Ignatius
sfumature di grigio
C'è un fantasma che incombe. In Internet, e poi nella stampa "ufficiale", potrebbe non essere la censura di chissà chi a fare sparire le voci libere, bensì proprio la possibilità di scrivere, liberamente, tutto quello che si vuole, fandonie e idiozie comprese.
Lo spunto per questa riflessione viene da un articolo odierno.
Gianroberto Casaleggio (che da poco ho saputo che è un esperto informatico nonché collaboratore di Beppe Grillo), esercita la sua professione tramite uno Studio Associato.
Uno degli associati, Enrico Sassoon, si è dimesso dallo Studio Casaleggio con una interessante lettera aperta, che spiega le ragioni della sua uscita.
In pratica Sassoon dichiara che si è stufato di leggere insinuazioni (dietrologie) su chi sia il suo oscuro "mandante", deduzioni strampalate (dal suo cognome ebraico, qualcuno è risalito ad una famiglia che 250 (duecentocinquanta) anni fa commerciava in droghe e spezie con Cina e India e ha dedotto con certezza che Sassoon appartiene ad una potente dinastia di narcotrafficanti), associazioni del suo nome alla Massoneria, agli illuminati, alle Multinazionali, e ovviamente all'immancabile Bilderberg.
E mette in guardia su questo fenomeno che non riguarda solo lui, ma che è una sorta di virus che si sta impadronendo della Rete, "luogo democratico per eccellenza, al quale chiunque può accedere per dare voce alle proprie opinioni, può diventare arena di violenza incontenibile, diffamazione incontrastabile, di vera e propria delinquenza mediatica".
In effetti la Rete è popolata (anche) da apparenti divulgatori di notizie che non sono altro che ottenebrati Fanatici della teoria del complotto a tutti i costi, promotori di blog e siti nazi-fascisti e razzisti, nonché di gruppi di varia natura (dai circoli vegetariani a club politici o territoriali).
E, cosa che per Sassoon non è più sopportabile, il contagio della calunnia e del delirio della teoria del complotto in varie forme rischia di estendersi: da qualcuno di quei blog, per i quali Sassoon prevedeva "il progressivo declino a causa della palese idiozia e argomentazioni", alcune pagine sono state riprese sulla rivista MicroMega, e poi dalla stampa "ufficiale".
Una cosa che non sapevo è che la teoria del complotto non riguarda solo Ebrei, Massoni e Plutocrati infiltrati in ogni ingranaggio finanziario del pianeta: i complottisti si dicono sicuri che anche Beppe Grillo sia un burattino manovrato dalla "destra americana", e che gli onnipresenti "Poteri forti" si siano infiltrati nello stesso Movimento 5 Stelle.
E quindi?
Finirà che, quando ci si accorgerà di tutte le vaccate che girano in libertà (ovvero: senza censura ma anche senza controllo) in rete e che forse contamineranno anche le altre fonti di informazioni, nessuno crederà più a niente?
Butteremo il bambino con l'acqua sporca?
Lo spunto per questa riflessione viene da un articolo odierno.
Gianroberto Casaleggio (che da poco ho saputo che è un esperto informatico nonché collaboratore di Beppe Grillo), esercita la sua professione tramite uno Studio Associato.
Uno degli associati, Enrico Sassoon, si è dimesso dallo Studio Casaleggio con una interessante lettera aperta, che spiega le ragioni della sua uscita.
In pratica Sassoon dichiara che si è stufato di leggere insinuazioni (dietrologie) su chi sia il suo oscuro "mandante", deduzioni strampalate (dal suo cognome ebraico, qualcuno è risalito ad una famiglia che 250 (duecentocinquanta) anni fa commerciava in droghe e spezie con Cina e India e ha dedotto con certezza che Sassoon appartiene ad una potente dinastia di narcotrafficanti), associazioni del suo nome alla Massoneria, agli illuminati, alle Multinazionali, e ovviamente all'immancabile Bilderberg.
E mette in guardia su questo fenomeno che non riguarda solo lui, ma che è una sorta di virus che si sta impadronendo della Rete, "luogo democratico per eccellenza, al quale chiunque può accedere per dare voce alle proprie opinioni, può diventare arena di violenza incontenibile, diffamazione incontrastabile, di vera e propria delinquenza mediatica".
In effetti la Rete è popolata (anche) da apparenti divulgatori di notizie che non sono altro che ottenebrati Fanatici della teoria del complotto a tutti i costi, promotori di blog e siti nazi-fascisti e razzisti, nonché di gruppi di varia natura (dai circoli vegetariani a club politici o territoriali).
E, cosa che per Sassoon non è più sopportabile, il contagio della calunnia e del delirio della teoria del complotto in varie forme rischia di estendersi: da qualcuno di quei blog, per i quali Sassoon prevedeva "il progressivo declino a causa della palese idiozia e argomentazioni", alcune pagine sono state riprese sulla rivista MicroMega, e poi dalla stampa "ufficiale".
Una cosa che non sapevo è che la teoria del complotto non riguarda solo Ebrei, Massoni e Plutocrati infiltrati in ogni ingranaggio finanziario del pianeta: i complottisti si dicono sicuri che anche Beppe Grillo sia un burattino manovrato dalla "destra americana", e che gli onnipresenti "Poteri forti" si siano infiltrati nello stesso Movimento 5 Stelle.
E quindi?
Finirà che, quando ci si accorgerà di tutte le vaccate che girano in libertà (ovvero: senza censura ma anche senza controllo) in rete e che forse contamineranno anche le altre fonti di informazioni, nessuno crederà più a niente?
Butteremo il bambino con l'acqua sporca?