ahoo ma vi siete affezionati a Gino Strada ma lasciatelo stare, ancora non riesco a capire da dove esce tutto questo astio nei suoi confronti , se me lo spiegate nell'altro post mi fate un favore.
Ritornando in topic io non godo perchè non sono masochista, però c'è da dire che siamo stati brutti e sfigati
Squadra alla frutta
non cercate alibi
dal nostro inviato GIANNI MURA
A CASA, con rabbia perché tra Danimarca e Svezia finisce 2-2, guarda caso. E con le lacrime di Cassano, convinto di aver segnato il gol che valeva la qualificazione. Quando s'avvicina alla panchina gli dicono qual è la situazione. È difficile parlare di una partita che non ho visto, ma è davvero una combinazione che sull'altro campo sia uscito il 2-2 di cui si è parlato per tanti giorni. Posso parlare di quella che ho visto, e l'Italia ancora una volta ha giocato male. Un po' meglio che con la Danimarca, decisamente peggio che con la Svezia.
Il primo tempo è stato praticamente buttato via, solo un bel tiro di Fiore con una respinta del portiere su cui Del Piero falliva il più facile dei gol. E poi ancora affanno, ancora la strada in salita, il risultato da ribaltare. Un rigore di Materazzi su Berbatov, alla fine del primo tempo. Di quelli che nel nostro campionato non sempre si danno, ma qui sì. La stessa severità l'arbitro Ivanov non ha avuto per una falciata a Cassano nel secondo tempo, ma prendersela con l'arbitro sarebbe assurdo, è un film che abbiamo già visto ai Mondiali.
Viceversa, è molto forte il sospetto che questa squadra non sia così forte come credeva o come molti credevano. Anche battere la Bulgaria, che ha fatto la sua onesta partita, perché non ci teneva a finire a quota zero, è stata una faticaccia. E ancora bisogna dire grazie a Buffon, che ha salvato il risultato prima del gol di Cassano.
Se a Porto c'è stata torta, siamo sempre in tema di dessert: qui c'era una squadra alla frutta. Incapace, per esempio, d'imporre da subito il suo gioco. Troppo lenta, lunga, slegata. Sotto una pioggia forte, s'è capito subito che qualcuno non era in serata: Del Piero, il peggiore, non si capisce perché Trapattoni l'abbia tenuto in campo fino all'ultimo. La carta Di Vaio, tanto per dire, andava giocata prima, se non altro per sfruttare la sua velocità.
Questi sono tutti discorsi inutili, perché l'Italia, per come è andata sull'altro campo, avrebbe potuto vincere 10-0 e sarebbe stata eliminata. Ma sarebbe stata un'altra eliminazione. Questa è mestissima, meritata, e all'insegna di un gioco insufficiente. Riguardando tutta questa spedizione, durata così poco, è facile dire che il primo passo verso l'eliminazione è stato con la Danimarca. Con la Svezia è stata una partita bella e con poca fortuna.
Buffon si conferma uno dei migliori portieri del continente, e torna a casa avendo beccato due gol, uno su colpo di tacco impossibile, l'altro su calcio di rigore. Ieri c'è stata una buona reazione all'inizio del secondo tempo, e ha portato al pareggio di Perrotta. In serata confusa Pirlo, anche perché le nostre punte avevano spesso la tendenza a finire in fuorigioco, e quindi il passaggio andava rallentato.
Una grandissima partita ha fatto Zambrotta, che ha giocato da terzino, da ala e, dopo l'uscita di Perrotta anche da centrocampista centrale. Davanti, ancora una volta le cose migliori le ha mostrate Cassano. Suo il gol dell'illusione, sua la traversa che poi ha portato al gol di Perrotta. Sue anche alcune intuizioni, ma nel deserto.
Corradi stranamente s'è ritrovato spesso a giocare alle spalle di due compagni, non ha quasi mai tirato in porta. Trapattoni, che aveva tenuto Vieri a riposo precauzionale, ha deciso di mandarlo in campo all'8' st. Vieri si è fatto notare per avere spedito alti cinque colpi di testa, forse in un'occasione è stato strattonato. Altro non ha fatto.
Adesso si possono premere diversi tasti: quello dell'arbitro ostile, anche se Ivanov non è Moreno, anzi è considerato uno dei migliori in Europa. E anche quello degli avversari sleali, che rimandano a casa un'Italia che, non va dimenticato, i suoi cinque punti li ha pur fatti. In altri gironi, si è stati promossi con quattro. Ma questo non era un girone difficile, non trasformiamo in mostri gli avversari.
L'Italia si è trovata in una situazione difficile per demeriti suoi. Di sette partite ufficiali, tra Mondiali ed Europei, incontrando Ecuador, Croazia, Messico, Corea del Sud, Danimarca, Svezia, Bulgaria, l'Italia di Trapattoni ha vinto solo la prima e, nei minuti di recupero, l'ultima. Qualcosa vorrà pur dire.
Forse il campionato e le coppe europee ispirano descrizioni di grandezze relative, forse abbiamo costruito dei monumenti con una base poco solida. Sono considerazioni che approfondiremo, è già abbastanza difficile fare ordine nei pensieri quando si dettano queste righe da uno stadio praticamente vuoto, dove continua a piovere.
Tra Spagna e Italia da mesi c'era una polemica sul bel gioco, sulla bellezza e l'efficacia delle rispettive scuole. Già a casa la Spagna, ora va a casa l'Italia. Non tutto previsto, ma tutto regolare.
(23 giugno 2004)
) hanno fatto cambi ben peggiori e non hanno subito un gol di tacco all'incrocio dei pali, altrimenti parlavamo di ben altro.