La guerre sono l'unica alternativa? Discutiamone...

genesta

Forumer attivo
Mi spiace che mi consideri un nemico.

Individui come tali tutti coloro che non sono del tuo stesso avviso, oppure ho detto qualcosa che ti ha offeso personalmente?

Dobbiamo chiarire, comunque, che il termine "Americani", nelle mie disquisizioni moralistiche (di cui, tra l'altro, non é che abbia proprio le carte in regola), riguarda tutti quei paesi con lo spirito troppo "espansivo", in virtù del quale colonizzano il mondo pretendendo il predominio e imponendo i loro usi, i loro costumi e la ... loro democrazia!

Quindi, tale discorso va esteso oltre i confini della "America".

Tu dici, peraltro:

<< Non mi piace per niente che le regole che dovrebbero far andare avanti il mondo nei prossimi decenni le dettino i paesi industrializzati con l'america in primis. >>

E chi ti aspetti le faccia le regole se non coloro che impongono il loro predominio?

Però lo accetti, mi sembra di aver capito. E cerchi di convincere gli altri a fare altrettanto.

Ed in virtù di cosa lo accetti? In virtù di una lattina di coca-cola e di un paio di jeans!

Quando, poi, parli dell'Europa dici che ci è stata imposta dall'alto.

Chi?

I nostri governanti, intendi?

Coloro che abbiamo votato democraticamente.

O forse vi è stato un qualche broglio elettorale di cui non sono a conoscenza, che poi è ciò che è avvenuto verosimilmente negli stati uniti nel recente passato?
 
UP!


Ecco cosa scrive il nostro Dylan:

Che fai scappi?
Ho detto qualcosa che non va ? Fuori luogo ? e perche' ?, O forse hai esaurito gli argomenti?
Su; non aver paura fai vedere che hai gli attributi.
Questo e' un fol per discussioni mica un ring di wrestling.
A proposito mi piace pure il wrestling, lo so sono tutte finzioni, le solite americanate. pero' mi piace.
Come si dice: E' solo rock'n roll ma mi piace... oh!!!! ...si mi piace.



Bhe! Come vedi gli attributi li ho fatti vedere e non sono scappato.

Tu, invece? :rolleyes:
 
Ci sono. Io non ti considero affatto un nemico , anzi scusami se prima ci sono andato un po pesante. Se io dovessi considerare nemici tutti quelli che non la pensano come me , che facciamo? andiamo in giro con le pistole?
Io accetto ( tra virgolette ) il predominio americano perchè non vedo alternative. Un volta c'erano i blocchi quello sovietico e quello occidentale, tu chi avresti scelto?
Oggi invece cosa abbiamo? Meglio stare sotto l'america oppure coi talebani ? Oppure sotto regimi come quello di teheran o della corea del nord ? Io inorridisco al solo pensiero, per questo accetto l'america pur con tutti i suoi difetti.
E poi visto che tu parli di libertà violate, vorei sapere in cosa l'america ti ha privato ,quali libertà ti ha tolto. Pensi che siamo succubi dell'america solo perchè mandiamo le nostre truppe in giro?
Non è affatto così ,nel caso delliraq l'america ha semplicemente chiesto la nostra collaborazione, non l'ha imposta , tanto è vero che francia e germania non hanno aderito. E' stata una scelta del nostro goveno condivisibile o no.
Riguardo all'europa è ovvio che sono stati i nostri governi a imporcela, a me non hanno mica chiesto se ero d'accordo o meno, così come non l'anno chiesto a te.
E ti dico la verità a me fa più paura l'europa con le sue regole assurde e a volte liberticide che non la presenza americana.
 
Vorrai scusarmi tu se, d'un tratto ho perso interesse per l'argomento.

Tra l'altro sono dispiaciuto per aver contribuito al blocco del thread dedicato alle vittime dell'attentato.

Ciao.
 
Gli "americani" siamo tutti noi che ci pregiamo appartenere al mondo occidentale.

Gli Americani veri, nell'accezione che indica il popolo indigeno di quelle terre, ossia i "pellirosse", sono stati stati i primi ad essere annientati dal processo di "americanismo", il quale non si è più arrestato da allora.

Cos'é che caratterizza l'americanismo?

Sfruttamento delle risorse naturali, industrializzazione, potere economico, godimento della vita umana a discapito di quella faunistica e floreale.
E non solo, anche a scapito degli altri esseri umani in quelle parti del mondo che ancora concepiscono uno stile di vita bastato sulla comunione, sulla simbiosi, con la natura.

Siamo spreconi e consumisti. Per questi scopi sfruttiamo e depuriamo tutte le risorse naturali finché non le abbiamo esaurite ed allora andiamo a prelevarle altrove, credendo illusoriamente che la nostra terra sia, invece, inesauribile.

Perché i nostri piani si attuino, per rendere giustificabili le invasioni di terre "vergini" con lo scopo di abusarne per poi sfruttarle economicamente, non ci facciamo molti scrupoli.

Le invadiamo con il pretesto di salvare, di liberare, la gente che vi abita, da cosa? Da noi stessi. Come fa la mafia del racket : pretende un compenso in denaro per proteggere le loro attività da loro stessi.

Gli vendiamo le armi e quando essi iniziano a utilizzarle abbiamo finalmente il plauso per eliminarli perché divenuti troppo pericolosi con le armi in mano.

Questo processo è inesorabile, non si fermerà se non quando il mondo sarà tutto covertito all' "americanesimo".

Poi, cosa faremo?

Quando il mondo non avrà più risorse da sfruttare, andremo a cercare nuovi pianeti e se saranno abitati tanto peggio per chi vi abita, con le buone o con le cattive ci prenderemo anche quelli.

Io so che le mie riflessioni non conducono a nulla, perché le riflessioni a nulla servono. Noi non siamo abituati a riflettere, non più, siamo americani, agiamo e basta.

Tuttavia, se noi siamo contenti di questo modo di vivere, bene, ma, per favore, non facciamo finta di essere addolorati perché la foresta dell'Amazzonia sta scomparendo, non fingiamo sconforto perché per via del nostro consumismo abbiamo inquinato irreversibilmente l'acqua, la terra e l'atmosfera.

Non fingiamoci afflitti per il susseguirsi delle guerre: Ve l'immaginate se, per agguantare le ricchezze dell'ambiente di una comunità che non ci appartiene glie lo chiedessimo?

<< Per piacere, visto che abbiamo prosciugato il nostro sottosuolo, ci regalereste tutto il petrolio che é contenuto nel vostro? >>

<< Signor africano, visto che lei non attribuisce molta importanza alle pietre che, invece, noi riteniamo preziose, le dispiacerebbe se occupassimo le vostre terre per scavare qua e la in cerca di oro e diamanti? >>.

Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
 
genesta ha scritto:
Gli "americani" siamo tutti noi che ci pregiamo appartenere al mondo occidentale.

Gli Americani veri, nell'accezione che indica il popolo indigeno di quelle terre, ossia i "pellirosse", sono stati stati i primi ad essere annientati dal processo di "americanismo", il quale non si è più arrestato da allora.

Cos'é che caratterizza l'americanismo?

Sfruttamento delle risorse naturali, industrializzazione, potere economico, godimento della vita umana a discapito di quella faunistica e floreale.
E non solo, anche a scapito degli altri esseri umani in quelle parti del mondo che ancora concepiscono uno stile di vita bastato sulla comunione, sulla simbiosi, con la natura.

Siamo spreconi e consumisti. Per questi scopi sfruttiamo e depuriamo tutte le risorse naturali finché non le abbiamo esaurite ed allora andiamo a prelevarle altrove, credendo illusoriamente che la nostra terra sia, invece, inesauribile.

Perché i nostri piani si attuino, per rendere giustificabili le invasioni di terre "vergini" con lo scopo di abusarne per poi sfruttarle economicamente, non ci facciamo molti scrupoli.

Le invadiamo con il pretesto di salvare, di liberare, la gente che vi abita, da cosa? Da noi stessi. Come fa la mafia del racket : pretende un compenso in denaro per proteggere le loro attività da loro stessi.

Gli vendiamo le armi e quando essi iniziano a utilizzarle abbiamo finalmente il plauso per eliminarli perché divenuti troppo pericolosi con le armi in mano.

Questo processo è inesorabile, non si fermerà se non quando il mondo sarà tutto covertito all' "americanesimo".

Poi, cosa faremo?

Quando il mondo non avrà più risorse da sfruttare, andremo a cercare nuovi pianeti e se saranno abitati tanto peggio per chi vi abita, con le buone o con le cattive ci prenderemo anche quelli.

Io so che le mie riflessioni non conducono a nulla, perché le riflessioni a nulla servono. Noi non siamo abituati a riflettere, non più, siamo americani, agiamo e basta.

Tuttavia, se noi siamo contenti di questo modo di vivere, bene, ma, per favore, non facciamo finta di essere addolorati perché la foresta dell'Amazzonia sta scomparendo, non fingiamo sconforto perché per via del nostro consumismo abbiamo inquinato irreversibilmente l'acqua, la terra e l'atmosfera.

Non fingiamoci afflitti per il susseguirsi delle guerre: Ve l'immaginate se, per agguantare le ricchezze dell'ambiente di una comunità che non ci appartiene glie lo chiedessimo?

<< Per piacere, visto che abbiamo prosciugato il nostro sottosuolo, ci regalereste tutto il petrolio che é contenuto nel vostro? >>

<< Signor africano, visto che lei non attribuisce molta importanza alle pietre che, invece, noi riteniamo preziose, le dispiacerebbe se occupassimo le vostre terre per scavare qua e la in cerca di oro e diamanti? >>.

Chi è causa del suo mal pianga se stesso.



Questi ragionamenti e riflessioni io le facevo quando avevo 20 anni , non che adesso non le faccia più ,è solo che adesso a quelle riflessioni se ne aggiungono altre.
E le nuove riflessioni sono queste: tutti siamo ambientalisti e io per primo , ma solo che adesso siamo per così dire abituati bene , anzi troppo bene.
Chi di noi rinuncerebbe ad esempio all'automobile, al televisore, al cellulare,al computer e via discorrendo.
Guarda solo che casino è successo per un black out , sembrava la fine del mondo , eppure cosa è sucesso? Nulla è solo mancata la luce per qualche ora, ma tanto è bastato per gettare molti nel panico, e quello che è successo prima in america è stato ancora peggio.
Prova ad immaginare cosa succederebbe nel mondo occidentale se ad un certo punto gli arabi dicessero: noi da domani non vi diamo più una goccia di petrolio. E guarda che non è un ipotesi campata per aria, infatti l'arabia saudita non è più quell'alleato affidabile che era un tempo. Molti terroristi provengono proprio da lì e come saprai bin laden è uno sceicco arabo. Sarà per questo forse che gli americani stano cercando di aprirsi delle alternative e una di queste è rappresentata dal petrolio iracheno.
Putroppo il mondo occidentale dipende ancora troppo dal petrolio senza il quale si tornerebbe al mendioevo. E chi di noi sarebbe disposto a rinunciare a tutto; dalla luce elettrica , all'automobile, fino al forno a microonde ?
La nostra civiltà ha sempre più fame di energia , la cui mancanza significherebbe un salto indietro fino agli inizi del 900.
Lo so è una realtà dura da digerire , ma è con questa realtà che dobbiamo misurarci giorno dopo giorno.
L'unica strada a mio avviso è quella di trovare un compromesso tra bisogni e sfruttamento delle risorse naturali , ed è quello che si sta cercando di fare.
Riguardo poi il caso specifico relativo all'interesse americano e anche nostro per il petrolio iracheno, è evidente che si stanno perpetrando delle ingiustizie nei confronti di chi posiede effettivamente tali risorse.
Solo che però non dobbiamo dimenticare una cosa: Prima di tutto potrebbe costituire una ulteriore minaccia il fatto di lasciare tali risorse completamente in mano a gente che potrebbero usarle per autofinanziarsi e per aumentarte il loro potere bellico.
Giusto quello che faceva saddam hussein che utilizzava i proventi del petrolio per costruire armi , tra cui anche le armi chimiche.
Il fatto che queste non siano ancora state trovate non significa che non le abbia avute.
Le ha avute eccome e le ha pure usate, penso che anche tu avrai visto quelle immagini di curdi sterminati proprio dalle armi di saddam.
E poco importa se non è ancora stata trovata la bomba atomica (ma non è detta l'ultima parola) perchè anche le armi chimiche sono sempre armi di distruzione di massa.
 
Ogni avvenimento legato a correnti (ed un qualsiasi avvenimento) di pensiero ha una precisa ragion d'essere.

Quando si vuole risolvere un problema, spesso si sceglie di estirpare quello che si ritiene essere il male senza risalire alle cause che lo hanno generato.

Ma così facendo, la causa dell'effetto, il germe dal quale scaturì il vizio, rimane. E perdurando può ancora agire ricreando le stesse conseguenze che si è cercato di sradicare.

- Se conduco una vita stressata, piena di preoccupazioni, di affanni, di amarezze, e per questo soffro di continue nevralgie, tendo ad alleviare la mia sofferenza prendendo un'aspirina. Ma posso stare certo che, prima o poi , il mal di testa ritornerà, perchè la causa del del dolore non l'ho superata. -

E' assurdo, per non dire mostruoso, sperare di cambiare l'ordine naturale delle cose senza tenere conto delle ragioni che lo hanno determinato.

Quando si ha l'indole ricercatrice, come succede al sottoscritto, non importa di avere 20-30-80 o solo 5 anni di età. Di fronte allo spettacolo del dolore, si conosce il dubbio. E da questo scaturisce la riflessione che porta all'approfondimento dell'argomento in questione fino a raggiungerne la cagione.

Ebbene, anche il fenomeno del terrorismo ha cause ben determinate che gli hanno dato vita, ed ha cause ben determiate che lo alimentano.

Non credo sia necessario che io riporti ora tali cause, perché sono individuabilissime nei fatti storici, ampiamente documentati anche su questo forum (penso agli scritti di José per esempio), per cui sarebbe solo una ripetizione inutile.

La cosa importante è che il cosiddetto "terrorismo" non è capriccio che, un giorno, qualcuno ha ideato pensando di lanciarlo a mo' di costume, di moda del momento.
Esso è, per l'appunto, il prodotto di ingiustizie, di soprusi, di soperchierie, di sopraffazioni, é la reazione esasperata a tutto questo.

Noi riconosciamo l'esistenza del terrorismo come una piaga e lo combattiamo, bene! Però, ripeto, dobbiamo ammettere che la responsabilità della sua esistenza non è dovuta al fato, alla casualità, al capriccio di un creativo, né, tantomeno, al volere di Dio.

Ammazziamo pure tutti coloro che riteniamo essere terroristi e, nel fare questo, non facciamoci molti scrupoli se vi andranno di mezzo migliaia di vittime innocenti; ma così facendo, non mi stancherò di ripeterlo, spunteranno 100-1000 altri, ancora più esasperati e agguerriti, ancora più organizzati di prima a disseminare altro dolore, altro sangue. 100-1000 altri che crederanno, a torto o a ragione, di essere martiri e di subire torti e ingiustizie.

Voglio concludere facendovi osservare, se già non l'aveste fatto, che da quando ha avuto inizio questa guerra, il bilancio è lampante:

Sono crepati migliaia di innocenti, mentre coloro che dovevano esser presi sono ancora vivi e vegeti.
 
Hai perfettamente ragione; e come si fa a non condividere le tue riflessioni? La vita oggi corre ad un ritmo talmente frenetico che non si ha neanche più il tempo o forse la voglia di soffermarci e riflettere sulla causa ed effetto degli avvenimenti.
Spesso si agisce e solo dopo ci si chiede se si sia fatto bene oppure no.
Il tenore di vita che conduciamo oggi è la risultante di una serie concatenata di avvenimenti che nel corso dei secoli ha forgiato il mondo così come lo conosciamo oggi. E questa serie concatenata di avvenimenti è indubbiamente costellata di ingiustizie rivolte sopratutto verso i popoli del sud del mondo, per cui è evidente che oggi subiamo le conseguenze delle azioni dei nostri antenati. Tra queste conseguenze vi è sicuramente l'alto tenore di vita che stiamo conoscendo oggi , ma di contro ha generato alcune delle cause che hanno portato al terrorismo.
Qualcuno dice che stiamo ancora pagando il fio del peccato originale.
Ma dico io: come!!?? quello si è magiato la mela ed io devo pagare???
Lui si è mangiato la mela???!!! Allora che paghi lui , non vedo perchè devo pagare io . Cosa centro io??!!
Eppure è da tutta la vita che mi rompono i marroni con sta storia, e che mi dicono che porto sul groppone una colpa che non ho commesso.
Ovviamente la metafora di adamo ed eva spiega l'atto di disobbedienza dell'uomo verso Dio ( però siamo sempre lì; sono stati loro ad ever disobbedito , mica io) e pare che quell'atto sia la causa della vita travagliata che stiamo conducendo.
Questo per spiegarti che purtroppo il passato ce lo ritroviamo sempre davanti pronto a presentarci il conto.
Io avrei una spiegazione sul perchè subiamo le azioni del passato anche se non le abbiamo commesse, solo che quì si dovrebbero affrontare questioni che hanno a che fare con la religione, sull'aldilà e sull'aldiquà, e andremmo fuori dal seminato, per questo me le tengo per me.
Quindi appurato che la situazione odierna è il risultato di secoli di storia, e appurato che non possiamo tornare indietro e cancellare il passato così come voltare la pagina di un libro, l’unica cosa che possiamo fare è quella di cercare di mettere a posto i cocci cercando al tempo stesso di non penalizzare nessuno.
Il problema è che non sempre ci si riesce , siamo tutti esseri umani, e quindi suscettibili di errore.
Il terrorismo purtroppo ce lo siamo ritrovato all’improvviso cogliendoci impreparati , siamo stati chiamati ad affrontare una guerra inedita contro un esercito che come un virus si infiltra tra di noi e colpisce. E’ quindi evidente che quando si deve affrontare una situazione inedita gli errori siano all’ordine del giorno, ma d’altra parte non possiamo neppure starcene con le mani in mano ad aspettare che questi consumino la loro vendetta , qualcosa si deve pur fare. E alla svelta anche.
Per questo credo che la questione irachena rientri in quest’ottica , intervenire appunto in quelle aree interessate dal fenomeno fondamentalista cercando di fare il possibile per contenerlo.
Il problema è che la riuscita non è sicura , e anzi , come dici tu vi è il rischio di alimentare ulteriormente l’odio.
Però come ripeto qualcosa si deve fare, intervenire prima che siamo loro ad intervenire in casa nostra come già hanno fatto l’11 settembre.
Qualcuno insinua che sullo sfondo dell’intervento americano ci sia l’interesse per il petrolio , sicuramente il petrolio ha la sua importanza in tutto questo.
Però se ci pensi un attimo chi è che ci rimetterebbe di più in caso di chiusura dei rubinetti arabi?
Non l’America , o perlomeno sarebbe quella meno penalizzata, perchè un po di petrolio loro ce l’hanno in casa , e anzi lo esportano pure. Parlo del petrolio texano , se poi ci aggiungi un po di rifornimenti dal sud america e tutte le piattaforme che hanno in giro per il mondo....... certo non sarebbe ancora sufficiente, però bene o male qualcosa riuscirebbero ancora a fare.
Il casino sarebbe invece per l’europa. Non parlliamo poi dell’italia , noi non riusciremmo manco ad eccendere la luce. E questo perchè quasi tutte le nostre centrali sono alimentate da combustibili fossili. Non dimentichiamo che noi abbiamo rinunciato al nucleare , quando di contro i paesi confinanti , francia, svizzera e germania hanno tutti centrali nucleari.
Evidentemente qualcuno deve aver pensato che anche in caso di incidenti in quelle zone le radiazioni non avrebbero attraversato i nostri confini in quanto sprovviste di passaporto.
Non ti credere..... esistono pure soggetti di quella forza lì , perchè altrimenti non si spiegherebbe , che senso ha avuto la rinuncia al nucleare.
Ovviamente sto scherzando , ma non so fino a che punto.
Ed infatti abbiamo il paradosso che acquistiamo elettricità dalla francia che guarda caso la produce con le centrali nucleari.
Ad ogni modo chiudiamo la parentesi riguardante il nucleare e riprendiamo il discorso iniziale.
Con tutto ciò non sto dicendo che l’america stia facendo anche i nostri interessi intervenendo in iraq, perchè l’america non fa gli interessi di nesuno ma solo i suoi.
Però è evidente che sarebbe meglio sopratutto per noi se gli arabi non si mettessero a fare i capricci.
Riguardo poi alla lotta al terrorismo per il momento altro non possiamo fare se non arganizzare una difesa passiva in casa nostra , però al tempo stesso non si può lasciare che questi agiscano indisturbati nei loro paesi d’origine pianificando vere e proprie azioni di guerra, nelle nostre città.
Si deve agire su più fronti , e non sarà facile , però come ripeto non possiamo stare inermi passivamente di fronte alle loro stragi.
 
E' meglio che tu sbagli sapendo di sbagliare, piuttosto che tu lo ignori.

Noi ci rendiamo conto, quindi, di star scontando le azioni dei nostri predecessori e, con questo, siamo consapevoli che le nostre azioni saranno, a loro volta, scontate dai nostri figli.

Ci facciamo promotori, noi stessi, di opere ingiuste e crudeli; diveniamo a nostra volta irresponsabili, pensando: << Se i nostri genitori non hanno badato alle conseguenze della loro condotta, perché noi successori dovremmo fare diversamente nei confronti dei nostri epigoni? >>.

In questo, somigliamo ai commilitoni durante il servizio di leva i quali, all'inzizio, subiscono i gavettoni degli "anziani", frustrandosi a tal punto da perpetrare le stesse identiche marachelle a coloro che ivi subentrano.

Mi chiedo per quanto tempo ancora dovremo rimanere radicati in forme pensiero dai connotati incivili, che non ci permettono di affrancarci dalla condizione di bestie, per evolvere, finalmente, verso uno stadio superiore di coscienza, quello umano?

Perché, noi che ci attribuiamo l'attributo di uomo, in effetti ancora non abbiamo realizzato codesta condizione.

A tal proposito, e per concludere, riporto di seguito un pensiero dedicato alla evoluzione dell'uomo, che ho avuto modo di esprimere qualche tempo fa su questo forum, per comprendere il quale non occorrono discipline religiose o capacità paranormali, solo aver iniziato quel processo evolutivo che abbia cominciato a farci divenire finalmente uomini, con l'auspicio che tal processo non si arresti e ci conduca, invece, a una condizione successiva, quella di uomini liberi.


<< Vi è un Quid in particolare che distingue l'uomo dalla bestia (bestia non animale) ed è la presa di coscienza individuale.

Essa si manifesta quando riusciamo ad esprimere un pensiero che è squisitamente proprio. E' vero, ciò provoca anche solitudine ma è una condizione che bisogna accettare poiché fa parte dell'inevitabile evoluzione dello spirito.

Quando invece non si ragiona che per "induzione", quando si accettano le idee soltanto se emanate da coloro che contano, dalla maggioranza, dalle congregazioni che fanno proseliti, ci si trova ancora nello stadio tipico, appunto, della bestia: la coscienza di gruppo, la mentalità da gregge che non ci permette di vedere lucidamente la realtà con gli occhi disincantati di chi, invece, si è finalmente affrancato da tale condizione.

Colui che ritiene giusta una cosa piuttosto che un'altra in base al fatto che questa è stata decisa da una maggioranza, dimostra di non avere il coraggio di guardare dentro di sè, perché vi troverenbbe solo vuoto. >>


Cosa vuol dire questo?

Significa che la condizione di uomo legata alla legge di darwin è superabile e che, prima o dopo, dobbiamo avere il coraggio di affrontare questa crescita, che ci avvicini alla maturità.

Non è forse questo il senso della vita, se senso ha?

Noi abbiamo sviluppato le capacità evolutive, rispetto a quelle del regno animale e crediamo, per questo, di essere superiori ad essi.
Ma così non é.
Ne abbiamo solo affinato l'attitudine al predominio.

La mente è uno strumento meraviglioso ma, proprio perché solo uno strumento, esso può rivelarsi una temibile arma a doppio taglio se non l'usiamo correttamente e ci lasciamo, invece, usare da essa.

La mente offusca ciò che può permettere all'uomo di svincolarsi da questo stato di torpore; soffoca quel quid di cui vado parlando, lo reprime, ma esso esiste e vive dentro noi stessi.
Il suo nome è coscienza individuale.

Si, perché non é con le congregazioni che avviene l'affrancamento, non con le organizzazioni in gruppi, bensì dall'individuo, dal singolo individuo che apra finalmente gli occhi e prenda, improvvisamente, consapevolezza di << essere una goccia nel mare della vita >>.



Om Mani Padme Aum.
 

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