Io, poi, se fossi un uomo, cercherei di capire come mai, gli autori di omicidio siano quasi tutti uomini.
Potrebbe esserci una componente biologica. Gli uomini hanno meno istinto di conservazione della vita, visto che non la generano, non la creano, non la nutrono, non la mettono al mondo. Quindi, forse, la rispettano meno.
O gli ormoni maschili portano a minor controllo di sé.
È innegabile che gli uomini si uccidano prevalentemente tra di loro, ma quando ammazzano una donna, il motivo è quasi sempre lo stesso: non accettano di essere detronizzati.
Come si faccia a negarlo, non saprei proprio.
E questa non è una cosa che attiene solo ai giovani e giovanissimi che non sanno reggere alle delusioni perché educati male o poco in famiglia o a scuola.
La donna di Andria uccisa appena dopo Giulia Cecchettin aveva 42 anni e il marito qualcuno di più.
Sicuramente poi, in questo contesto generale, incidono i caratteri, le personalità e le storie individuali, ma una costante esiste. E non si può negare.