Lista di 120mila evasori. Roma se li farà scappare di nuovo? (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Lista di 120mila evasori. Roma se li farà scappare di nuovo?

Per la lotta all’evasione il governo spesso deve avere la collaborazione di altri governi direttamente interessati. Peccato, però, che quando questa collaborazione gli viene offerta, i Pm italiani si facciano scappare oltre 15mila nominativi. Il motivo? Hanno esaminato solo intestatari italiani. Per loro evidentemente il prestanome è un personaggio di Pinocchio...

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Il governo punta alla lotta all’evasione ma per farlo evidentemente deve avere la collaborazione di altri e nello specifico dei governi coinvolti. I quali non sempre hanno piacere che si scandagli il sistema fiscale favorevole, criticandolo. Peccato, però, che quando questa collaborazione gli viene offerta, e offerta per di più usando il diretto interessato,
quello che per primo ha reso pubblica la lista in questione, l’Italia la rifiuti.
In barba a tutti i buoni propositi.
Infatti nel 2010 fu un certo Hervè Falciani ex dipendente della banca inglese Hsbc, a parlare di quella lista trovata nel suo pc, il primo di una lunga serie che solo adesso ad oltre tre anni di distanza, sta prendendo corpo grazie proprio al lavoro di Falciani in team con i vari governi coinvolti. Tutti meno quello italiano.

Ma la storia ha ancora più dell’incredibile se si pensa che già nel 2008, quindi oltre 6 anni fa, fu il primo ad essere contattato dallo spregiudicato “dipendente”, responsabile dei sistemi informatici della Hsbc Private Bank, accortosi di un sistema colabrodo, facilmente attuabile.
Forse perchè all’interno di quella lista molti nomi scomodi (e tra questi anche esponenti del Vaticano) che poco piacere avrebbero a mettersi in luce?
In fondo se si decide di sgattaiolare tra le pieghe di un sistema fiscale compiacente, l’ultima cosa cui si aspira sono le luci della ribalta e le cronache in generale.
Soprattutto quelle giudiziarie.
Il paradosso?
Proprio i pm italiani ai quali era stato offerto tutto il “pacchetto” sequestrato a Falciani, mentre loro hanno preferito prendere solo i nominativi italiani.
L’errore? Dimenticare l’esistenza dei prestanome che in quell’elenco erano rappresentati da oltre 15mila compiacenti argentini e brasiliani. Un numero stranamente sproporzionato.
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tontolina

Forumer storico
inoltre bisogna ricordare che Equitalia protegge alcuni personaggi


Il "Disco per l'estate" degli intoccabili Equitalia



Ve lo eravate mai chiesto? Eppure era scontato, vivendo in Italia: mentre da una parte Equitalia vessa i cittadini, mentre con la scusa dell'"evasione fiscale" toglie il pane di bocca alle vecchiette, l'appartamentino alle famiglie e i macchinari alle aziende,

dall'altra parte esiste una lista di intoccabili che MAi riceveranno cartelle esattoriali e di cui Equitalia è obbligata a disinteressarsi.

Il file esiste da anni e viene chiamato, nel gergo degli addetti Equitalia, "Disco per l'estate", essendo conservato addirittura su CD.
Oggi è il Corriere a scoprire il verminaio (Repubblica tace, neppure una riga, come nella sua tradizione di disinformazione governativa).
Lo scandalo dei dossier conservati nell'archivio del commercialista-faccendiere Paolo Oliverio svela l'ennesima matassa di rapporti tra colletti bianchi, imprenditori, uomini della casta di palazzo, divise sporche, 007 e persino uomini di chiesa.

Il compito di Oliverio era spingere per sospendere la cartelle esattoriali dei soliti noti. Si chiamano "sospensioni fittizie" e si possono fare, determinare con una password che solo i dirigenti di Equitalia hanno. In pratica viene fermato il processo tributario e la lavorazione delle cartelle esattoriali che scaturiscono dall'accertamento.
Nel "Disco per l'estate" ci sono solo qualche centinaio di nomi tra i favoriti illustri dal Fisco, tra coloro che si sono visti sospendere le cartelle, ma 
in realtà in totale i beneficiati sono qualche migliaio. Speriamo ora che vengano incrociati i nomi di questi con il file delle sospensioni fittizie e con il database Equitalia.
La misura è colma. Cos'altro deve succedere perché ci si renda conto che Equitalia va chiusa e che bisogna ridefinire tutto il sistema della riscossione tributaria? Oltre ad essere uno strumento vessatorio nei confronti dei comuni cittadini, il carrozzone mangiasoldi guidato dall'ineffabile Attilio Befera è un verminaio di interessi inconfessabili a cavallo tra politica, economia, mafia e pezzi di Stato che tramano nell'ombra.
Il M5S sta preparando un atto ispettivo per chiedere conto al Governo di questa situazione. Cosa fa il MEF? Saccomanni dorme?
 Il Ministero dell'Economia deve rispondere. In particolare, vogliamo sapere com'è possibile che Equitalia possa imperversare a piacimento tra i cittadini che non contano nulla (e spesso devono allo Stato cifre irrisorie) mentre i "pezzi da 90" vengono lasciati a cantarsela in santa pace.
Nel disco per l'estate, appunto.
PS Il portavoce Alessio Villarosa, nel Settembre 2013, aveva già interrogato in aula alla Camera il Ministro Cancellieri in merito agli scandali degli intoccabili Equitalia che cominciavano ad emergere. La risposta del Ministro? "Va tutto bene, nulla di cui preoccuparsi".
 

big_boom

Forumer storico
ma che evasori quelli veri eludono e non pagano legalmente le tasse

gli evasori sono "gli sfigati" quelli che non sono nel giro dei fighi che girano miliardi
 

big_boom

Forumer storico
il pericoloso evasore italiano come dice anche la Kyange!


"Multato perché in negozio teneva 4 iPad a disposizione dei clienti. È la storia di ordinaria burocrazia in cui è incappato Roberto Cairo, 49 anni, titolare di "Gina La Piadina" piadineria in via Gobetti, Asti. Storia dal sapore amaro per quei 5.300 euro di multa inflitta al commerciante astigiano, Che racconta quasi con pudore la disavventura in cui è incappato: "Qualche giorno fa sono venuti due finanzieri che mi hanno sequestrato quattro "tablet". Li avevo messi sul banco, a disposizione dei clienti". Secondo quanto accertato dai militari, i tablet, erano sprovvisti dell’autorizzazione necessaria per essere "installati" in un locale pubblico e non avevano la prevista targhetta identificativa. Di qui il sequestro e la sanzione: 1333 euro per ciascun apparecchio."

consiglio la prossima volta metti l'Ipad in un blocco di cemento armato da 50 cm con il solo display visibile, se ti chiedono la targhetta identificativa ... "si trova dietro"
 

marofib

Forumer storico
che ridicoli

poi se vedono uno che brucia,interrra schifezze si girano dall'altra parte
andassero a fanculo pure loro...parassiti come i loro capi
 

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