LA ROULETTE RUSSA DEI VACCINI. I DATI SULLE REAZIONI AVVERSE NEL LAZIO- Barillari Il Consigliere Regionale del Lazio Davide Barillari illustra in una (1 Viewer)

tontolina

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LA ROULETTE RUSSA DEI VACCINI. I DATI SULLE REAZIONI AVVERSE NEL LAZIO- Barillari
della serie:
Quando i medici si rifiutano di segnalare per timore di ritorsioni
e
quando le autopsie dicono che non c'è correlazione


Il Consigliere Regionale del Lazio Davide Barillari illustra in una conferenza i dati sulle reazioni avverse da vaccino. I dati, ottenuti con estrema difficoltà, come affermato dallo stesso Barillari, si riferiscono alla sola regione Lazio e mirano ad alzare il velo di omertà che scienziati, politici e giornalisti mainstream tentano di lasciare abbassato.
Come emerge dalla conferenza, in Italia la situazione reale circa le reazioni avverse da vaccino Covid è sconosciuta, poiché il rapporto Aifa si basa solo sulle segnalazioni spontanee e sembrerebbe non esserci una vera farmacovigilanza. Davide Barillari annuncia la volontà di continuare a chiedere chiarezza agli organi preposti, arrivando anche all’ostruzionismo, finché non si darà voce al contraddittorio.

 

tontolina

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Regione Lazio: “Pagatevi i ricoveri”. I tagli, invece, ci sono già costati cari

Il delirio collettivo che ha preso politici, giornalisti, celebrità, virologi da salotto, non accenna a spegnersi. Ogni giorno è una gara a chi la spara più grossa, senza curarsi ormai più della Costituzione, delle leggi, delle norme del vivere civile e persino dei più elementari diritti umani. Sanno perfettamente che nessuno avrà nulla da ridire.
L’ultima sparata è quella dell’assessore alla Sanità della Regione Lazio, che ieri ha decretato a mò di signorotto medievale: “I novax che si contagiano si paghino il ricovero”. C’è poco da stupirsi: pensose riflessioni su far pagare la sanità ai disobbedienti ai diktat si rincorrono ormai da giorni, era solo questione di tempo che qualche politicante prendesse l’occasione al volo.

L’ineffabile D’Amato, come da prassi, dopo aver conquistato le prime pagine ha poi fatto la doverosa retromarcia, sostenendo che si è trattato solo di “una provocazione”.
La solita provocazione per indurre al vaccino con le minacce, ormai lo sappiamo. Per terrorizzare meglio, l’assessore si era spinto persino a parlare di costi: ben 1500 euro al giorno qualora il malcapitato no vax finisca in terapia intensiva.
E da dove viene fuori questa cifra iperbolica? Non si sa. Attenderemo che il primo no vax castigato da D’Amato chieda lumi alla Corte dei Conti.

Ma tanto furore finanziario/sanitario, da parte dell’assessore e di tanti suoi colleghi, è del tutto inedito.
Fino a non molto tempo fa, invero, l’obiettivo era l’opposto: tagliare servizi e posti letto con la massima indifferenza al punto da strangolare la sanità laziale e con essa i malati. Tutti, non solo quelli affetti da Covid o vaccinati.
In appena 10 anni, nel Lazio sono stati chiusi 16 ospedali pubblici.
Tagliati 3600 posti letto
.
Perso per strada il 14% del personale sanitario.
All’esplodere del coronavirus Zingaretti e soci non hanno saputo inventarsi altro che trasformare i normali reparti ospedalieri in reparti Covid, lasciando senza cure adeguate i pazienti affetti da altre malattie, e vantandosene pure sui giornali.
Ricorderete sicuramente il caso Forlanini, quando all’inizio della pandemia l’intera città -primari compresi- supplicò il governatore di riaprire lo storico ospedale, anche con petizioni: risultato?
Nullo.
Il Forlanini restò chiuso, e destinato alle Ong.

L’ultima puntata è quella, recente, del sistema informatico laziale -probabilmente un colabrodo-, che è finito hackerato ed è stato ridicolizzato dai media di mezzo mondo.

Tutto questo disastro l’assessore D’Amato vuol farlo pagare ai novax, il nuovo disobbediente babau offerto in pasto al pubblico e che si può quindi sottoporre ad ogni sopruso. Ricordiamo però a Zingaretti e alla sua giunta che, nel solo Lazio, le fila dei temibilissimi novax contano circa 2 milioni di persone, bambini compresi. Siamo sicuri di voler fare oggetto di una campagna persecutoria un terzo della popolazione?

DEBORA BILLI
 

tontolina

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Gli innocui sieri genici e il rischio aborti e sterilità
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Marcello Pamio
Per comprendere quello che vaccini e farmaci possono causare in gravidanza, è fondamentale entrare nel magico mondo della Vita, cioè nella stupefacente alchimia che giorno dopo giorno - in circa 10 lune - avviene nel grembo di una donna...
Ovuli
Verso la metà del ciclo mestruale (in teoria il 14mo giorno dei 28 del mese lunare) un follicolo di Graaf maturo che contiene l’ovulo, si approssima alla superficie dell’ovaio e aumenta di grandezza per azione di due ormoni: il follicolo stimolante (FSH) e l’ormone luteinizzante (LH).
Sotto questo stimolo viene completata la divisione meiotica e viene espulso il … Leggi tutto...


Dai dati pubblicati 1 donna su 5 rischia di perdere la creatura che porta in grembo a causa dei sieri genici.

Pubblicato28 Agosto 2021CategorieBambini, Cancro, Controllo, Farmaci, NWO, Politica, Salute, VacciniTagaborti, abortire, sieri, sieri genici, sincitina, sterilità, Vaccini
 

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