La percezione del tempo

Balabiott78

Liberland
Sempre una tematica molto affascinante.
Un minuto è un minuto.
Eppure non per tutti è così.
Nel bambino il tempo passa lentamente mentre nell'anziano vola.
Non è solo l'età ma tantissimo altro influisce sul tempo, anche vivere all'ultimo piano di un grattacielo è diversa la percezione del tempo rispetto al piano terra.

 
Sempre una tematica molto affascinante.
Un minuto è un minuto.
Eppure non per tutti è così.
Nel bambino il tempo passa lentamente mentre nell'anziano vola.
Non è solo l'età ma tantissimo altro influisce sul tempo, anche vivere all'ultimo piano di un grattacielo è diversa la percezione del tempo rispetto al piano terra.

Vero, tematica affascinante. C'è quel famoso aforisma attribuito, forse erroneamente, forse no, ad Einstein che riassume in pieno il concetto: quando uno siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma se siede su una stufa per un minuto, gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora.
(Einstein era un gran fisico e un gran porcone con le donne, per inciso.)

A non fare un quazzo dalla mattina alla sera, a te come passa per esempio il tempo?
 
Vero, tematica affascinante. C'è quel famoso aforisma attribuito, forse erroneamente, forse no, ad Einstein che riassume in pieno il concetto: quando uno siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma se siede su una stufa per un minuto, gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora.
(Einstein era un gran fisico e un gran porcone con le donne, per inciso.)

A non fare un quazzo dalla mattina alla sera, a te come passa per esempio il tempo?

Scherzi!
Il tempo vola.
Mi servirebbero giornate da almeno 30 ore.
 
Alla fine, tu, anche se non lo ammetti e l'hai appena negato qua sopra, sei il portatore sano e nemmeno tanto inconscio, dell’esempio - in questo caso - migliore in termini filosofici, su come si interpreti il decorso del tempo: il tuo non far nulla sottende una filosofia di invidiabile disprezzo verso quella naturale ed incontrastabile ossessione della misurazione del tempo e del suo scorrere immutabile.

Alla fine, per chi sa conquistare questo distacco, il tempo o meglio - il proprio tempo - muore quando finisce di avere importanza e non c’è nemmeno bisogno di consacrarlo in un funerale, perché in tal caso, è il tempo che seppellisce se stesso.

Ovvio che si possa distinguere la percezione del tempo secondo le fasi naturali dell’evoluzione della vita: un tempo dell’infanzia, uno della gioventù, una della maturità ed infine un tempo della vecchiaia. Dipende poi, in una specie di sublimazione del ragionamento, cosa assorbire dai tempi di queste fasi, fino ad arrivare al tempo della morte, che può durare la somma di quei tempi (in una vita di merda) o un solo attimo, che in tal caso, per paradosso linguistico, diventa il tempo della morte della morte che, quindi, non è una ripetizione.

Nella storia c’è stato un periodo millenario in cui l’uomo, pur nella consapevolezza di ogni caducità, possedeva il tempo, perché il timore ne faceva percepiva la fine. Poi è sopravvenuta una specie di eclissi di tutti i valori e l’uomo fu posseduto dal tempo; rimase e rimane sempre più schiavo del tempo e – ironia della sorte – in nome della libertà. Per possedere il tempo, l’uomo non dovrebbe essere schiavo del suo conteggio, ma del suo valore. Finché l’uomo vive, il suo rapporto con il tempo è di consumo: l’uomo consuma il tempo e il tempo consuma l’uomo, in un rapporto biunivoco, circolare per i greci e diacronico per i credenti cristiani. E’ un po’ come immaginare una sfera (uomo) che ruota in senso inverso dentro un’altra sfera (tempo) e per dirla con Dante, così facciamo contenta anche l’amica Claire, “parendo incluso da quel ch’elli ‘nclude…”

Poi sopraggiunge la morte fisica e la sfera interna si arresta mentre quella che la include continua a girare con ritmo costante.

Di fatto, chi vuol esser lieto sia che ….

Fine del pippone :d:
 
Non si può aprire un 3d che si va subito sul personale.
Comunque denoto che non vi passa un cazzo:d:
Quindi se il tempo non vi passa, non vi piace la vostra vita.
 
Alla fine, tu, anche se non lo ammetti e l'hai appena negato qua sopra, sei il portatore sano e nemmeno tanto inconscio, dell’esempio - in questo caso - migliore in termini filosofici, su come si interpreti il decorso del tempo: il tuo non far nulla sottende una filosofia di invidiabile disprezzo verso quella naturale ed incontrastabile ossessione della misurazione del tempo e del suo scorrere immutabile.

Alla fine, per chi sa conquistare questo distacco, il tempo o meglio - il proprio tempo - muore quando finisce di avere importanza e non c’è nemmeno bisogno di consacrarlo in un funerale, perché in tal caso, è il tempo che seppellisce se stesso.

Ovvio che si possa distinguere la percezione del tempo secondo le fasi naturali dell’evoluzione della vita: un tempo dell’infanzia, uno della gioventù, una della maturità ed infine un tempo della vecchiaia. Dipende poi, in una specie di sublimazione del ragionamento, cosa assorbire dai tempi di queste fasi, fino ad arrivare al tempo della morte, che può durare la somma di quei tempi (in una vita di merda) o un solo attimo, che in tal caso, per paradosso linguistico, diventa il tempo della morte della morte che, quindi, non è una ripetizione.

Nella storia c’è stato un periodo millenario in cui l’uomo, pur nella consapevolezza di ogni caducità, possedeva il tempo, perché il timore ne faceva percepiva la fine. Poi è sopravvenuta una specie di eclissi di tutti i valori e l’uomo fu posseduto dal tempo; rimase e rimane sempre più schiavo del tempo e – ironia della sorte – in nome della libertà. Per possedere il tempo, l’uomo non dovrebbe essere schiavo del suo conteggio, ma del suo valore. Finché l’uomo vive, il suo rapporto con il tempo è di consumo: l’uomo consuma il tempo e il tempo consuma l’uomo, in un rapporto biunivoco, circolare per i greci e diacronico per i credenti cristiani. E’ un po’ come immaginare una sfera (uomo) che ruota in senso inverso dentro un’altra sfera (tempo) e per dirla con Dante, così facciamo contenta anche l’amica Claire, “parendo incluso da quel ch’elli ‘nclude…”

Poi sopraggiunge la morte fisica e la sfera interna si arresta mentre quella che la include continua a girare con ritmo costante.

Di fatto, chi vuol esser lieto sia che ….

Fine del pippone :d:

Ma secondo te alle 19, mentre bevo un aperitivo posso leggere una cosa del genere.
Eddai.
 
è un mondo difficile bala

oggi almeno 20 telefonate uno piu rompicojoni dell altro

li infilo tutti io porc....

di bello c'è che domani è sabato... azz no domani è giovedi :wall:
 

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