A chi credere????
DESCRITTA COME UNA PROSTITUTA
«La vittima di Dsk riceveva clienti
anche quando era ospite della Procura»
Il NYPost: «Voleva essere pagata da Strauss-Kahn»
DESCRITTA COME UNA PROSTITUTA
«La vittima di Dsk riceveva clienti
anche quando era ospite della Procura»
Il NYPost: «Voleva essere pagata da Strauss-Kahn»
WASHINGTON – Gli investigatori privati ingaggiati da Dominique Strauss Kahn hanno lavorato sodo e bene. Dopo l’arresto del politico francese hanno messo sotto osservazione Nafissatou, la cameriera che ha denunciato lo stupro, e hanno scoperto molte cose. «Rivelazioni» poi passate alla stampa. Altre storie sono state scovate – con grande rabbia – dagli uomini della procura. Ed ecco il fiume di indiscrezioni che hanno danneggiato l’immagine e la credibilità della donna africana. L’ultimo – o penultimo – scoop è sempre dell’agguerrito
New York Post. Nafissatou – secondo il tabloid – è entrata nella suite di Straus-Kahn ed ha avuto un rapporto sessuale orale. Poi ha chiesto di essere pagata. Ma l’ex direttore del Fondo monetario si è rifiutato e l’ha trattata in modo sprezzante. Da qui la lite e anche la preoccupazione di Strauss-Kahn. Secondo questa ricostruzione la cameriera sapeva bene chi fosse il cliente della suite e inoltre era abituata a offrirsi in cambio di denaro. Perché quello era il suo secondo o primo lavoro.
NEI GIORNI SUCCESSIVI ALLA DENUNCIA - La seconda rivelazione, ancora sul
Post, riguarda i giorni seguenti alla denuncia. Nafissatou viene ospitata in un hotel di Brooklyn pagato dalla procura. Gli investigatori vogliono evitare che l’entourage di DSK possa cercare di corromperla. E cosa avviene? La donna continua a ricevere i suoi «clienti». Una storia che va avanti per giorni, con molti uomini che vanno a cercare Nafissatou. Dunque secondo questa versione la donna fa la prostituta senza doversi preoccupare delle spese logistiche. La camera era sul conto dei contribuenti. Infine un dettaglio, in parte già emerso nei giorni scorsi. L’uomo detenuto con il quale Nafissatou parla della possibilità di fare soldi con la vicenda Strauss Kahn è il suo secondo marito. Guineiano, capo di una rete di trafficanti di droga, è rinchiuso in una prigione dell’Arizona. Una delle ipotesi è che abbia usato il nome di Nafissatou per aprire conti bancari – dove sono stati trovati 100 mila dollari – e cinque utenze telefoniche indispensabili per gestire il traffico. La cameriera, davanti alle contestazioni dei magistrati, ha detto di non sapere nulla. Il caso, comunque, resta ancora aperto. Anche se tutto quello che è uscito sulla donna rischia di affossarlo per sempre. Un epilogo contrastato da quanti credono ancora alle accuse contro Strauss Kahn. Come ha detto una commentatrice, «una vittima di violenza per essere creduta deve essere immacolata, sposata con un santo e non aver mai bevuto un bicchiere di vino».
Guido Olimpio
03 luglio 2011 17:11