LA POLIZIA DEL PENSIERO del governo Bis-Conte sempre più FASCISTA

Estratto da 1984

"Al piano terreno un altro manifesto con un angolo strappato sventolava a intermittenza, coprendo e scoprendo una sola parola, SOCING.
In lontananza tra i tetti calò un elicottero, per un attimo restò sospeso come un moscone e poi sfrecciò via di nuovo con una curva. Era una pattuglia di polizia, che spiava la gente attraverso le finestre. Le pattuglie, a ogni modo, non avevano importanza. Solo la Polizia del Pensiero aveva importanza."

Ah però...

20200412 Controlli in elicottero Bari.jpg


Palermo
202005 Video elicottero spiaggia Mondello Palermo.png


20200412_170032 Elicotteri, droni, posti di blocco.jpg
 
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Intanto in Sicilia fanno tranquillamente sbarcare chiunque e senza uno straccio di documento. (Si padrone, Soros padrone!)

Siamo ufficialmente definitivamente usciti di testa. Italia Paese tossico.
 
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ECCO COME FUNZIONA LA DISINFORMAZIONE FASCISTOIDE DI UNA CERTA SINISTRA REGRESSIVA
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Negli ultimi 15-20 giorni, sarà perchè il governo è alle strette, sarà perchè la gente è a casa, troll compresi, ma negli ultimi giorni si è assistito ad un boom, letteralmente, di troll di vario genere.

Si varia dai commenti fuori-luogo o offensivi, o spesso di vere e proprie fake news cioè di notizie false, lanciate solo per creare fumo. Bisogna dire che la via alle fake news l’ha data proprio lo stesso Conte, attaccando FdI e Lega per avere “Votato” il MES, quando invece in aula è accaduto, nel 2012, l’esatto contrario. Si è proseguito poi con una serie di post falsi nel quale si accusava la Meloni di averlo votato, quando in aula fu votato sotto il governo Monti, poi si è andata avanti con varie falsità. Balle, perchè ormai non c’è nulla da dire, se non le balle.

Il nostro autore Antonio Maria Rinaldi è stato poi vittima di un caso clamoroso.
Un tizio, che si dice pentastellato, di Genova gli ha messo in bocca un posto contro la Lega, del 2017, che era in realtà scritto da un gruppo dell’Estrema Sinistra.
Potete vedere qui la storia:
Il post , subito segnalato al professore è stato rapidamente smascherato. Ora l’autore rischia una bella querela penale e civile da sanarsi con un costoso rimborso che andrà completamente al Don Rione di Roma, che si occupa di bambini svantaggiati. Un bel modo di tirare fuori in bene anche dal male.

Fa sorridere che il Governo abbia creato una commissione di “Sbufalatori”.
Tutta gente che, evidentemente, o non lavora, o lavora solo a senso unico…..
 
Dal blog di Paolo Becchi: paolobecchi.wordpress.com/2020/04/07/dopo-aver-limitato-la-liberta-di-circolazione-ora-si-e-passati-alla-liberta-di-espressione/

Dopo aver limitato la libertà di circolazione, ora sì è passati alla libertà di espressione
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di Paolo Becchi e Giuseppe Palma su Libero, 07/04/2020


Oggi l’Eurogruppo deciderà se l’Italia sarà o meno costretta a ricorrere al Mes, così sapremo se il Paese resterà in semi-libertà oppure finirà definitivamente in schiavitù. In realtà riguardo all’ informazione schiavi lo siamo già. Il 4 aprile il governo ha varato una misura di controllo dell’informazione, una task force che si occuperà di contrastare le fake news relative al Covid-19. Ad annunciarlo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega all’editoria, Andrea Martella del Partito democratico: «la struttura (“Unità di monitoraggio per il contrasto della diffusione di fake news relative al COVID-19 sul web e sui social network”) avrà vari compiti ed obiettivi, tra cui l’analisi delle modalità e delle fonti che generano e diffondono le fake news, il coinvolgimento di cittadini ed utenti social per rafforzare la rete di individuazione, il lavoro di sensibilizzazione attraverso campagne di comunicazione».

La delazione sarà insomma all’ordine del giorno: cittadini anonimi verranno coinvolti per denunciare all’”Unità di monitoraggio” chi, a seconda di simpatie politiche o direttive sul pensiero dettate dal governo, esprimerà opinioni differenti da ciò che il potere vuole che venga diffuso. Ad essere perseguitate non saranno pertanto le fake news ma il libero pensiero che si esprime sui social, non avendo altro strumento. Non bastava il controllo totale dell’informazione attraverso giornaloni e televisioni. Doveva essere controllata anche la rete, il luogo in cui esisteva ancora un minimo di libertà.

Di questa psico-polizia orwelliana fanno parte Riccardo Luna, noto editorialista di Repubblica, Francesco Piccinini, direttore di FanPage, David Puente, responsabile della sezione fact-checking di “Open”, Ruben Razzante, professore di diritto dell’informazione all’Università Cattolica di Milano, Luisa Verdoliva, professoressa di teoria dei segnali alla Federico II di Napoli ed esperta di algoritmi per l’analisi della contraffazione delle immagini digitali, Roberta Villa, medico e ricercatrice, Giovanni Zagni, direttore di “Pagella politica” e Fabiana Zollo, ricercatrice dell’Università Ca’ Foscari di Venezia ed esperta dei fenomeni di disinformazione. Nessun giornalista dei quotidiani di opposizione. Nessun esperto non allineato al regime. Nessun professore che non sostenga l’operato del governo. Questa “Unità di monitoraggio” sulle fake news è stata introdotta con l’ennesimo decreto della presidenza del consiglio dei ministri e mira a zittire chi volesse «indebolire le misure di contenimento del contagio ovvero accentuare le difficoltà della gestione emergenziale» (articolo 2, lettera a del decreto). In pratica verrà censurata ogni critica sui social nei confronti del governo.

Ma può addirittura un sottosegretario, con decreto della presidenza del consiglio, fare una cosa del genere? No. La libertà di pensiero e la sua diffusione sono garantiti dall’art. 21 della Costituzione: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione». È prevista una “riserva di legge” per i soli casi in cui si può procedere a sequestro della stampa. “Riserva di legge” significa che ci vuole una legge ordinaria (approvata dal Parlamento), per sottoporre eventualmente a controllo la stampa, cioè i mezzi di comunicazione sottoposti a registrazione presso i tribunali (quotidiani o periodici). Neanche con legge dello Stato – stando alla lettera della Costituzione – si potrebbe però impedire la libera manifestazione del pensiero, sinché resta tale, figuriamoci con un decreto della presidenza del consiglio dei ministri. Con semplici Dpcm si sono limitati i diritti fondamentali della libertà personale e di circolazione, e ora persino la libertà di espressione. Restiamo in casa, ora anche con il bavaglio.
 
questo governo [PD+grillini+LEU] è ormai riconosciuto da tutti sempre più fascista ad imitazione sud-americana e dire che questi sediscenti esponenti incapaci della "sinistra" si definiscono democratici. Vogliono portare l'italia ad accettare il MES con il conseguente default
 

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