione di servizi immateriali britannici, la “British Invisible” Crociera verve l'Argentario con seminario sulle privatizzazioni. Gli inglesi presentarono esperienze in fatto di denazionalizzazione. C' era la Banca Warburg, la Barclays, gli studi legali della City. La maggior parte degli italiani ascoltarono...Nasce addirittura , allora, la teoria del complotto dei banchieri della City e di Wall Street, alleati di Bossi, per mettere in ginocchio l'Italia e comprarsela per due dollari.
Resta ancora da capire qual è il”pandemonio” che intendono far scoppiare in Italia Meridionale e Sicilia.
…..
Continuando a citare Bernabei:
“…spingere l’Italia, o una buona parte d’Italia verso il terzo mondo, portare in Europa, casomai, il Nord del paese. “ La grande finanza mondiale, i cosiddetti gnomi della City di Londra o di Amsterdam, hanno sempre avuto un grande interesse per il “filetto” europeo, cioè valle del Rodano, Val Padana, Croazia, Slovenia, Baviera, un’area in prossimità della quale… (si sta svolgendo) una sanguinosa guerra che ha appunto isolato e reso disponibile la parte ricca del filetto, rispetto a quella più povera… i cui profughi continuano ad arrivare in Italia, e che ha ancora una volta lo scopo di far nascere in Italia chissà quale pandemonio… (con) la complicità di settori della burocrazia statale, mentre la manovalanza è assoldata nelle mafie di tutto il mondo… e dei servizi segreti che hanno sempre coordinato la loro politica in seno alla Nato” (pag. 87)
“..la City (di Londra), cioè il mondo finanziario. Da questo mondo viene la spinta alla cosiddetta “globalizzazione finanziaria” … e non importa se il saldo di questa operazione è una disoccupazione mondiale raddoppiata o triplicata.” (pag. 219) --
--Se poi persino il
vicequestore di Palermo dott. Gioacchino Genchi dice PUBBLICAMENTE (intervista pubblicata su La Sicilia) "….con la strage di Capaci per impedire ad Andreotti di diventare presidente della Repubblica….. Bush, Gorbaciov, e anche Craxi e Andreotti sono finiti tutti, per un verso o per l'altro….Perché andavano a contrastare con quel loro atteggiamento tutta una serie di interessi di chi invece aveva l'interesse opposto di armare i vari eserciti portandoli in guerra. L'industria bellica molto spesso è più forte delle nomenklature politiche
Se …[si] considera l'evoluzione delle indagini, i rapporti internazionali, il famoso viaggio in America di Falcone, che c'è stato e non c'è stato, il tiepidismo americano, la vicenda Buscetta, le dichiarazioni di Buscetta al processo Dell'Utri poi rimangiate, la crociera di Buscetta, si intravede in trasparenza questo ruolo dei servizi informativi statunitensi
….. fino al giorno prima della strage “i nostri” testano la candidature di Forlani e gli fanno mancare cinque voti, perché l'affossamento di Forlani doveva servire a portare Andreotti alla presidenza della Repubblica, c'era un'intesa con la destra e con la Lega, e nel momento in cui si apprende della strage, Martelli si trova nello studio di Andreotti. E già c'è tutto un piano preparato, perché Andreotti era riuscito a ricomporre i contrasti in seno al Psi tra Craxi e Martelli: per cui Andreotti andava al Quirinale, Craxi alla presidenza del Consiglio, Martelli agli Esteri e si parlava di Falcone come possibile ministro dell'Interno.
La strage di Capaci doveva servire a che tutto questo non accadesse, perché c'è stato l'effetto ridondante di ritorno, con tutta una attività di denigrazione nei confronti di Andreotti, che poi alla fine porterà alla sue incriminazione e al processo"--