LA MISERIA..............dei POPOLI !!!!!!!!!!!!!!!! (1 Viewer)

Paperino

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Grazie Leo-Kondor. Già solo questo stralcio, riferito agli USA, che ho preso dai siti da te segnalati, avalla quanto mi permetto di pensare:

"Abbiamo il 50 per cento della ricchezza del mondo ma solo il 6,3 per cento della sua popolazione. In questa situazione il nostro vero compito nel prossimo futuro....è mantenere questa disparità. Per farlo dobbiamo sbarazzarci di ogni sentimentalismo... dovremmo smettere di preoccuparci di diritti umani, innalzamento degli standard di vita e democratizzazione".
Questa non è una provocazione tratta dall'ultimo spettacolo di Grillo ma lo stralcio di una dichiarazione di G.Kennan pianificatore strategico statunitense, nel 1948 (dalla rivista "Internazionale", numero 417 del 2001 pag.34). "

Più chiaro di così...... :evil:
 

VOLANTE 1

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Pace e guerra, amore e odio.
Nuovo uomo risorto, rimorto. Il nirvana potrebbe essere la soluzione ? E' forse scandaloso dire che la guerra è espressione della natura ? La natura deve solo essere la parte buona della realtà ? Un' eruzione vulcanica è una forza buona o cattiva ? E un terremoto ? E noi umani, siamo forse al di fuori della Natura?
Eppure mi fermo a guardare l'alba seduto sul Golden Gate,
e già mi sembra di vedere un futuro più roseo,
mentre gli orsi aspettano al varco i salmoni che risalgono la corrente ...
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Ricamo

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THOMAS ROBERT MALTHUS





Thomas Robert MalthusFiglio cadetto di un gentiluomo amico di Hume e di Rousseau, Thomas Robert Malthus compì gli studi a Cambridge e divenne pastore anglicano ad Albury (Surrey). Nel 1798 pubblicò anonimo il Saggio sul principio di popolazione di cui diede la versione definitiva nel 1803. Nel 1805 fu nominato professore di economia politica nel collegio di Haileybury. Le altre sue opere fra cui Ricerca sulla natura e sul progresso della rendita (1815), Principi di economia politica considerati dal punto di vista della loro applicazione pratica (1820), La misura del valore(1823) e Definizioni di economia politica (1827) sono meno famose del Saggio, ma non meno importanti. Infatti Malthus ha legato il suo nome oltre che alla controversa teoria della popolazione anche all'analisi monetaria, allo studio della rendita fondiaria e alla cosiddetta teoria degli "ingorghi generali" (in base alla quale le depressioni economiche sarebbero dovute, da una parte, all'eccessivo aumento del risparmio e degli investimenti e, quindi, dell'offerta di prodotti; dall'altra, all'insufficiente aumento della domanda di beni di consumo). Malthus identifica la causa principale della miseria nel fatto che la popolazione tende ad aumentare più rapidamente dei mezzi di sussistenza. In particolare, mentre la popolazione tende ad aumentare in progressione geometrica, i mezzi di sussistenza tendono ad aumentare in progressione aritmetica. L'incremento demografico può tuttavia essere ritardato da freni repressivi come guerre, epidemie, carestie o da freni preventivi come la restrizione morale. Quest'ultima, a cui Malthus esorta tutti gli uomini e soprattutto i poveri, consiste in una limitazione volontaria delle nascite attraverso l'astensione dal matrimonio. Malthus propone quindi di adottare ogni misura atta a scoraggiare la natalità e di abolire la "legge sui poveri", poiché la carità è un incentivo all'incremento di popolazione. Malthus mette in luce il crescente divario tra la crescita demografica e quella delle risorse per la sussistenza. La popolazione - egli asserisce - cresce secondo una proporzione geometrica (1-2-4-8, ecc), per cui ogni singolo aumento è principio di moltiplicazione degli aumenti successivi. Al contrario, le risorse per la sussistenza aumentano solamente in proporzione aritmetica (1-2-3-4, ecc): ne segue che l'aumento delle risorse non riesce a tenere il passo con la crescita della popolazione; vi saranno sempre più esseri umani e, proporzionalmente, sempre meno risorse sufficienti a sfamarli. Come soluzione, Malthus propone un rigoroso controllo delle nascite, ossia un ritegno morale consistente nell'astenersi dal matrimonio e dalle pratiche sessuali. In questa maniera, dopo aver sostenuto il crescente divario in atto tra la crescita demografica e quella delle risorse per la sussistenza, Malthus si fa portavoce di un liberalismo radicale e sfrenato, secondo cui ogni singolo individuo è e deve essere libero e privo di assistenza sociale e solidarietà, in modo tale che a prevalere siano i più forti, a soccombere i più deboli.



PASSI DALLE OPERE [Th. R. Malthus, Saggio sul principio della popolazione]
 

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