i bond hanno delle classificazioni in base al grado di rischio dato dalle conseguenze che il risparmiatore subisce in caso di insolvenza dell'emittente e di conseguente liquidazione. In sostanza, una volta liquidate le poste attive e pagati i creditori privilegiati, ciò che residua verrà ripartito in primis tra i titolari di obbligazioni senior (quelle non subordinate) e soltanto dopo ai titolari delle c.d. subordinate.
Più sotto ancora troviamo le LT1 o junior (se non ricordo male), le quali sono anch'esse delle obbligazioni subordinate le quali, però, hanno delle caratteristiche che le avvicinano anche alle azioni; in particolare vi sono limitazioni riguardanti la riscossione delle cedole nel senso che le stesse potranno essere sospese nei pagamenti e pagate in seguito o, addirittura, non pagate qualora l'emittente decida in tal senso, senza che ciò costituisca default poichè tutto ciò è largamente previsto nel prospetto informativo (vedasi i bond volkswagen perpetui, ad esempio).
Per cui, per rispondere alla tua domanda, è fondamentale prima di tutto leggere il prospetto perchè da li capirai che tipo di bond vai a trattare.
Per quanto riguarda il punto 2), è ovvio che tutto quanto sopra detto vale in caso di default dell'emittente; se quest'ultimo alla scadenza paga problemi non ve ne saranno per alcuno.
Aggiungo che anche in caso di ristrutturazione del debito (e non di solo default) i subordinati potrebbero essere esclusi dalla stessa, come avvenne tempo fa per Atu auto (che purtroppo qui qualcuno ricorderà).