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Forumer storico
Talia 2005: la giornata tipo del top trader Alberto Mussa
In una sala gremita di gente, il top trader Alberto Mussa ha illustrato nel dettaglio la sua giornata tipo per l’operatività in Borsa, suddivisa in quattro fasi.
La prima ha inizio alle 8 del mattino e si protrae fino all’apertura dei mercati, ed è quella in cui viene inizialmente effettuata l’analisi dei titoli solitamente tradati. E’ d’obbligo poi uno sguardo alla chiusura del mercato giapponese che può offrire alcuni suggerimenti sulla probabile apertura dei listini europei, per i quali si va monitorare anche il close di Wall Street, con particolare attenzione al differenziale di prezzo tra il livello segnato in corrispondenza della chiusura dell’indice domestico e quello delle 22 ora italiana.
Nella seconda fase, dalle 9.10 alle 14.30, Mussa entra nel vivo dell’operatività che solitamente però non ha inizio prima delle 9.40, dal momento che fino a quell’ora non prende una decisione precisa, ed è quindi preferibile attendere, per cercare di capire cosa faranno in seguito le “mani forti”. Questa scelta, se da una parte ha un aspetto negativo perché spesso si perdono delle buone occasioni che si concretizzano proprio nella prima mezz’ora, dall’altra però riduce il rischio di operazioni che potrebbero essere effettuate in maniera sbagliata, data la scarsa direzionalità del mercato.
L’operatività di Mussa contempla circa 20 operazioni in una giornata tipo, con 40 eseguiti, a metà strada tra lo scalping e il trading vero e proprio, concentrando l’attenzione esclusivamente su 4/5 titoli. Per questi ultimi viene solitamente preso come riferimento un grafico a 4 giorni, sul quale si cercano di individuare eventuali gap aperti, mentre si passa a quello a 10 giorni per avere maggiori informazioni che potrebbero essere non del tutto chiare nel precedente.
Con riferimento alle tecniche e alle strategie operative adottate, l’orientamento del top trader è quello di fondere insieme diverse tipologie, anche perché il mercato si muove in maniera diversa durante la giornata e ciò renderebbe impossibile l’adozione di un solo modello.
La scelta di ogni singola tecnica dipende da vari fattori tra cui in primis la profittabilità della stessa, la sua “manifestazione”, ossia il numero di volte in cui è possibile applicarla, e infine la sua rischiosità, al fine di ponderare al meglio il rapporto di rendimento/rischio. Ingenerale si tratta comunque di strategie con rischio piuttosto contenuto che, offrono il vantaggio di limitare al massimo le perdite, pur costringendo spesso a perdere delle buone occasioni.
Insieme alla tecniche adottate, gli ordini di acquisto e vendita su un titolo si basano anche sull’analisi di alcuni elementi, quali massimo e minimo giornaliero, della settimana precedente e del mese. Con un’attenzione sempre rivolta ad eventuali gap lasciati aperti, un altro supporto viene offerto dalla media mobile a 50 e 200 giorni, da alcuni oscillatori quali l’RSI e dall’analisi dei volumi di scambio e dei titoli che appartengono allo stesso settore di riferimento.
La terza fase della giornata è quella più breve che va dalle 14.30 alle 15.30, un orario in cui Mussa preferisce rimanere flat, in quanto spesso si assiste alla diffusione di dati macro in America che rendono molto rischiosa la presenza sul mercato nei minuti immediatamente precedenti e successivi alla comunicazione degli stessi. Da questo momento, il monitoraggio del future sul Dax lascia il posto all’analisi dei futures americani che diventano i piloti dell’intero mercato.
Solo quando i listini sembrano aver ripreso una precisa direzione, si valutano eventualmente nuovi ingressi, destinati comunque ad essere chiusi prima delle 17,15 perché in seguito si hanno dei movimenti spesso improvvisi e poco gestibili, in corrispondenza dell’asta di chiusura.
La giornata si chiude infine con la quarta fase, quella che va dalle 17.40 alle 18, solitamente dedicata all’analisi grafica dei titoli preferiti, e al controllo di tutte le operazioni effettuate, al fine di individuare errori commessi, che non andranno ripetuti il giorno successivo.
In una sala gremita di gente, il top trader Alberto Mussa ha illustrato nel dettaglio la sua giornata tipo per l’operatività in Borsa, suddivisa in quattro fasi.
La prima ha inizio alle 8 del mattino e si protrae fino all’apertura dei mercati, ed è quella in cui viene inizialmente effettuata l’analisi dei titoli solitamente tradati. E’ d’obbligo poi uno sguardo alla chiusura del mercato giapponese che può offrire alcuni suggerimenti sulla probabile apertura dei listini europei, per i quali si va monitorare anche il close di Wall Street, con particolare attenzione al differenziale di prezzo tra il livello segnato in corrispondenza della chiusura dell’indice domestico e quello delle 22 ora italiana.
Nella seconda fase, dalle 9.10 alle 14.30, Mussa entra nel vivo dell’operatività che solitamente però non ha inizio prima delle 9.40, dal momento che fino a quell’ora non prende una decisione precisa, ed è quindi preferibile attendere, per cercare di capire cosa faranno in seguito le “mani forti”. Questa scelta, se da una parte ha un aspetto negativo perché spesso si perdono delle buone occasioni che si concretizzano proprio nella prima mezz’ora, dall’altra però riduce il rischio di operazioni che potrebbero essere effettuate in maniera sbagliata, data la scarsa direzionalità del mercato.
L’operatività di Mussa contempla circa 20 operazioni in una giornata tipo, con 40 eseguiti, a metà strada tra lo scalping e il trading vero e proprio, concentrando l’attenzione esclusivamente su 4/5 titoli. Per questi ultimi viene solitamente preso come riferimento un grafico a 4 giorni, sul quale si cercano di individuare eventuali gap aperti, mentre si passa a quello a 10 giorni per avere maggiori informazioni che potrebbero essere non del tutto chiare nel precedente.
Con riferimento alle tecniche e alle strategie operative adottate, l’orientamento del top trader è quello di fondere insieme diverse tipologie, anche perché il mercato si muove in maniera diversa durante la giornata e ciò renderebbe impossibile l’adozione di un solo modello.
La scelta di ogni singola tecnica dipende da vari fattori tra cui in primis la profittabilità della stessa, la sua “manifestazione”, ossia il numero di volte in cui è possibile applicarla, e infine la sua rischiosità, al fine di ponderare al meglio il rapporto di rendimento/rischio. Ingenerale si tratta comunque di strategie con rischio piuttosto contenuto che, offrono il vantaggio di limitare al massimo le perdite, pur costringendo spesso a perdere delle buone occasioni.
Insieme alla tecniche adottate, gli ordini di acquisto e vendita su un titolo si basano anche sull’analisi di alcuni elementi, quali massimo e minimo giornaliero, della settimana precedente e del mese. Con un’attenzione sempre rivolta ad eventuali gap lasciati aperti, un altro supporto viene offerto dalla media mobile a 50 e 200 giorni, da alcuni oscillatori quali l’RSI e dall’analisi dei volumi di scambio e dei titoli che appartengono allo stesso settore di riferimento.
La terza fase della giornata è quella più breve che va dalle 14.30 alle 15.30, un orario in cui Mussa preferisce rimanere flat, in quanto spesso si assiste alla diffusione di dati macro in America che rendono molto rischiosa la presenza sul mercato nei minuti immediatamente precedenti e successivi alla comunicazione degli stessi. Da questo momento, il monitoraggio del future sul Dax lascia il posto all’analisi dei futures americani che diventano i piloti dell’intero mercato.
Solo quando i listini sembrano aver ripreso una precisa direzione, si valutano eventualmente nuovi ingressi, destinati comunque ad essere chiusi prima delle 17,15 perché in seguito si hanno dei movimenti spesso improvvisi e poco gestibili, in corrispondenza dell’asta di chiusura.
La giornata si chiude infine con la quarta fase, quella che va dalle 17.40 alle 18, solitamente dedicata all’analisi grafica dei titoli preferiti, e al controllo di tutte le operazioni effettuate, al fine di individuare errori commessi, che non andranno ripetuti il giorno successivo.
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