LE DONNE UMANE DOVREBBERO PRENDERE ESEMPiO DALLA FEMMINA DI ALBATROSS....

Economia: Draghi, i derivati faranno altre vittime (MF)
Dowjones
MILANO (MF-DJ)--Il mostro che ha messo in ginocchio i mercati mondiali dopo il fallimento di Lehman Brothers non e' affatto sconfitto.
Sui mercati, si legge in un articolo di MF, pende ancora la minaccia di un mercato dei derivati troppo poco trasparente e i governi e tutte le istituzioni finanziarie devono affrettarsi per compiere passi "immediati e concreti" per rendere piu' stringenti regole e controlli. Il messaggio arriva dal Financial Stability Board, riunitosi a Roma sotto la guida di Mario Draghi. "Il Financial Stability Board ha enfatizzato la necessita' per tutte le giurisdizioni di compiere immediati e concreti passi per assicurare che gli impegni in materia di mercato dei derivati presi in sede di G20 vengano rafforzati in modo congiunto entro il 2012". Cio' perche', ha aggiunto il governatore della Banca d'Italia parlando in inglese per l'occasione, "e' stato notato il rischio che l'emergere di differenti modelli di trading possa condurre poi a difficolta' nel condividere i dati aggregati". Tradotto: la scarsa trasparenza e le difficolta' degli stessi operatori nel condividere regole di vendita dei prodotti cosi' ad alto rischio potrebbero di nuovo far perdere la bussola ai regolatori, come nel 2008-2009. Ma l'Fsb si e' spinto oltre e ha raccomandato, nel delineare una visione di fatto pessimistica sulla futura crescita mondiale, di fare molta attenzione nell'investire in strumenti ad alto rischio con bassi tassi d'interesse. red/lab
(END) Dow Jones Newswires
April 06, 2011 02:13 ET (06:13 GMT)




Tradotto meglio..........statev accuort che se le makkinette un bel giorno vanno fuori di melone qui si accartoccia tutto nel tempo di una scureggia.......:D:D
 
azz........e gia il cognome......(G) Lande......:D.......ti mette sull'avviso.......:D





Ambasciatori, avvocati, medici
la Roma bene truffata dal broker
Un lungo elenco di professionisti vittime del raggiro: anche imprenditori, giornalisti, dirigenti pubblici. Tra i beffati anche i due legali che in precedenza avevano seguito gli affari di Lande
di GIOVANNA VITALE




Non solo vip. C'è molta gente comune, spesso famiglie intere, fra i milleduecento clienti della Egp Italia che nel corso degli anni s'è affidata alla finanziaria di Gianfranco Lande nella speranza di lucrare interessi a due cifre. Medici, avvocati, imprenditori, giornalisti, manager, persino ambasciatori: tutti titolari di conti, non necessariamente milionari. Molti anzi, forse spaventati dal rischio, hanno preferito tenersi bassi.
Di certo l'elenco degli investitori sequestrato dal nucleo valutario della Guardia di Finanza offre - al di là della patina glamour spalmata a piene mani da attori, calciatori, registi e nobildonne - uno spaccato piuttosto fedele della Roma bene. E rivela persino qualche beffa. Come quella subìta da due noti avvocati della capitale, Gianluca Santilli e Stefano Bortone, che prima di essere truffati seguivano le vicende legali di Lande: abbandonato dopo aver puntato (e probabilmente perso) 853mila euro il primo, 353mila il secondo. Risultando tuttavia in buona compagnia: pure un altro principe del foro, Titta Madia, ha giocato sulla ruota del Madoff dei Parioli: 135mila euro.

Fra i nuovi nomi, alla categoria "imprenditori", ecco spuntare la capostipite dell'impero del caffè Rossana Palombini (78mila euro); Emmanuel Miraglia, presidente del gruppo Giomi, 4 ospedali e 30 cliniche tra Roma e il resto d'Italia (un milione 950mila); Enrico Blavet di Briga, specializzato in impianti fotovoltaici, che avrebbe coinvolto nella altri quattro congiunti. E ancora: Mario Bonomo, il direttore generale di Riva di Traiano, il suggestivo porto turistico tra Santa Marinella e Civitavecchia, dotato di 1.160 posti barca, 80 esercizi commerciali e un cantiere nautico. Per lui gli euro versati, e ora a rischio, sono circa 200mila.

Nutrito il drappello dei medici e dei prof universitari. C'è Giampiero Magliocchetti Lombi, fino a pochi mesi fa dirigente di Ortopedia al Policlinico Gemelli, che avrebbe investito 133mila euro. L'ortopedico Alfredo Carfagni, primario al San Carlo di Nancy, autore di libri e articoli sulle problematiche mediche legate all'attività sportiva, per due brevi periodi responsabile del settore sanitario della Lazio. Pietro Bormioli, docente di chirurgia maxillo-facciale alla Sapienza ed ex primario all'ospedale San Camillo: 361mila gli euro investiti. Meno della metà di quelli sborsati dal collega di Filosofia Teoretica Tito Magri, già allievo di Lucio Colletti: 162mila euro.

Fra i dirigenti pubblici e privati, il personaggio forse più illustre è Paolo Famiglini, responsabile marketing e vendite dell'American Express che ha in ballo 345mila euro. Più cauto è stato invece Marco Seghi, capo dei rapporti con i club per l'As Roma: 235mila euro. E chissà se è stato lui, o forse il contrario, a consigliare Lande all'ex centrocampista giallorosso Stefano Desideri, che dopo aver detto addio all'Olimpico è diventato professionista della pesca d'altura e ha speso nell'affaire 575mila euro.

Folta pure la schiera di giornalisti che hanno tentato la fortuna con la Egp. Oltre all'ex vice-direttore di RaiTre Fernando Masullo che ha "giocato" oltre 200mila euro e al già direttore dell'Agi Giuliano De Risi (283mila), c'è Giuseppe Sangiorgi (466mila) che fu portavoce di Ciriaco De Mita e direttore del Popolo; il già "uomo stampa" di Dario Franceschini promosso dal 2008 deputato del Pd Piero Martino (338mila); il cronista sportivo Giorgio Lo Giudice (oltre 400mila). Ma nei guai si trovano Ernesto Bassignano, critico musicale oltreché conduttore radiofonico e cantautore (170mila), e Maura Misiti, autrice del programma tv Parla con me, "esposta" per 350mila e rotti. E ancor di più il blasonatissimo fotografo di moda Bardo Fabiani Colonna, che sul conto gestito da Lande aveva più di un milione. Poco meno dell'altra nobildonna coinvolta, Maria Arabella Salviati, appartenente alla famiglia che ha donato alla capitale l'ospedale San Giacomo: un milione 123mila. Quasi quanto l'ex ambasciatrice Anna Blefari Melazzi, una delle prime donne italiane a intraprendere la carriera diplomatica (1,127 milioni). Anche se a rimetterci quasi più di tutti potrebbe essere il notaio Mario Enzo Romano, che di euro ne ha investiti 1,8 milioni.

(06 aprile 2011)
 
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.......fre.....ci sei ? che scoppolata


ci sono i sono...mica sono come voi ke parlate ogni 5 anni:D

squadra scoppiata direi anke prevedibile dopo 5 anni fantastici....se hanno la testa ora devono capire che x molti il ciclo e finito..nel calcio vince chi corre di piu e molti di questi nn ne hanno piu....ma ke dire ci hanno fatto passare 5 anni meravigliosi....grazie ragazzi:V:V
 
ci sono i sono...mica sono come voi ke parlate ogni 5 anni:D

squadra scoppiata direi anke prevedibile dopo 5 anni fantastici....se hanno la testa ora devono capire che x molti il ciclo e finito..nel calcio vince chi corre di piu e molti di questi nn ne hanno piu....ma ke dire ci hanno fatto passare 5 anni meravigliosi....grazie ragazzi:V:V




:up:;)
 
arturo de frias .......CNBC adesso.......

le cajas spagnole abbisognerreberesi di ALMENO 50 mld.......:eek::D
 
ma in tutto 'sto bailamme di miliardi.........non è che ne scappa via uno e finisce sul mio c/c??????............no eh???????:D:D:D
 

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