L'angolo della poesia (2 lettori)

lincoln

Forumer storico
Ho fatto un esperimento scientifico.

Ho viaggiato sui mezzi pubblici milanesi (MM3 e MM5) ostentando il kindle dal quale era evidente che stavo leggendo un libro di poesie.

Ebbene, nessuna delle donne cui ero seduto a fianco mi ha molestato o corteggiato o rivolto la parola.

Con la Poesia non si cucca. Che mondo schifoso.

[Antologia di Spoon River]

Lo devo scrivere anche nella recensione su Amazon? :mumble:

prova sfoggiando al polso un Vacheron Costantin.
 

Ignatius

sfumature di grigio
Da non dimenticare.

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snapo

the greater the truth, the greater the libel
Elegia del verme solitario

Solo è Allah nel Paradiso
del Profeta Makometto
solo è il naso in mezzo al viso
solo è il celibe nel letto,
ma nessun, da Polo a Polo,
come me sul globo è solo,
né mai fu, per quanto germe
ebbe lune del lunario,
perch’io solo sono il verme
lungo verme
cupo verme
cieco verme
bieco verme
triste verme
solitario.

Solitario sulla vetta
della torre antica è il passero
solitario. È la vedetta
solitaria in cima al cassero,
solitario è il soldo, o duolo,
del tapin ch’à un soldo solo,
solo andava il cieco inerme
e ben noto Belisario,
ma il più sol di tutti è il verme
lungo verme
cupo verme
cieco verme
bieco verme
triste verme
solitario.

Tutte l’altre creature
hanno moglie od hanno figli:
i canguri han le cangure
i conigli han le coniglie,
l’api accoppiansi nell’aria
e persin la dromedaria
tra le sabbie nude ed erme
ha il fedele dromedario.
Il più sol di tutti è il verme
lungo verme
cupo verme
cieco verme
bieco verme
triste verme
solitario.

Una vaga fantasia
alle volte pur mi coglie,
la mia mente vola via
e m’immagino aver moglie,
mi par d’essere, o cuccagna,
un bel nastro, una lasagna...
non più fitto in membra inferme
nel mio vil penitenziario
e non più essere un verme
lungo verme
cupo verme
cieco verme
bieco verme
triste verme
solitario.

Nastro a volte mi figuro
di annodarmi intorno a un collo
di fanciulla esile e puro.
In intingoli di pollo
altre volte invece parmi
da lasagna intingolarmi.
Il mio cor si tuffa in terme
di speranza... ed al contrario
resto sempre il verme, il verme
lungo verme
cupo verme
cieco verme
bieco verme
triste verme
solitario.

Pure il giorno verrà, il giorno
che uscirò fuori a vedere
come è fatto il mondo intorno
miserere, miserere,
finirò la vita trista
nel boccal di un farmacista
pieno d’alcool ed erme-
ticamente funerario,
perché io non son che il verme
lungo...
cupo...
cieco...
bieco...
triste verme
SOLITARIO.

(E. Ragazzoni)
 

samir

Forumer storico
SPOGLIATI

Spogliati tutta,
mostrami serena
le rughe
le piaghe,
non temere
sono come te
ferito
spaventato dalla vita.
Strappa con rabbia
i veli orientali adornanti
quelle maschere di ghiaccio
che occultano lividi,
mostrati fiera
nei tuoi lineamenti.
Quando sarai spoglia,
come un albero d’autunno
e solo quando sarai nuda
indifesa come un neonato,
ti mostrerò le mie ricchezze
custodite in un forziere
di vetro sottile.
Ti donerò sincero
la mia fragilità
le mie insicurezze
le paure ancestrali
le impurità nascoste,
ti porgerò poi,
in un vassoio
di rose bianche,
la verginità della mia anima "
Ernesto Guevara
 

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