Ma questo cittadino, se ha avuto la fortuna di lavorare e maturare la pensione, o se ha deciso di farsi aiutare in casa da una colf e vuole rispettare le regole, prima o poi dovrà incocciare con l'Inps.
L'istituto offre un'ampia gamma di servizi on line per i cittadini ma a tutti si può accedere solo facendosi riconoscere digitando il proprio codice fiscale e il Pin: se il codice fiscale è noto ad ognuno di noi, il Pin è un dato personale che ci caratterizza e ci identifica in ogni rapporto informatico con banche, provider internet, gestori di posta elettronica; ma anche con l'Inps.
Se con tutti gli altri erogatori di servizi, in caso di perdita del Pin, esistono semplici procedure di recupero veloci e comprensibili, se ciò avviene con l'Inps, inizia una sorta di certame tra la nostra pazienza, la dimestichezza con schermo e tastiera, l'affidabilità e la velocità dei servizi postali.
Infatti: se si ricorre al call center la prima cosa che l'operatore chiede dopo il codice fiscale è il Pin (per telefono?); quindi se è stato smarrito si va a capo.
Allora si va alla sede più vicina sperando nella pazienza degli impiegati che si stima eguale alla nostra: errore! Il vigilante al banco informazioni informa che per accedere allo sportello veloce ci vuole un documento di identità, ma non basta: è necessario avere anche la sua fotocopia perché l'impiegato non la può fare; è un costo per l'istituto!
Allora si riparte per il gioco dell'oca. Per sostituire il Pin smarrito si deve accedere alla funzione sostituzione; ma si attiva solo digitando il vecchio Pin e successivamente per due volte il nuovo: ma se il vecchio è smarrito?
Di nuovo al via. Per richiedere un nuovo Pin è necessario revocare il vecchio.