La spirale metabolica di una vita iniqua all' apparenza

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Giovakkino identity

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Sinceramente mi fa specie quando sono a Torino rivedere alcuni compagni di liceo: alcuni sono ingrassati a dismisura e oggettivamente peggiorati nell' aspetto, altri, invece, migliorati soprattutto come persone.
Ma non è questo il punto che desta in me quella sensazione di insofferenza/sorpresa che ha volte mi fa soffermare a pensare quanto la vita sia una spirale talmente difficile da comprendere e da programmare.
Mi spiego meglio!
Prendo ad esempio due compagni che avevano un comportamento a scuola che definirlo opposto è un eufemismo. Il primo Cesare, ligio al dovere e quasi unanimamente considerato il primo della classe per il suo inesauribile impegno, oggetto di lodi e un certo surplus di attenzione dei docenti che ne pronosticavano un avvenire brillante.
Il secondo Giulio, ragazzo intelligente ma con voglia di studiare pari allo zero assoluto, faticava assai a passare gli anni e non avere troppe materie da recuperare a settembre; celebri erano alcune sue interrogazioni di letteratura italiana, ricordo una volta che fece scena muta ed il silenzio talmente elevato che sentivamo le mosche volare nell' aula vicino.
Vabbé mi direte, casi classici. Si certo non lo metto in dubbio, ma trovarvi davanti alla realtà di oggi fa a pugno con qualla di allora, e si rimane un pò sbigottiti.
Il primo laureato in filologia classica e credo forse un dottorato alla facoltà di Lettere ha sperato alcuni anni di poter infilare il piede nella carriera universitaria, ma ahimè, senza alcun esito. Dopo aver fatto il portaborse per un pò a qualche docente in famiglia lo hanno diretto verso a più mesti obiettivi ed ora dopo aver, per fortuna (sic!), vinto un concorso in un comune della cintura fa il funzionario amministrativo all' anagrafe
Il secondo, il fannullone imperituro, oltre ad una laurea in legge con dignità di stampa si è pure appioppato un LLM in taxation a Leiden (:eek:) e un altro LLM in securities law alla Columbia di NY, ed ora è associato in un primario studio legale di avvocati d' affari italiano. (aggiungo figlio di operai FIAT; il primo, invece, era più benestante perchè era figlio di due impiegati FS)
Ero basito, non credevo ai miei occhi, non perchè pensavo che i due alla fine della fiera si equivalessero per intelligenza, anzi forse il secondo..., ma colmare quel profondo gap di volontà e ribaltare quel destino che era ormai certo per entrambi ha lasciato in me quel qualcosa di non so, nulla è certo nella vita anche quello che più ci appare scontato
Storia semplice, ma come ho detto trovarvela sulla pelle ed in parte averla vissuta come spettatore bé suscita sensazioni
 
Ultima modifica di un moderatore:
Un saluto a tutti,

Il tuo tema e' notevole! Ma sulla professione/livello sociale spesso ci confrontiamo e lottiamo tutta la vita e i risultati sono infiniti...
Ti porto la mia testimonianza su qualcosa di piu' toccante che e' lo specchio di noi stessi verso l'esterno: chi frequentiamo e soprattutto le donne/uomini con cui la vita ci accoppia.
Mi e' capitato di reincontrare come te due compagni di scuola che erano belli, con auto sport, sempre con grandi F..he , con Smart money ecc
Beh, vederli a 40 anni sposati con 2 culone alte 1,55 mi ha profondamente intristito,
di sicuro la vita ha teso loro un bel tranello...e in questo non si puo' invocare ingiustizia, caso o altro...
 
Il mio compagno di classe che rimorkiava di piu' oggi e' un pelato grasso over 100 kg cornuto e separato. Cose che capitano.
 
[

non credo, perchè all' uomo in genere con l'avvanzare degli anni diminuisce in lunghezza ed aumenta di circonferenza, per poi ammosciarsi definitivamente.....ergo il fu amico dell' andersen e non è il medesimo di ora, in meglio o in peggio
 

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