La Svizzera dice sì all'aiuto al suicidio (1 Viewer)

f4f

翠鸟科
come puoi pensare che uno DEBBA farla prima di insorgenza?

olografo non so, a ZHR
ma non credo,qui olografo non lo ho mai visto richiesto da nessuna parte
so che hanno un bel malloppo non so se di FORM o di bozze


scusa se mi son spiegato male
intendevo: prima della insorgenza, uno può non avere pressioni psicologiche contingenti e decidere a mente 'serena'
durante la malattia, si potrebbe eccepire una attenuazione della volontà ( causata dal dolore diciamo) e quindi potrebbe essere negata la presenza della libera volontà
 

f4f

翠鸟科
più in generale:
ci sono delle regole da seguire ?
hai parlato di form e bozze.... dove si trovano ??

grazie :)
 

f4f

翠鸟科
la risposta sopra vale anche adesso, dopo l'aggiunta :):)



spero tanto che non mi servano mai
ma insomma ... ho delle preoccupazioni
e adesso so qualcosa in più

grazie
 

tontolina

Forumer storico
Giovanardiiiiiiiiiiiiiiiiiiii vaffa!

Svizzera: suicidio assistito anche ai non residenti

Svizzera: suicidio assistito anche ai non residenti | Newnotizie
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Niente paura: all'0ccorrenza, possiamo morire in Svizzera.
L’eutanasia in territorio elvetico, con le clausole del suicidio assistito, è contemplata dalla legge fin dagli anni ‘40. Ma la svolta che cambia la vita di ogni europeo è che il diritto continuerà legittimamente ad esser esteso da ora in avanti anche ai non residenti. Si tratta di quanto è emerso proprio dal voto di ieri avvenuto nel cantone di cui fa parte Zurigo. E’ stato indetto un referendum riguardo i quesiti posti dai partiti della destra svizzera (Udf, partito di ispirazione cristiana), che proponevano di mettere confini al suicidio legalizzato: i non residenti non avrebbero potuto usufruire di tale diritto. Circa l’80%, secondo i primi dati provvisori degli spogli, ha votato no.

Le tendenze dei partiti svizzeri. L’Udf è dunque totalmente contrario all’ipotesi eutanasia e di aiuto dato a chi nutra questo desiderio. Più moderato in tale posizione, il Partito Evangelico: avrebbero potuto farlo solo i residenti da almeno dieci anni. Divieto di morte per gli altri. Questo, onde evitare quel fenomeno che il Pe ha definito “turismo della morte”. Oltre quello sessuale, dunque, che popola e rinverdisce l’economia di alcune zone del mondo, esiste anche l’ipotesi di un turismo che porti i volontari futuri morti all’estero per usufruire del diritto a non esser più collegati a macchinari ed altri provvedimenti che li tengano in vita quando sono ormai troppo malati per aspirare a vivere, o per lo meno a vivere in modo normale. Agghiacciante sia l’ipotesi del turismo, che tutte le altre collaterali, compresa quella del divieto di morte volontaria. Ma quando si tratta di temi di delicatezza tanto vasta, pronunciarsi diventa, per le forze di eventuale sensibilità, molto difficile, e per le altre l’occasione si trasforma in un semplice braccio di ferro atto a far leva su una fetta abbastanza precisamente determinata di popolazione votante.

La legge svizzera. In territorio svizzero l’eutanasia è consentita dal 1941, e da allora è già usanza ogni anno recarsi in zona per circa 200 nuove persone che decidono di rinunciare a vivere. Le condizioni della legge svizzera sono abbastanza chiare: il desiderio del morituro bisogna che non sia legato ad alcun motivo egoistico, ed è consentito solo in modo passivo, cioè non è permesso aiutare qualcuno nel togliersi la vita, ma solo permettergli di non proseguire nella sopravvivenza artificiale.

Le statistiche e l’organizzazione di assistenza. In svizzera si registrano in media 1.400 suicidi ogni anno, pari al 2,2% del totale delle morti annuali. A offrire assistenza durante l’eutanasia agli stranieri che ne vogliano far uso in Svizzera è l'associazione Dignitas (home), cui non molti italiani si rivolgono, ma che ad ogni modo, come dire, non chiude le porte a nessuno: nel 2010 ha aiutato a morire 19 italiani.

Altre nazioni europee. I Paesi Europei che hanno leggi simili a quelle svizzere sono attualmente altri tre: Olanda, Belgio e Lussemburgo, e solo in Svizzera la legge ha apposto la clausola per la quale l'aiuto al suicidio possa esser prestato solo in assenza di motivi egoistici.
In Svezia, Germania, Danimarca e Spagna è già consentita l'eutanasia, attiva o passiva. In queste nazioni le leggi sono dunque ancor meno restrittive in tal senso. Negli altri Paesi dell’Unione Europea, come ricordiamo, ogni forma di suicidio assistito è vietata duramente.

S. K.
 

Ignatius

sfumature di grigio
Mi pare che si sia confermata la possibilità di offrire il "suicidio assistito" ai non residenti. Ovvero: se sei - ad esempio - italiano, e non ti vendono i barbiturici, in Isvizzera li puoi comprare, per suicidarti.
Ma se sei italiano, non puoi fare il bagno con l'asciugacapelli, o lanciarti dal tetto d'un palazzo, o guardare un tiggì d'Emilio Fede finché morte non sopraggiunga?
 

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