STMicroelectronics (STM) La mamma spero abbia finito (1 Viewer)

Otty

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Il problema o l'equicovo e di conseguenza il panico è nato tutto dal casotto che ha fatto x i suoi interessi Finmeccanica,tutelandosi il prezzo affinchè non scenda sotto i 15,10 facendo delle operazioni di ricopertura x svariati milioni di azioni,altrimenti x me il titolo non sarebbe mai sceso fin lì,come si prevedeva terminata l'operazione il titolo non è + andato sotto i 15 ed ha iniziato la sua lenta risalita verso prezzi + consoni x questa società,ce qualcuno in qualche altro forum e scusate che mi ripeto,sapeva di tutta questa operazione e ne ha approfittato x sembrare un genio e arruolare masse di pecoroni,solo che adesso che la storia è finita non sà che pesci prendere e avendo dato target molto + bassi adesso si dimena in eventuali studi da rielaborare ecc..ecc...,in parole povere un semplice p.atacca.
 

Otty

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In parole povere volevo dire....

STM +2,9% Rialza la testa
Accelera sul finale Stm e chiude con un rialzo del 2,9% riportandosi a 15,41 euro. Il titolo del primo produttore di chip europeo aveva sofferto nei giorni scorsi a causa di un contratto di copertura stipulato dal suo maggiore azionista Finmeccanica su 55 milioni di titoli con Lehman Brothers e Merrill Lynch. Finmeccanica tramite un contratto con le due banche d’affari si è assicurata la vendita fra qualche mese di 55 milioni di azioni a un prezzo di 15,1 euro, mettendole così al riparo dal rischio di un calo delle quotazioni sotto il prezzo concordato.Il titolo è scivolato giù, giù fino a 15 euro, ma poi ha ripreso a salire. Lontano ormai dalle tecnicalità prettamente finanziarie ora Stm recupera le proprie posizioni e si muove sulle prospettive del business. Ad aiutare il titolo inoltre è il rafforzamento del dollaro sceso sotto i minimi di 5 settimane nei confronti dell’euro. Gran parte dei ricavi di Stm sono in dollari e il bilancio è redatto nella valuta statunitense.Il gruppo inoltre ha annunciato ieri sera il lancio di una nuova famiglia di componenti per gli schermi Lcd: un prodotto sta che registrando un boom di vendite
 

Otty

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MILANO *c <Innovazione, innovazione e innovazione>. L'amministratore delegato di Stm Pasquale Pistorio, riassume il futuro della sua azienda in tre imperativi. <L'attuale ripresa nel mercato dei semiconduttori - ha detto ieri a Milano durante un incontro con gli analisti per la presentazione dei risultati trimestrali - mostra segnali insoliti: la forte domanda non è associata a sensibili contrazioni dei prezzi e la competizione è durissima, sia per noi che per i nostri maggiori clienti>. Basta pensare al cliente Nokia. <Per questo, non possiamo che rispondere scommettendo ancora di più sulla ricerca>. E anche scommettendo sull'Asia, che dal prossimo anno rappresenterà il 60% - e quindi la maggioranza - della capacità produttiva aziendale.
L'ultimo trimestre di Stm si è chiuso con un fatturato di 2,1 miliardi di dollari (contro gli 1,7 del secondo periodo 2003), un margine lordo del 37,4% (che Pistorio auspica di far salire sopra quota 40 a fine anno) e un utile netto di 147,6 milioni di dollari. L'utile per azione (16 centesimi) è raddoppiato rispetto ai primi tre mesi dell'anno. Ma gli analisti giudicano ambigue le prospettive future: ieri la casa di brokeraggio Cai Cheuvreux ha declassato il rating di Stm a underperform; Merrill Lynch (che indica sell) parla di <risultato operativo peggiore del previsto>, mentre Csfb (che dà comunque un voto outperform al titolo) in un report pubblicato ieri parla di <luci e ombre>. Ieri a Piazza Affari, il titolo della società italofrancese - di fatto la portabandiera della tecnologia nazionale - ha perso il 3,58% chiudendo a quota 15,92 euro. Da inizio anno, Stm ha lasciato sul campo il 26% del proprio valore.
Pistorio ammette che problemi valutari (nel settore dei chip il dollaro è l'unità fondamentale di conto) e tecnici (l'azienda ha dovuto gettare <preziosi wafer di chip> a causa di un errore umano), hanno penalizzato i conti. Ma si dice anche certo del positivo andamento nei prossimi mesi. Anche se, nelle ultime settimane, numerosi analisti del settore hanno cominciato a nutrire dubbi sulla sostenibilità della ripresa in corso. <Siamo abituati ai cicli negativi - risponde Pistorio a il Sole-24Ore - e di sicuro un altro arriverà. Ma dubito che ciò possa accadere prima della seconda metà dell'anno prossimo>.
Pistorio giudica positivamente gli esiti delle tre strategie deliberate nel 2002: più investimenti, meno costi e più clienti. <Con la decisione di investire in Asia - commenta - riusciremo a limare sensibilmente le spese>. Fra l'altro, sono ancora in corso le trattative con la coreana Hynix per una possibile joint venture in Cina nei chip di memoria. <Anche l'idea di allargare la base della clientela, ha prodotto risultati apprezzabili>. E gli investimenti in ricerca e sviluppo - l'imperativo dell'innovazione - <sono l'unico modo per crescere e anche per migliorare il risultato all'ultima riga del bilancio>. Nel trimestre, sono stati investiti 384 milioni di dollari, pari al 17,7% del fatturato. <Una percentuale - osserva il numero uno dell'azienda - che diminuirà: contiamo di investire sempre di più in ricerca, ma contiamo anche di aumentare i ricavi in misura assai maggiore>.
<Per altri dieci anni la tecnologia del silicio resterà dominante: più in là è impossibile guardare. Ma noi abbiamo una politica: investire lo 0,5% del fatturato nelle tecnologie del futuro. Abbiamo collaborazioni con università di tutto il mondo, anche italiane, e ci sono già idee di tecnologie promettenti: dalla fotonica ai nanotubi di carbonio>. Nell'ultimo trimestre Stm ha aumentato i ricavi nei chip per automobili del 31%, <più dei leader Freescale e Infineon> e <l'ambizione dell'azienda è diventare la numero uno>. <Siamo i primi nei chip per l'elettronica di consumo, i secondi nelle smartcard, i primi o i secondi nelle periferiche per computer e solo i quarti nel wireless. La nostra ambizione è quella di essere fra i primi tre player in tutti comparti del mercato>. Un mercato dove la concorrenza è esasperata e dove innovare-innovare-innovare resta l'inevitabile priorità.
 

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