Mi scuso per la brevità...
Quante cose cambiano in una settimana...
Grafico settimanale del Mib30 con EMA3, il "mio" battaglione weekly. Con la chiusura di oggi il modello gira short.
Io sono flat da una settimana esatta, essendo scaduto (per mia fortuna) il WC che avevo in portafoglio:
Non ho a disposizione il grafico del MSCI World, per cui faccio riferimento allo Standard & Poor's 500 per "generare" l'ipotesi di fondo.
Grafico con time-frame settimanale.
La convinzione, almeno per ora, è che nel settembre 2002 si sia fatto il minimo del trend iniziato nel 2000.
A dimostrazione di ciò i minimi di marzo 2003: crescenti, seppur ad un livello più basso rispetto al minimo precedente di luglio 2002. Operativamente è scattato un segnale long nel mese di aprile 2003 sul superamento del minimo di luglio 2002 e la formazione di un minimo crescente rispetto al precedente.
Allo stesso tempo abbiamo assistito alla rottura della trend-line discendente che unisce i massimi di agosto 2000 con i massimi di marzo 2002, il che confermerebbe un'inversione di tendenza di medio periodo (per l'inversione di lungo la strada è ancora irta e piena di ostacoli...).
Con la chiusura di questa settimana sembra preferibile chiudere le posizioni equity (anche se, a rigor di logica, lo si sarebbe dovuto fare già a fine luglio), e rimanere flat in attesa di un nuovo segnale.
La situazione generata dal G7 non è sicuramente favorevole ad un investimento in America: il dollaro sta perdendo terreno verso tutte le valute, e le dichiarazioni emerse dopo il fumo di domenica notte non possono che peggiorare la situazione: se la Banca Centrale Giapponese, ad esempio, smettesse di intervenire sul mercato dei cambi, per forza di cose metterebbe in serio pericolo la ripresa della propria economia, alle prese con l'annoso problema di consumi ridotti ed eccessiva produzione, produzione in eccesso che, al momento, sembra poter essere assorbita solo da esportazioni.
Certo, questo scenario dovrebbe favorire la ripresa americana... ma con un PIL che viaggia per ben quattro volte più veloce di quello europeo (nota a margine: Germania ed Italia sembrano essere in recessione), non si capisce perché dagli States stiano fuoriuscendo capitali, anziché entrarvi...
Una piccola spiegazione, forse, l'abbiamo guardando le commodities.
Purtroppo non ho grafici sul Petrolio, ma da quanto emerso dall'ultima riunione OPEC non possono esserci aspettative rosee.
Vero è che l'Iraq nei prossimi mesi dovrebbe, con la sua produzione (seconda solo all'Arabia, mi pare), entrare nel cartello, vero è anche che una volta accaduto ciò, gli altri paesi aderenti ridurranno la propria quota.
Per l'intanto, senza che nulla di tutto ciò sia accaduto, il Kuwait ha deciso di ridurre la propria produzione.
Ora, a meno di non avere un inverno particolarmente caldo, una diminuzione di produzione si traduce generalmente in un aumento di costi di produzione per le aziende, il che, vista la "crisi" di consumi cui le banche centrali stanno cercando di far fronte tagliando i tassi, non sarà sicuramente uno stimolo per la crescita economica: un motivo per "fuggire" dagli investimenti. E se è vero che gli USA rappresentano oltre il 60% dell'economia mondiale, un buon motivo per "fuggire" dagli investimenti americani.
Qualche settimana fa avevo segnalato una strana coincidenza: borse ai massimi, oro ai massimi.
Oggi posso tranquillamente affermare che se c'é qualcuno che ha bluffato sono le borse: l'oro è sui massimi da sette anni a questa parte, ed a meno di un suo ritorno sotto i 368 dollari/oncia l'impostazione è molto tonica.
i sembra chiaro che se non vedo segnali "decenti" in America, con un PIL di poco superiore allo zero non posso vederne, al momento nemmeno in Europa.
Anzi: il DJ Eurostoxx 50 giusto questa settimana mi da un bel segnale di SELL con obiettivo 2225 ed uno stop-loss a 2550.
Per quanto riguarda il Mib30, a livello grafico non bisognerebbe assumere posizione.
Tuttavia a questo punto reputo valido il segnale dato dalla EMA3, per cui lunedì entro short con obiettivo area 24000.
Al momento non inserisco stop-loss.