la donna perfetta esiste

non la fai te.....la subisci....eh eh

E' contradditorio ...

Cioè: se tu essere perfettibile, lo diventi (perfetto) per azione di uno stimolo (socialmente responsabile according to u) - Implica che esiste una perfezione trascendente da una nostra comune perfettibilità - che pero' dipende per l' appunto da quanto sopra esposto.

Ma: chi decide che una azione socialemnte responsabile la quale ti perfeziona è veramente perfetta o perfettibile? In altre parole senza scomodare -kant e la sua fondazione della metafisica dei costumi-se uno è (era) iscritto alla hitlerjugended ed era convintissimo che era una azione socialmente responsabile - ma noi postumi sappiamo che nn era cosi' ... forse la perfezione è solo uno stato d' animo?! :help:
 
l'innamoramento è una esperienza che fa sperimentare la perfezione,
ma non è sufficiente......... solo l'azione sociale responsabile puo' codificare lo stato di perfezione...

spero di capire meglio andando avanti il filo dei tuo pensiero.
mi è difficile parlare di perfezione, per un'opera d'arte si, credo, ma gli stati d'animo dell'uomo sono così mutevoli e difficili da capire che la fisica nucleare secondo me è molto più semplice....:titanic:
lo penso da molto tempo, forse te l'avevo già detto.
 
Mitologia.

L'uomo perfetto.

Vi era infatti un tempo in cui esistevano tre generi: Maschio, Femmina e Androgino, che aveva... entrambi i connotati. Aveva una forma rotonda, perfetta, quattro gambe e quattro braccia e due teste. La spiegazione per questi tre generi era che il maschio discendeva dal sole, la femmina dalla terra e l’androgino dalla luna, che partecipa sia all’Idea del sole che della luna. L’androgino era felice, poiché completo.
Ma Zeus e gli Dei erano gelosi della loro felicità, e si riunirono a consiglio: non potendo annientarli come avevano fatto con i giganti, né lasciarli vivere a quel modo, Zeus decise di spaccarli in due. Avrebbero camminato eretti, su due gambe.
Ma quando l’organismo umano fu diviso in due, ciascuna metà cercava la propria e cercavano di tornare di nuovo insieme. E quando una metà moriva e l’altra restava in vita, questa ne cercava un’altra simile. Ma morivano così di fame e accidia.
Zeus allora, impietositosi, trasferì i loro genitali sul davanti, così da costituire per loro mezzo il processo di procreazione. In questo modo una volta appagati gli uomini sarebbero tornati al lavoro, permettendo quindi la sopravvivenza.
Ognuno di noi così è una metà dell’uomo tagliato. O della donna tagliata.
 
spero di capire meglio andando avanti il filo dei tuo pensiero.
mi è difficile parlare di perfezione, per un'opera d'arte si, credo, ma gli stati d'animo dell'uomo sono così mutevoli e difficili da capire che la fisica nucleare secondo me è molto più semplice....:titanic:
lo penso da molto tempo, forse te l'avevo già detto.

in effetti sarebbe opportuno sostituire il termine perfezione (troppo cristallizzato nel linguaggio) con sublime (meno usato come termine e piu' ermeneutico)
 
Mitologia.

L'uomo perfetto.

Vi era infatti un tempo in cui esistevano tre generi: Maschio, Femmina e Androgino, che aveva... entrambi i connotati. Aveva una forma rotonda, perfetta, quattro gambe e quattro braccia e due teste. La spiegazione per questi tre generi era che il maschio discendeva dal sole, la femmina dalla terra e l’androgino dalla luna, che partecipa sia all’Idea del sole che della luna. L’androgino era felice, poiché completo.
Ma Zeus e gli Dei erano gelosi della loro felicità, e si riunirono a consiglio: non potendo annientarli come avevano fatto con i giganti, né lasciarli vivere a quel modo, Zeus decise di spaccarli in due. Avrebbero camminato eretti, su due gambe.
Ma quando l’organismo umano fu diviso in due, ciascuna metà cercava la propria e cercavano di tornare di nuovo insieme. E quando una metà moriva e l’altra restava in vita, questa ne cercava un’altra simile. Ma morivano così di fame e accidia.
Zeus allora, impietositosi, trasferì i loro genitali sul davanti, così da costituire per loro mezzo il processo di procreazione. In questo modo una volta appagati gli uomini sarebbero tornati al lavoro, permettendo quindi la sopravvivenza.
Ognuno di noi così è una metà dell’uomo tagliato. O della donna tagliata.

i miti contengono delle intuizioni, ma vanno demitizzati.....
 
Caro Carro, io ritengo che Dio sia una verità intuibile ma non conoscibile.
Ogni giorno della nostra vita è una sorpresa in questo. Ci sarà sempre un margine tra ciò che pretendiamo e quello che ci viene concesso.
Ma pensa tu che c'è gente che muore da ateo la cui intelligenza è così acuta che riuscirebbe anche a dimostrare il contrario senza esserne minimamente cosciente e, viceversa, colui che crede ciecamente che si trova così lontano da dove creder di poter aver guadagnato l'inferno materializzandolo di fronte agli scettici.
C'è troppo nel mondo e nell'universo che non sia una summa di contraddizioni che tenga bilanciato e oscuro il concetto del vero o del falso.
Ma l'importante è che ognuno scelga la sua strada, la strada è la costruzione e la comprensione, l'analisi, con l'evoluzione della propria personalità, del percorso verso il quale è responsabilmente creativo circa la propria autonomia di pensiero.
 

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