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Le Iene viziate non ridono più
di Geminello Alvi - lunedì 21 gennaio 2008, 07:00
L’arresto ai domiciliari della moglie del ministro della Giustizia una carriera l'ha già rovinata. E però non è quella di Mastella, che ha ancora molte carte da giocare; e non possono dirsi del tutto pregiudicate neppure le altre parti irpine della commedia ancora in corso. A essersi rovinato davvero intanto è solo tal Alessandro Sortino. Costui se n'era venuto tronfio in quel di Ceppaloni, vestito in color nero becchino, a moralizzare per il programma Iene. E invece se n'è tornato screditato, finito anzi nel ridicolo, lui e il programma. Già il portare le arance a chi si trova agli arresti non è che sia un gran bel prendere in giro. Deridere chi è già nei guai, e péna, non richiede mai molta eleganza, tantomeno coraggio. Tuttavia è una di quelle gesta che va per la maggiore, nel giro di spiatine compiaciute e spocchiose, che occupa certi programmi Tv. E diseduca un pubblico che quindi non v'avrebbe badato, e che però stavolta ha visto questo tale, andato per screditare deridendo, e invece finito lui in balbettio, zittito, dal figlio di Mastella.
Il dialogo è stato esempio perfetto di quanto sia facile andare per menare ed uscirne menati. Lezione che per le strade di una volta da ragazzini era tra le prime, più preziose, a impararsi, e educava quindi alla prudenza. Invece, con quale abitudinaria spocchia questo giornalista, o non so che, delle Iene, è andato a stuzzicare il figlio bonaccione di Mastella. Costernato per la madre, lui però all'inizio non s'adira, dignitoso rivendica il suo mestiere, quasi poi se n'andrebbe. Il Sortino però tignosetto, insiste. Finché il giovane Mastella rivendica il suo contratto da ingegnere a 1800 euro al mese e gli domanda: «Ma tu quanto guadagni?». L'altro balbetta, ride nervoso, addirittura ritratta: «Non ho fatto nessuna domanda». Ma non sa fermarsi. O s'accorge della magra figura, tenta di rifarsi; accenna a Mastella padre. Pronta la replica del figlio: «Tu ce l'hai un padre? E lo so pure tuo padre che fa, e se lo dici qua fai pure tu una figura...». Come avviene, perché il Sortino da quel momento l'intervista la subirà invece di farla. Deve infatti ammettere che il padre è commissario dell'Autorità per le Comunicazioni. «E tu dove lavori?»; lo incalza allora l'altro. Ma, lavorando in tv, la iena rovinata non ride più. Il sillogismo parentele-favori, di cui stava accusando un altro, gli si è ritorto ormai ridicolmente contro.
[...]
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=235434
povera "iena", ora che non farà più la iena amica del centrosinistra, bisogna trovargli un altro lavoro... ho letto che fra pochi giorni c'è lo spoil system in cui Prodi deve nominare 800 dirigenti delle aziende statali. Non vorrà mica negargli un posticino da dirigente anche a lui ?
di Geminello Alvi - lunedì 21 gennaio 2008, 07:00
L’arresto ai domiciliari della moglie del ministro della Giustizia una carriera l'ha già rovinata. E però non è quella di Mastella, che ha ancora molte carte da giocare; e non possono dirsi del tutto pregiudicate neppure le altre parti irpine della commedia ancora in corso. A essersi rovinato davvero intanto è solo tal Alessandro Sortino. Costui se n'era venuto tronfio in quel di Ceppaloni, vestito in color nero becchino, a moralizzare per il programma Iene. E invece se n'è tornato screditato, finito anzi nel ridicolo, lui e il programma. Già il portare le arance a chi si trova agli arresti non è che sia un gran bel prendere in giro. Deridere chi è già nei guai, e péna, non richiede mai molta eleganza, tantomeno coraggio. Tuttavia è una di quelle gesta che va per la maggiore, nel giro di spiatine compiaciute e spocchiose, che occupa certi programmi Tv. E diseduca un pubblico che quindi non v'avrebbe badato, e che però stavolta ha visto questo tale, andato per screditare deridendo, e invece finito lui in balbettio, zittito, dal figlio di Mastella.
Il dialogo è stato esempio perfetto di quanto sia facile andare per menare ed uscirne menati. Lezione che per le strade di una volta da ragazzini era tra le prime, più preziose, a impararsi, e educava quindi alla prudenza. Invece, con quale abitudinaria spocchia questo giornalista, o non so che, delle Iene, è andato a stuzzicare il figlio bonaccione di Mastella. Costernato per la madre, lui però all'inizio non s'adira, dignitoso rivendica il suo mestiere, quasi poi se n'andrebbe. Il Sortino però tignosetto, insiste. Finché il giovane Mastella rivendica il suo contratto da ingegnere a 1800 euro al mese e gli domanda: «Ma tu quanto guadagni?». L'altro balbetta, ride nervoso, addirittura ritratta: «Non ho fatto nessuna domanda». Ma non sa fermarsi. O s'accorge della magra figura, tenta di rifarsi; accenna a Mastella padre. Pronta la replica del figlio: «Tu ce l'hai un padre? E lo so pure tuo padre che fa, e se lo dici qua fai pure tu una figura...». Come avviene, perché il Sortino da quel momento l'intervista la subirà invece di farla. Deve infatti ammettere che il padre è commissario dell'Autorità per le Comunicazioni. «E tu dove lavori?»; lo incalza allora l'altro. Ma, lavorando in tv, la iena rovinata non ride più. Il sillogismo parentele-favori, di cui stava accusando un altro, gli si è ritorto ormai ridicolmente contro.
[...]
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=235434

povera "iena", ora che non farà più la iena amica del centrosinistra, bisogna trovargli un altro lavoro... ho letto che fra pochi giorni c'è lo spoil system in cui Prodi deve nominare 800 dirigenti delle aziende statali. Non vorrà mica negargli un posticino da dirigente anche a lui ?
