La riconoscenza

Erminiottone

Lufthansameeeehhh
Essere riconoscenti nei confronti della vita, delle piccole cose di tutti giorni, delle piccole o grandi emozioni, credo che sia il sentimento più importante per l'uomo. Probabilmente qualcuno lo chiama amare. A me piace chiamarlo così: riconoscenza. Ci stiamo sempre più abbruttendo, pensiamo che tutto ci sia dovuto, spesso viviamo in funzione di un successo, di una gratificazione tutta e solo per noi.
Ci stiamo dimenticando delle persone, non li consideriamo più degli esseri umani, ma nemici, competitori, animali da cui difenderci.
Per carità, non sono così aulico da pensare che il mondo sia tutto rose e fiori, ma credo che, dove è possibile, il nostro mondo può cambiare se noi cambiamo atteggiamento.
Ho vissuto periodi dove mi lamentavo di ciò che vivevo. Non era come desideravo. E ci soffrivo... eccome se ci soffrivo. Trovavo sempre il modo per incolpare qualcosa o qualcuno per giustificare la mia mancata realizzazione o felicità.
In quei periodi odiavo la vita e spesso maledivo le difficoltà che dovevo affrontare. Perchè cazzo... perchè proprio io? Che ho fatto di male?
Mi credevo l'unica persona al mondo che aveva dei problemi e nessuno poteva capirmi perchè non era passato per i miei dolori o le mie esperienze.
Poi ho cercato di darmi una calmata e cambiare atteggiamento.
Ho cercato di essere positivo. Di dare libertà alla mia energia positiva e non a quella negativa che mi rendeva la vita sempre più impossibile.
E così iniziai a ringraziare ciò che vivevo. Prima di coricarmi, mi sforzavo di capire il motivo per cui dovevo ringraziare qualcosa o qualcuno nell'arco della mia giornata.
Inizialmente il senso di riconoscenza si fermava si e no alle dita di una mano... poi col tempo iniziai a capire che ogni giorno conteneva una quantità enorme di situazioni da ringraziare.
L'ho già detto, la riconoscenza ci fa vedere la luce della nostra vita e non ciò che non funziona.
Essere positivi significa entrare in un turbine che moltiplica la positività. Ed è contagioso. Occorre solo cambiare il punto di osservazione. Ed è questo che ci rende liberi.
La libertà è godere di ogni attimo condividendolo e non tenendoselo per sè. Libertà é godere ogni cosa senza esserne schiavi.
E per magia essere positivi fa star bene, oltre se stessi, anche le persone che ci stanno attorno.
Una persona risolta sprigiona energia, un sorriso.....un semplice grazie fanno stare meglio.
Pensate a quante volte ci si perde per battibecchi sterili, egoismi che non protano frutto, ma solo divisioni.
Perchè scrivo tutto questo? Semplicemente perchè rileggendo il post di a323109 "ma quelli hanno tolto..." ho sentito un tuffo nel cuore, specialmente per le persone aride, per le persone che guardano solo se stessi, per quelli che mettono il denaro, i propri interessi al primo posto. Costi quel che costi....a costo di calpestare vite innocenti. A costo di perdersi una grande occasione: cercare di essere felici e rendere felici il prossimo.
Vi adoro bastardi!!
 
Essere riconoscenti nei confronti della vita, delle piccole cose di tutti giorni, delle piccole o grandi emozioni, credo che sia il sentimento più importante per l'uomo. Probabilmente qualcuno lo chiama amare. A me piace chiamarlo così: riconoscenza. Ci stiamo sempre più abbruttendo, pensiamo che tutto ci sia dovuto, spesso viviamo in funzione di un successo, di una gratificazione tutta e solo per noi.
Ci stiamo dimenticando delle persone, non li consideriamo più degli esseri umani, ma nemici, competitori, animali da cui difenderci.
Per carità, non sono così aulico da pensare che il mondo sia tutto rose e fiori, ma credo che, dove è possibile, il nostro mondo può cambiare se noi cambiamo atteggiamento.
Ho vissuto periodi dove mi lamentavo di ciò che vivevo. Non era come desideravo. E ci soffrivo... eccome se ci soffrivo. Trovavo sempre il modo per incolpare qualcosa o qualcuno per giustificare la mia mancata realizzazione o felicità.
In quei periodi odiavo la vita e spesso maledivo le difficoltà che dovevo affrontare. Perchè cazzo... perchè proprio io? Che ho fatto di male?
Mi credevo l'unica persona al mondo che aveva dei problemi e nessuno poteva capirmi perchè non era passato per i miei dolori o le mie esperienze.
Poi ho cercato di darmi una calmata e cambiare atteggiamento.
Ho cercato di essere positivo. Di dare libertà alla mia energia positiva e non a quella negativa che mi rendeva la vita sempre più impossibile.
E così iniziai a ringraziare ciò che vivevo. Prima di coricarmi, mi sforzavo di capire il motivo per cui dovevo ringraziare qualcosa o qualcuno nell'arco della mia giornata.
Inizialmente il senso di riconoscenza si fermava si e no alle dita di una mano... poi col tempo iniziai a capire che ogni giorno conteneva una quantità enorme di situazioni da ringraziare.
L'ho già detto, la riconoscenza ci fa vedere la luce della nostra vita e non ciò che non funziona.
Essere positivi significa entrare in un turbine che moltiplica la positività. Ed è contagioso. Occorre solo cambiare il punto di osservazione. Ed è questo che ci rende liberi.
La libertà è godere di ogni attimo condividendolo e non tenendoselo per sè. Libertà é godere ogni cosa senza esserne schiavi.
E per magia essere positivi fa star bene, oltre se stessi, anche le persone che ci stanno attorno.
Una persona risolta sprigiona energia, un sorriso.....un semplice grazie fanno stare meglio.
Pensate a quante volte ci si perde per battibecchi sterili, egoismi che non protano frutto, ma solo divisioni.
Perchè scrivo tutto questo? Semplicemente perchè rileggendo il post di a323109 "ma quelli hanno tolto..." ho sentito un tuffo nel cuore, specialmente per le persone aride, per le persone che guardano solo se stessi, per quelli che mettono il denaro, i propri interessi al primo posto. Costi quel che costi....a costo di calpestare vite innocenti. A costo di perdersi una grande occasione: cercare di essere felici e rendere felici il prossimo.
Vi adoro bastardi!!
Un bel post Ermì e ci sarebbero da dire parecchie cose, ma ti rispondo con qualche pensiero.
La grande fregatura sta nell'educazione che viene trasmessa sin da giovani, dove vede una regola comune a quasi tutti e che poi determina alcune caratteristiche squallide che hai detto: la competizione. Tutti da piccoli ricevono questo messaggio: essere il migliore. A scuola, al calcio e poi sul lavoro eccetera eccetera. Ed alla fine questa "regola" semplice diventa per quasi tutti lo scopo della vita e per molti lo diventa costi quel che costi. Ovviamente dimenticando che per ogni vittoria c'è, dall'altra parte, almeno uno sconfitto. Questo modo di essere della società moderna ha portato all'abbrutimento della gentre, all'incattivimento, all'egoismo, alla massimizzazione del mors tua vita mea. Rimane poco spazio alla riconoscenza, alla gentilezza ed anche semplicemente al sorriso. Io lo noto molto quando rientro in Italia, a Roma, dove mi ritrovo circondato da gente incazzata che per un nonnulla si scambia fii de na mignotta....
La fregatura è che non solo certi atteggiamenti sono contagiosi, ma la gente brucia l'esistenza col broncio e senza saper più gioire per quello che la vita gli da.
Anche io come te e molti altri sono passato per il bosco, e quando ne sono uscito (con le ossa rotte) ho capito molte cose, e da allora ho un pormi diverso con la gente e la vita. E dopo anni posso dire con certezza che si vive meglio, la gente lo capisce e ti sorride e credo che ringiovanisca pure.....:)

Poco tempo fa un inglese, sulla 70ina, mi venne incontro sbracciandosi. Arrivato mi disse che dovevo essere una persona molto felice. Come i matti? Risposi. Mi spiegò che mi aveva visto passarte poco prima sul monopattino fischiettando di potenza, e la cosa lo aveva attratto ed aveva gioito per questo.....e voleva dirmelo. Gli risposi che la vita è troppo breva per non essere vissuta allegramente. Disse che da allora lo avrebbe tenuto sempre presente.....mah, un piccolo fatto simpatico.

Non rileggo nemmeno.......non ho tempo, devo uscire ed andare ad imprecare al cantiere. :d:
 
Un bel post Ermì e ci sarebbero da dire parecchie cose, ma ti rispondo con qualche pensiero.
La grande fregatura sta nell'educazione che viene trasmessa sin da giovani, dove vede una regola comune a quasi tutti e che poi determina alcune caratteristiche squallide che hai detto: la competizione. Tutti da piccoli ricevono questo messaggio: essere il migliore. A scuola, al calcio e poi sul lavoro eccetera eccetera. Ed alla fine questa "regola" semplice diventa per quasi tutti lo scopo della vita e per molti lo diventa costi quel che costi. Ovviamente dimenticando che per ogni vittoria c'è, dall'altra parte, almeno uno sconfitto. Questo modo di essere della società moderna ha portato all'abbrutimento della gentre, all'incattivimento, all'egoismo, alla massimizzazione del mors tua vita mea. Rimane poco spazio alla riconoscenza, alla gentilezza ed anche semplicemente al sorriso. Io lo noto molto quando rientro in Italia, a Roma, dove mi ritrovo circondato da gente incazzata che per un nonnulla si scambia fii de na mignotta....
La fregatura è che non solo certi atteggiamenti sono contagiosi, ma la gente brucia l'esistenza col broncio e senza saper più gioire per quello che la vita gli da.
Anche io come te e molti altri sono passato per il bosco, e quando ne sono uscito (con le ossa rotte) ho capito molte cose, e da allora ho un pormi diverso con la gente e la vita. E dopo anni posso dire con certezza che si vive meglio, la gente lo capisce e ti sorride e credo che ringiovanisca pure.....:)

Poco tempo fa un inglese, sulla 70ina, mi venne incontro sbracciandosi. Arrivato mi disse che dovevo essere una persona molto felice. Come i matti? Risposi. Mi spiegò che mi aveva visto passarte poco prima sul monopattino fischiettando di potenza, e la cosa lo aveva attratto ed aveva gioito per questo.....e voleva darmelo. Gli risposi che la vita è troppo breva per non essere vissuta allegramente. Disse che da allora lo avrebbe tenuto sempre presente.....mah, un piccolo fatto simpatico.

Non rileggo nemmeno.......non ho tempo, devo uscire ed andare ad imprecare al cantiere. :d:

oHHH corretto ohhh:d:

Bel post e bel treddo.
Bravi tu e il mignottone :up:
 

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