LA POLIZIA DEL PENSIERO del governo Bis-Conte sempre più FASCISTA

Quarta Repubblica, Edward Luttwak: "Italia, modello autoritario.
Conte? Senza coraggio si fanno errori"
No, ad Edward Luttwak le soluzioni adottate da Giuseppe Conte nei giorni della pandemia da coronavirus in Italia non piacciono.

Lo dice chiaro e tondo, il politologo, a Quarta Repubblica di Nicola Porro su Rete 4, il programma tornato un onda lunedì 6 aprile. "Il modello italiano è un modello autoritario", premette Luttwak, paragonando quanto fatto dal governo Conte a ciò che ha messo in campo la Cina.
E ancora: "Lo Stato autoritario che fa misure di polizia ha i risultati che vedete. La prima cosa è il coraggio, quando non c'è coraggio si cade negli errori", conclude. Una posizione quasi filosofica, il cui concetto però è tremendamente chiaro: per Luttwak, la pavida gestione dell'emergenza da parte di Conte, sarà foriera di disastri. "L'Italia sta perdendo molti più anni di vita con queste misure", conclude sornione.
 
Enrico Mentana, Fratelli d'Italia contro l'organismo anti-fake news: "Censura politicamente orientata"
Enrico Mentana, Fratelli d'Italia contro l'organismo anti-fake news: "Censura politicamente orientata"

06 aprile 2020

In piena emergenza si discute anche della task force contro le bufale istituita dal governo. Un organismo che aveva fatto sorgere il dubbio di Giorgia Meloni sulla sua neutralità: zero medici, solo giornalisti e docenti in grado di "limitare la libertà". Un pensiero in contrapposizione con quello di Enrico Mentana che, per tutta risposta, ha promosso il suo smaschera-bufale di Open, David Puente, uno dei membri della task force.
E così ecco che è nato un vero e proprio botta e risposta: da una parte il direttore del Tg La7 contro i "molestatori politici", dall'altra Federico Mollicone, esponente di FdI e componente della commissione di Vigilanza Rai.

“Al direttore Mentana diciamo che vanno sicuramente messi in campo strumenti per il contrasto alla disinformazione in rete, così da evitare soprattutto ricadute sulla salute umana e l’economia nazionale. Non vorremmo, però, che la task force sulle fake news proposta dal sottosegretario Martella, così come le regole delle piattaforme online per reprimere la diffusione di notizie false sul coronavirus, divengano uno strumento di censura politica. La composizione degli esperti, abbiamo notato, oltre a non essere legittimata da nessuno, ha un baricentro politicamente orientato” ha chiosato il meloniano invocando, ancora una volta, "la libertà di stampa".
 
Nicola Porro contro Giuseppe Conte e il suo governo: "Vi ricorda qualcosa?". La foto che dice tutto
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Il coronavirus ha ribaltato gli schemi. A gettare ombre oscure sull'operato del governo è Nicola Porro. Il conduttore di Quarta Repubblica, sul suo profilo Twitter, si è sfogato: "Nel 1948, Orwell ci disegna un mondo orribile. Schermi che controllano i cittadini a casa e per strada. Professori universitari chiamati a far parte di commissioni presso il ministero dell’Innovazione. Gli 'psicoreati'. Vi ricorda qualcosa?". Il riferimento è chiarissimo: ai tempi dell'emergenza tutti diventano criminali e tutti diventano autoritari.

Lo stesso Giuseppe Conte, a detta della maggioranza, opera in totale solitaria. "I runner - scrive il giornalista - sono diventati dei delinquenti in calzoncini, ma fino a ieri il Ministero della Verità ci aveva spiegato che un po’ di moto ci salvava dalla morte per sedentarietà.
Ma, come in Orwell, il passato si cambia a piacimento. Si dimenticano Burioni&Speranza che minimizzavano o Conte che negava l’emergenza: ovviamente non sono i soli. Vale tutto".
 
OSSEQUI AL SOTTOSEGRETARIO ANDREA MARTELLA
Maurizio Blondet 6 Aprile 2020

Andrea Martella, PD, è “Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria”. Ed ha istituito con un suo decreto “la task foce che farà l’analisi delle modalità e delle fonti che generano e diffondono le fake news, col coinvolgimento di cittadini ed utenti social per rafforzare la rete di individuazione”nella lingua di legno, si invitano “cittadini e utenti social” a riferire. “Era un passaggio doveroso, a fronte della massiccia, crescente diffusione di disinformazione e fake news relative all’emergenza COVID-19”, dice lui.

A grandi passi verso Orwell, ma con un inevitabile tocco fescennio-italiota.

La “task” force scelta da Andrea Martella per farsi aiutare a identificare e punire gli autori di fake news, sembrano a prima vista tutti amici suoi. O Amichi sua, come si dice nel linguaggio tecnico daa Protezziona Civila e dello Stato securitario.

Eccone la lista, dal Sottosegretario medesimo lodata.
Andate voi a cliccare su questi nomi – io mi esento dal descriverli, in base alle Nuove Disposizioni
Ringrazio gli esperti che si sono messi a disposizione del Paese

@RiccardoLuna

@f_piccinini

@DavidPuente

@RubenRazzante

@RobiVil

Luisa Verdoliva

@giovannizagni

@zollofab



Per prudenza lascio la parola a un avvocato, Giuseppe Palma:
“Tra coloro che dovrebbero “controllare”, ci sono 1 di @repubblica , 1 di #Open e 1 di @fanpage
. Se non fosse un tentativo di persecuzione del libero pensiero, come credo sia, avrebbe messo anche uno di @Libero_official , della @LaVeritaWeb e del @ilgiornale



“Open”, ricordo a me stesso, è il giornale online “fondato da Enrico Mentana”.

Fanpage è una cosa diretta da tale Piccinini, che si auto presenta come “Ex direttore d’AgoraVox, già professore di Brand Strategy e Comunicazione Pubblicitaria Internazionale presso GES – Grandes Écoles Spécialisées di Parigi”, dunque a quel che sembra un pubblicitario (una cattedra in Francia non si nega nessun amico di Jupiter).

David Puente si autodefinisce uno sbufalatore professionale ed esclusivo. Anche lui è di Open, e pare che Mentana sia riuscito a convincerlo a non partecipare allla “task force”del sottosegretario alla Verità. Sbufalatore professionale (ossia senza altri mestieri ) si definisce anche Giovanni Zagni: è infatti direttore della da lui creata “Pagella Politica”, “L’unico sito italiano dedicato interamente al #factchecking delle dichiarazioni dei politici”. Si auto-dichiara anche “dotato di poche incrollabili certezze”: carattere comune alle decinedi milioni i milioni di conformisti neo-primitivi, ma che lui crede sia un tocco di originalità che lo identifica. Ruben Razzante collabora a Huffington Post…

Roberta Villa è una laureata in medicina inserita come “esperta” nel Nucleo Strategico del NITAG (National Immunization Technical Advisory Group), il Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle vaccinazioni, ossia una ideologa vaccini sta . E’ anche “bionda dentro”.

Tralascio gli altri; nell’insieme li definirei giornalisticamente sfigatielli, se non temessi di incorrere nelle Nuove Disposizioni.

Giriamo la parola anche a Byoblu, che tanto è già sotto la mira dei siluri dello sfigatelliume giornalistico e non ha niente da perdere.

“Poi ci spiega, @andreamartella , chi ha nominato questi signori gran visir della difesa della verità? Quali qualifiche? Quale autorità? Concorsi pubblici ne avete fatti? O li avete scelti per il loro grado di indipendenza?”

E l’apostrofe al Martella PD del filosofo Paolo Becchi:

“Con questo si aggiunge un tassello alle privazioni di libertà. Non bastava quello di circolazione, non vi bastava neppure di controllare televisioni e giornali, tocca a tutti noi che viviamo nella Rete. Ma abbiamo anticorpi forti. Non ce la farete a infettare anche la Rete”.

O la critica di Enzo Pennetta:

Vogliamo davvero essere ricordati come la generazione che ha svenduto diritti conquistati a caro prezzo dai popoli che ci hanno preceduto?

@CriticaScient

sulla storia dello Stato di Sicurezza.

E il motto di Cesare Baronio:



A me la sola notizia che interessa è sapere quanto prende il sottosegretario Martella PD nella sau carica. Perché mi ricordo che soto la Presidenza del Consiglio, sotto la dolce guida di Maria Etruria Boschi, il capo dell’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali presso la Presidenza del Consiglio, beccava 200 mila l’anno.

Io tralascio di informarmi; sto rileggendo Guerra e Pace di Tolstoj, che mi occuperà molto tempo.

Non perché abbia paura degli sfigatelli. La mia paura riguarda – come dire? – vi lascio con una citazione di Ibns Kaldun, l’Erodoto dei musulmani: “Ogni popolo che preferisce pagare un tributo che affrontare la morte, ha perso molto di quello spirito di corpo che porta a combattere i nemici e far valere i propri diritti . Quando un popolo siè lasciato spogliare della propria indipendenza, passa in uno stato di prostrazione che lo rende servitore del vincitore, strumento delle sue volontà, lo schiavo che deve nutrire”.



Perché, come dice il diplomatico francese

SEBASTIEN COCHARD

@ SebCochard_11



“Se l’Italia (o la Francia) volesse uscire dalla gabbia tedesca (intendo l’Eurozona), sono sicuro che la Federal Reserve americana sarebbe ansiosa di garantire una linea di credit swap e una finestra per le operazioni di pronti contro termine con la Banca d’Italia. Penso che gli Stati Uniti siano infastiditi dal dominio tedesco”.
 
quando fa comodo il governo si ricorda della libertà di stampa...... epperò vuole tacitare internet
Anomalie inspiegabili
 

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