IN TRE OCCASiONI L'UOMO RIVELA LA SUA NATURA:QUANDO LA SUA MENTE CEDE ALL'IRA...

qualcuno ha anche idee valide .... e i ns governanti europei invece solo chiacchere e distintivo ...


BOLOGNA (MF-DJ)--"L'Italia oggi e' una delle grandi domande aperte per
il mondo intero. Questa settimana e' cruciale per il futuro del Paese.
Entro la prossima settimana occorre annunciare delle riforme credibili
sulle tasse, sul lavoro, sulle pensioni, sulle universita' e
sull'efficienza dell'apparato governativo".

Lo ha detto l'economista Jacques Attali, nel suo intervento al convegno
del Cersaie, parlando della situazione economica che riguarda sia il
nostro Paese che quella di tutto il mondo.

"Siamo in una fase storica particolare", ha proseguito l'economista.
"Molti credono che la crisi sia superata ma io non ci credo. La chiave di
volta di tutto e' che non ci puo' essere un mercato sostenibile senza
delle leggi e senza un ordine. Stiamo vivendo una globalizzazione deimercati, ma cosa significa globalizzazione se manca quella delle leggi? La
crisi e' iniziata proprio perche' non ci sono regolamentazioni. L'unica
cosa che si e' deciso e' stata quella di rinviare il problema,
determinando un aumento del debito pubblico. Oggi non si fa altro che
aspettare. Anche l'Unione Europea ha aumentato l'indebitamento, ma non
abbiamo mosso nulla e quando non riusciamo piu' a sostenere il debito, ci
rivolgiamo alla Banca Centrale. Cosi' facendo si da' origine ad una libera
creazione di denaro senza una soluzione".

"La Grecia", ha continuato Attali, "rappresenta solo il 2% del debito
europeo. E' un problema facile da risolvere, eppure non si e' trovata una
soluzione. La Grecia potrebbe cadere ancora prima di ricevere i voti" per
un nuovo finanziamento. "Dopo la Grecia potrebbe toccare alla Spagna,
all'Irlanda, al Portogallo, all'Italia e alla Francia".

In particolare, spiega l'economista, il fututo del nostro Paese e'a
rischio per una serie di motivi. "Innanzitutto l'indebitamento pubblico,
la carenza di implementazione delle leggi, non c'e' credibilita'
nell'implementare le riforme e l'Italia non e' in grado di trovare un
equilibrio" tra le sue ricchezze e le sue poverta'. "Occorre fare qualcosa
di serio in tempi brevi, nei prossimi giorni. Altrimenti ci sara' la banca
rotta della Grecia, una mancanza di fiducia delle banche italiane e
francesi, una mancata fiducia italiana di restituire il debito, una
mancanza di fiducia dell'Europa nel risolvere i problemi italiani e infine
ci sara' il crollo dell'euro. L'euro non sopravvivera' senza un budget
federale. Se non abbiamo uno stato europeo, l'euro non sopravvivera' tra
10 anni. Se crollera' l'euro, crollera' il mercato unico. Noi abbiamo
fatto l'euro proprio per sostenere il mercato unico. Si rischia di fare
dei passi indietro e di tornare ai Trattati di Roma".

Per evitare che cio' accada "e' necessario che tutti facciano qualcosa
per dare credibilita' e per far diventare l'Italia un player" tra i Paesi
dell'Europa. "Bisogna trovare il modo per aumentare le tasse al fine di
ridurre il debito", sottolinea Attali.

Infine, ritornando a parlare della situazione europea, l'economista
afferma che "aumentare la liquidita' e' stato un errore. Quello di cui
bisognerebbe rendersi conto e' che l'Europa non ha debito, a differenza di
quanto accade per gli Usa o per il Giappone. Per cui sarebbe facile creare
degli Eurobond con cui creare un livello di prestito globale. Questa e' la
soluzione migliore perche' si aumenterebbero gli investimenti e le
innovazioni. Occorrerebbe creare una nuova tassa europea per ripagare il
debito" dei songoli Paesi e istituire "un controllo delle istituzioni
europee per limitare il deficit di ogni singolo Paese dell'Unione europea".
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto