Le buone notizie

Boh non lo trovo.

 
È tutto molto nebuloso e incerto.
Uno dice una cosa e ne trovi anche un altro che dice l'opposto

 
Lo posto anche nella sezione covid del fol così li faccio incacchiare abbestia.
Da quelle parti, se si legge che un 30/40/50/60/70/80/90enne muore, la notizia è sicuramente vera, ma

1) è colpa del vaccino (non occorre verificare se il defunto magari apparteneva a quel 10-20% di persone che non si sono vaccinate)

2) occorre ribadire che, prima del 2021, non era MAI accaduto che un 30/40/50/60/70/80/90enne morisse. Tutti vivevano almeno fino a 150 anni.
Il povero Nik Novecento, un giovane attore che mi piaceva... in realtà mi piace, perché non è mai morto

3) se per caso esistono statistiche che dicono che, al di là del singolo caso, la mortalità complessiva tra i 30/40/50/60/70/80/90enni è in calo da 3 anni, le statistiche sono false. Anche chi le redige, probabilmente, è già morto non meno di una volta.
 
Da quelle parti, se si legge che un 30/40/50/60/70/80/90enne muore, la notizia è sicuramente vera, ma

1) è colpa del vaccino (non occorre verificare se il defunto magari apparteneva a quel 10-20% di persone che non si sono vaccinate)

2) occorre ribadire che, prima del 2021, non era MAI accaduto che un 30/40/50/60/70/80/90enne morisse. Tutti vivevano almeno fino a 150 anni.
Il povero Nik Novecento, un giovane attore che mi piaceva... in realtà mi piace, perché non è mai morto

3) se per caso esistono statistiche che dicono che, al di là del singolo caso, la mortalità complessiva tra i 30/40/50/60/70/80/90enni è in calo da 3 anni, le statistiche sono false. Anche chi le redige, probabilmente, è già morto non meno di una volta.
In verita' vi dico:

Basta che non muoio io, Poi per il resto vediamo
 
Da quelle parti, se si legge che un 30/40/50/60/70/80/90enne muore, la notizia è sicuramente vera, ma

1) è colpa del vaccino (non occorre verificare se il defunto magari apparteneva a quel 10-20% di persone che non si sono vaccinate)

2) occorre ribadire che, prima del 2021, non era MAI accaduto che un 30/40/50/60/70/80/90enne morisse. Tutti vivevano almeno fino a 150 anni.
Il povero Nik Novecento, un giovane attore che mi piaceva... in realtà mi piace, perché non è mai morto

3) se per caso esistono statistiche che dicono che, al di là del singolo caso, la mortalità complessiva tra i 30/40/50/60/70/80/90enni è in calo da 3 anni, le statistiche sono false. Anche chi le redige, probabilmente, è già morto non meno di una volta.
Da quelle parti c'è gente che al più fa statistiche sulle partite di calcio perchè il loro mondo inizia e finisce lì e pensano di estendere le loro finissime analisi anche a tutto il resto che non riguarda il calcio.
 
Mah, di sicuro se cominci a giocare col DNA magari per caso ne fai anche una giusta.
Bisogna vedere tra 100 anni se è stato vantaggioso o no

Con la diffusione delle sigarette e dell'alimentazione a base di carni e derivati c'è voluto di meno per vedere gli effetti a lungo termine.

Io non sono contro il principio di prudenza, ma se qualcuno/a beve, fuma, non fa attività fisica, è in sovrappeso, e poi dice "non voglio fare [qualsivoglia cosa] per il principio di prudenza", per me ha dei problemi nelle sue priorità.
 
Aggiungo: nessuno mai ti potrà dire che sei morto pretendendo che tu lo ascolti.
Io conto molto sull'immortalita' quantistica!


L’esperimento mentale del “suicidio quantistico”, ideato per illustrare le implicazioni estreme dell’IM, coinvolge un individuo e un dispositivo quantistico progettato per ucciderlo con una probabilità del 50% ad ogni attivazione. Il dispositivo è collegato a una misurazione quantistica con due esiti equiprobabili. Se il risultato della misurazione è uno, il dispositivo si attiva e uccide l’individuo. Se il risultato è l’altro, il dispositivo non si attiva e l’individuo sopravvive.


Consideriamo ora la prospettiva dell’individuo che si sottopone a questo esperimento ripetutamente. Ad ogni attivazione del dispositivo, secondo l’IM, l’universo si divide in due rami: uno in cui il dispositivo si è attivato e l’individuo è morto, e un altro in cui il dispositivo non si è attivato e l’individuo è sopravvissuto.La chiave della teoria dell’immortalità quantistica risiede nella coscienza dell’individuo.


Dal suo punto di vista soggettivo, egli sperimenterà solo gli universi in cui è sopravvissuto. Ogni volta che il dispositivo viene attivato, ci sarà un ramo dell’universo in cui lui è morto, ma la sua coscienza non esisterà più in quel ramo per percepirlo. Invece, la sua coscienza continuerà a esistere solo nel ramo (o nei rami) in cui è sopravvissuto.
 

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