Claire
ἰοίην
Accanto a me, proprio un numero civico dopo, è finalmente arrivata la nuova famiglia!
Anche se non ho ancora capito se le adulte sono una o due, resta il fatto che questa famiglia è eccezionale veramente.
Siccome, da quanto mi ha detto una delle figlie, sono convinta che ci sia un'adulta sola, parlerò al singolare, salvo correzioni.
Dunque, in questa famiglia, la mamma ha preso ben tre bambine in affido.
E già questo qualifica questa donna come estremamente coraggiosa e generosa.
Conosco il mondo dell'affido abbastanza bene da poter dire che è una forma d'amore decisamente elevata.
I minori non diventano "tuoi", devi aiutarli a mantenere un rapporto con la famiglia di origine, spesso i minori vengono dati in affido dopo parecchi anni di difficoltà o permanenza in case famiglia e questo resta, per così dire, nel loro dna, rendendo sempre abbastanza problematico il rapporto col nuovo adulto di riferimento.
I conflitti, le difficoltà e le tensioni sono frequenti. Le decisioni di rilievo van prese sempre con i Servizi Sociali, si è sempre sorvegliati.
E questa donna ha preso in affido non uno, ma tre minorenni.
Tutte femmine, una delle quali ha già 15 anni
Le altre bambine, così, al mio sguardo, sembrano una sui 5 o 6 anni e l'altra tra i 12 e i 16 mesi.
Già così ce n'è da che esser Santa.
E lo dico con estrema ammirazione.
Ma non è finita qui
Queste tre signorinelle sono - tutte - portatrici di handicap.
A quanto ne so, per ora, si tratta di problemi fisici, alcuni gravissimi
Ma, per alcuni dettagli che mi pare di aver intuito, probabilmente è coinvolta anche la sfera cerebrale.
Insomma, le difficoltà di un triplo affido sono elevate a potenza.
Solo il constatare che da quando questa signora ha firmato il contratto a quando è riuscita a traslocare è passato quasi un anno, fa intuire quante difficoltà burocratiche (so di continui problemi col Tribunale dei Minori) abbia attraversato la famiglia. E adesso arriveranno le difficoltà del quotidiano.
Ebbene, io di fronte a tutto questo resto muta, travolta dalla grandezza del cuore di questa donna. Chissà se è, almeno un pochino, contagiosa.
Han traslocato ieri.
Le bambine sono entrate in casa nel tardo pomeriggio e oggi sono andata a dar loro il benvenuto uffuciale. Ho già rimediato un invito a merenda. Per adesso l'effetto contagio non s'è visto: mi sento identica a prima.
Ma son rimasta pochissimi minuti, non volevo disturbare: hanno ancora molto lavoro per finire di sistemarsi.
Aspetto con ansia il contagio.
Anche se non ho ancora capito se le adulte sono una o due, resta il fatto che questa famiglia è eccezionale veramente.
Siccome, da quanto mi ha detto una delle figlie, sono convinta che ci sia un'adulta sola, parlerò al singolare, salvo correzioni.
Dunque, in questa famiglia, la mamma ha preso ben tre bambine in affido.
E già questo qualifica questa donna come estremamente coraggiosa e generosa.
Conosco il mondo dell'affido abbastanza bene da poter dire che è una forma d'amore decisamente elevata.
I minori non diventano "tuoi", devi aiutarli a mantenere un rapporto con la famiglia di origine, spesso i minori vengono dati in affido dopo parecchi anni di difficoltà o permanenza in case famiglia e questo resta, per così dire, nel loro dna, rendendo sempre abbastanza problematico il rapporto col nuovo adulto di riferimento.
I conflitti, le difficoltà e le tensioni sono frequenti. Le decisioni di rilievo van prese sempre con i Servizi Sociali, si è sempre sorvegliati.
E questa donna ha preso in affido non uno, ma tre minorenni.
Tutte femmine, una delle quali ha già 15 anni
Le altre bambine, così, al mio sguardo, sembrano una sui 5 o 6 anni e l'altra tra i 12 e i 16 mesi.
Già così ce n'è da che esser Santa.
E lo dico con estrema ammirazione.
Ma non è finita qui
Queste tre signorinelle sono - tutte - portatrici di handicap.
A quanto ne so, per ora, si tratta di problemi fisici, alcuni gravissimi
Ma, per alcuni dettagli che mi pare di aver intuito, probabilmente è coinvolta anche la sfera cerebrale.
Insomma, le difficoltà di un triplo affido sono elevate a potenza.
Solo il constatare che da quando questa signora ha firmato il contratto a quando è riuscita a traslocare è passato quasi un anno, fa intuire quante difficoltà burocratiche (so di continui problemi col Tribunale dei Minori) abbia attraversato la famiglia. E adesso arriveranno le difficoltà del quotidiano.
Ebbene, io di fronte a tutto questo resto muta, travolta dalla grandezza del cuore di questa donna. Chissà se è, almeno un pochino, contagiosa.
Han traslocato ieri.
Le bambine sono entrate in casa nel tardo pomeriggio e oggi sono andata a dar loro il benvenuto uffuciale. Ho già rimediato un invito a merenda. Per adesso l'effetto contagio non s'è visto: mi sento identica a prima.
Ma son rimasta pochissimi minuti, non volevo disturbare: hanno ancora molto lavoro per finire di sistemarsi.
Aspetto con ansia il contagio.